Medico e uomo di lettere. Scrittore e drammaturgo, autore di opere teatrali che rimasero nella storia. Terzo di sei figli, Anton Cechov nacque il 29 gennaio 1860 in una famiglia di umili origini. In occasione dell’anniversario della sua nascita, Rbth vuole rendere omaggio al genio russo riproponendo alcuni tra gli aforismi più famosi nati dalla sua penna.
Foto d'archivio
La medicina è la mia legittima sposa, mentre la letteratura è la mia amante: quando mi stanco di una, passo la notte con l'altra
Anton Cechov e Maksim Gorky (Foto d'archivio)
Perfino essere malato è piacevole quando sai che ci sono persone che aspettano la tua guarigione come una festa
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In una sciocchezza c'è assai più vitalità e più salute che nei nostri sforzi per giungere ad una vita di meditazione
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Non permettere alla lingua di oltrepassare il pensiero
Anton Cechov con Olga Knipper (Foto d'archivio)
Se temete la solitudine non sposatevi
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L'intelligente ama istruirsi, lo stupido istruire
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L'uomo è ciò in cui crede
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È più facile chiedere ai poveri che ai ricchi
Anton Cechov e Lev Tolstoj (Foto d'archivio)
Il pidocchio delle piante mangia l'erba, la ruggine il ferro, la menzogna l’anima
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In generale una frase, per bella e profonda che sia, agisce soltanto sugli indifferenti, ma non sempre può appagare chi è felice o infelice; perciò, suprema espressione della felicità o dell'infelicità appare più spesso il silenzio
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