Pushkin, memoria del mondo

Monumento a Pushkin (Foto: Alamy / Legion Media)

Monumento a Pushkin (Foto: Alamy / Legion Media)

In diversi Paesi ci sono numerosi monumenti dedicati allo scrittore russo. Dall'Etiopia a Roma, ecco i principali

In tutto il mondo si contano oltre 190 monumenti dedicati ad Aleksandr Pushkin. E uno di essi si trova in Etiopia. Quasi certamente ciò sembrerà bizzarro a chi ignora che l’Etiopia potrebbe essere il luogo d’origine degli antenati di Pushkin. Si crede infatti che Annibale, il famoso servo arabo di Pietro il Grande, da bambino fosse stato rapito in Etiopia, portato al mercato degli schiavi e infine da lì trasferito in Russia. Dopo essere diventato suddito di Pietro il Grande, Annibale fu battezzato e in seguito divenne generale. Il poeta russo più famoso era suo nipote.

Il primo e unico monumento dedicato al poeta russo in Africa, ad Addis Abeba, è stato inaugurato nel 2002. Durante la cerimonia di inaugurazione sono state lette alcune poesie di Pushkin e le guardie etiopi hanno sfilato nella strada dedicata anch’essa a Pushkin.

Gli altri

Una statua di Fëdor Dostoevskij realizzata da Alexander Rukavishnikov è stata inaugurata nel 2006 a Dresda, città nella quale Dostoevskij si recò spesso e visse. “L’eterno marito” e “I demoni” furono scritti lì. Nel 2012 è stata inaugurata a Washington una statua dedicata a Lev Tolstoj. Il busto, progettato da Gregory Pototsky, è stato collocato all’Università Americana per promuovere i  rapporti culturali tra studenti statunitensi e russi. Sempre nel 2012 è stato inaugurato a Nizza, in Francia, un monumento dedicato ad Anton Cechov. La statua è stata realizzata dall’Accademia Internazionale della Bontà e dalla Russian House di Nizza, ed è stata collocata vicino all’albergo “Oasis” dove Cechov visse. A Buzenval, in Francia, nel 2010 è stato eretto un monumento allo scrittore russo Ivan Turgenev e alla cantante Pauline Viardot, a rappresentare “il più perfetto esempio di amore del XIX secolo”. Vladimir Nabokov e sua moglie Vera trascorsero 16 anni a Montreux, alloggiando in un albergo signorile,  Le Montreux Palace. Nel centenario dello scrittore, nel 1999, di fronte all’albergo è stata eretta una statua realizzata dallo scultore Rukavishnikov

A Shanghai, nel 1937 fu eretto un monumento dedicato a Pushkin. Il cantante Fedor Salyapin contribuì a raccogliere fondi per la sua realizzazione mentre si trovava in tournée in Cina, come fece anche il famoso cantautore Aleksandr Vertinskij che vi risiedeva. Durante l’occupazione giapponese, il monumento fu distrutto e fu ricostruito soltanto dopo la liberazione di Shanghai. Etiopia, Cina… Perfino negli Stati Uniti c’è un monumento dedicato a Pushkin! È stato eretto all’inizio degli anni Duemila all’Università George Washington. La statua di Aleksandr Burganov è alta 1,80 metri ed è stata donata alla città di Washington da Mosca.

In Russia si contano ben 95 statue di Pushkin, alcune delle quali davvero strane. Il bel monumento dedicato al poeta russo e a sua moglie Natalia Goncharova, collocato nella strada più importante di Krasnojarsk, è abbellito dalla citazione di alcuni versi della splendida poesia “Ricordo il meraviglioso istante”, dedicata da Pushkin alla sua amante Anna Kern.

Il paradiso dello scrittore russo

Il primo monumento a Roma di Pushkin fu eretto nel 1837, non molto tempo dopo che nella Città Eterna giunse la notizia della morte del poeta. La principessa Zinaida Volkonskaja, amica di Pushkin, diede disposizioni affinché nella sua villa in Vicolo degli Amici, nel pieno centro di Roma, fosse eretta una stele commemorativa. Purtroppo, oggi non vi è più traccia né della villa, né della stele.

Sebbene Pushkin non abbia mai visitato l’Italia, i suoi ritratti sono apparsi in diverse città italiane in varie circostanze. Mentre era in prigione in Russia, il famoso regista Sergei Parajanov riprodusse il profilo di Pushkin con un chiodo sul coperchio di una lattina.

L'omaggio degli Stati Uniti a Pushkin (Foto: Reuters)

Dieci anni dopo, Federico Fellini fece realizzare alcune medaglie d’argento copiando quel ritratto, e le fece distribuire come premi in occasione del Festival del cinema di Rimini.

Nel 1937, in occasione del  centenario della morte di Pushkin, a Roma gli fu eretto e dedicato un monumento in marmo. Tuttavia, a quei tempi le risorse non erano sufficienti, e il governo fascista italiano considerò con disprezzo quell’iniziativa. In occasione invece del duecentesimo anniversario della nascita di Pushkin, nel 1999, con l’aiuto del governo di Mosca si è progettata la realizzazione di una statua da erigere sempre a Roma.


La statua di Gogol realizzata a Roma
(Foto: Alamy / Legion Media)

Lo scultore Yuri Orekhov, originario di Tula, creò una figura in bronzo seduta su una panchina, immersa nelle sue riflessioni davanti al panorama di una città sconosciuta. La statua fu collocata nei giardini di Villa Borghese a Roma, in un contesto paesaggistico molto nobile: tutto intorno, infatti, torreggiano le statue dedicate a Lord Byron, Wolfgang Goethe, Victor Hugo e altri illustri personaggi della letteratura. La cerimonia di inaugurazione della statua fu fatta coincidere con il 201esimo anniversario di Pushkin. Dalla Russia arrivò a Roma per il suo primo viaggio ufficiale all’estero il neo presidente Vladimir Putin, e fu proprio lui a togliere il drappo che copriva la statua.

Nel 2002 nel Giardino dei Poeti di Villa Borghese a Roma si aggiunse anche una statua dedicata a Nikolaj Gogol. La cerimonia del 150esimo anniversario della morte di Gogol si concluse con l’inaugurazione di una statua a lui dedicata sempre a Roma, la città preferita dallo scrittore. Dell’Italia Gogol scrisse: “Chiunque sia stato in paradiso, non vuole tornare sulla terra. Chiunque sia stato in Italia dice ‘addio’ a qualsiasi altro paese. L’Europa rispetto all’Italia è come una giornata nuvolosa rispetto a una di sole!”.

Dove si trovano

I monumenti dedicati a Pushkin si trovano: in Austria (1 statua), Belgio (1), Bosnia e Erzegovina (1), Germania (3),  Grecia (1), Egitto (1), India (1), Spagna (1), Italia (1), Canada (2), Cina (2), Cuba (1), Messico (1), Repubblica di Corea (1), Romania (1), Slovacchia (1), Stati Uniti  (3), Turchia (1), Francia (1), Montenegro (1)

La statua di bronzo fu realizzata dal famoso scultore e presidente dell’Accademia russa delle Arti Zurab Cereteli, e donata all’Italia. Gogol è raffigurato mentre osserva il mondo da un’altezza di quasi quattro metri, e sul ginocchio tiene  poggiata una maschera sorridente.

Gogol visse a Roma molti anni. “Ci si innamora molto lentamente di Roma, ma ci si innamora per il resto della propria vita” scrisse. Gogol parlava in modo fluido l’italiano e a Roma redigette una buona parte del suo libro “Le anime morte”, oltre a una nuova versione de “L’ispettore generale” e un romanzo intitolato “Roma”. Parlando ai suoi amici del suo lavoro, Gogol una volta osservò: “Soltanto a Roma riesco a scrivere sulla Russia. Questo è l’unico posto nel quale la vedo tutta, nella sua interezza”. E queste parole sono incise sul piedistallo della statua a lui dedicata.

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