Indietro nel tempo con "Nu pogodi!"

Spesso paragonato a "Tom and Jerry", il celebre cartone animato ha segnato un'intera epoca. E viene citato ancora oggi dai russi che sono cresciuti guardando questi episodi

È in assoluto una delle produzioni televisive più amate dai russi. Tutti la conoscono e tutti ricordano perfettamente interi episodi. "Nu pogodi!" ha conquistato il pubblico fin dalle prime puntate. Si tratta della storia di un Lupo cattivo che dà la caccia a una Lepre che, a sua volta, può essere considerata l’incarnazione dell'ideale sovietico: è atletica, ha doti ingegneristiche avanzate, prende parte a performance amatoriali, ha uno stile di vita sano e rispetta la legge.

“Decidemmo che il film doveva essere un inseguimento continuo - spiega l’autore e sceneggiatore della serie, Alexander Kurlyandsky -. Eravamo giovani e spiritosi e volevamo realizzare un film con il maggior numero di gag possibile. E un inseguimento si prestava facilmente a tutto ciò. Non ci furono estenuanti discussioni su chi dovesse essere quello che inseguiva e quello che era inseguito: ci siamo decisi per i personaggi tradizionali del folklore russo”.

La serie di cartoni animati ha ottenuto un gradimento pari a 8,9 punti su 10 nella classifica del sito Web Internet Movie Database (Imdb.com): nelle loro recensioni gli utenti hanno elogiato gli sketch umoristici, la musica di sottofondo più che appropriata, e il fascino dei protagonisti, come pure l’accurata riflessione sulla realtà sovietica. Per esempio, nel messaggio 3.839 (US) un utente scrive: “Oltre alle avventure dell’inseguimento, si notano alcuni elementi nostalgici della vita urbana e surburbana in Russia. In quale altro posto si può trovare un cartone animato per bambini con il lupo cattivo che fuma sigarette, beve birra e si ingozza di pesce secco salato, ruba e fa il vandalo in proprietà altrui? Non si può proprio fare a meno di innamorarsi dell’eroe e del cattivo di turno”.

Tony Straka (US) scrive: “Un altro elemento che caratterizza "Nu, Pogodi!" da altri cartoni del genere è la musica di sottofondo, che non è stata creata appositamente per la serie, ma è un mix continuo di canzoni popolari russe. Il Lupo insegue la Lepre in un episodio della fine degli anni Settanta, con il sottofondo di un motivo da discoteca, mentre in un altro episodio del 1984 la musica è quella tipica tecno-pop di quel periodo".

L’episodio pilota della serie – uno sketch con il Lupo e la Lepre diretto da Gennady Sokolsky e in seguito utilizzato come prototipo per la serie —  fu pubblicato anche nel primo numero del giornalino Vesyolaya Karusel (Felice girotondo). Nello sketch il Lupo manca il bersaglio a forma di Lepre in un poligono di tiro e compare per la prima volta il famoso "Nu, Pogodi!" ("Me la pagherai!"), la battuta che più avanti diede il nome all’intera serie.

La serie fu prodotta dal 1969 al 1993 dallo studio cinematografico Soyuzmultfilm, che realizzò 18 episodi, dopo i quali ci fu un sequel all’inizio degli anni Duemila. Gli episodi più importanti furono diretti da Vyacheslav Kotyonochkin, che con suo figlio Alexei prese in mano le redini degli episodi del sequel.

"Nu, Pogodi!" sa rendere molto bene la realtà e gli artifici dell’epoca. Quello che adesso è considerato il fascino rétro di questo cartone animato di fatto era la realtà della popolazione sovietica degli anni Settanta e Ottanta: la penuria di beni di consumo, di automobili, di cabine del telefono, di distributori di bibite, di mete per le vacanze. Tutto il panorama in genere richiama quello dell’epoca. Perfino la colonna sonora di alcuni degli episodi riprende alcuni motivi popolari dell’epoca, come Song About a Friend di  Vladimir Vysotsky o i brani dell’icona del pop Alla Pugacheva. Allo stesso modo, le canzoni scritte per la Lepre e il Lupo sono popolari e citate spesso ancora oggi. Anche alcuni degli avvenimenti presenti negli episodi sono veri: uno di essi, ad esempio, è ambientato a Mosca durante le Olimpiadi estive del 1980.

La produzione della serie di cartoni animati ha dato il via a numerose storie e aneddoti. Si ritiene che il governo non apprezzasse l’immagine di uno dei suoi protagonisti, il Lupo, mentre il cantante, cantautore, attore e poeta Vladimir Vysotsky che doveva dare voce al personaggio non fu approvato dal governo. È anche risaputo che il progetto rischiò di essere interrotto dopo pochi episodi, dopo che Felix Kamox, uno dei suoi sceneggiatori, decise di emigrare in Israele. La serie fu salvata dall’attore Anatoly Papanov – che alla fine diede la propria voce al Lupo – che all’epoca godeva di un’enorme popolarità. Egli si lamentò presso qualche capo di partito che la sua famiglia avrebbe provato nostalgia per la mancanza dei protagonisti del cartone e la produzione riprese senza troppi cambiamenti.

Nel frattempo, la fine dell’era sovietica non implicò la fine dei guai per le autorizzazioni della serie da parte del governo. Nel settembre 2012 è entrata in vigore la legge per la “Protezione dei bambini nei confronti di informazioni dannose per la loro salute e il loro sviluppo”, e in seguito a ciò qualcuno ha suggerito che la visione di questa serie fosse riservata agli spettatori maggiorenni, raccomandando che venisse mandata in onda soltanto dopo le 23.

"Nu, Pogodi!" è spesso paragonato a "Tom and Jerry". Secondo il figlio di Vyacheslav Kotyonochkin, tuttavia, la prima volta che suo padre assistette alla serie americana fu nel 1987, quando erano già stati prodotti 16 episodi della serie concorrente sovietica. “Adesso ci stiamo preparando a produrre un film intero in 3D. Ci piace fare passi avanti rispetto al vecchio format, e nella nuova animazione vorremmo inserire più discorsi e personaggi, anche secondari”.

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