David Bowie in Transiberiana

Il cantante britannico è il passeggero più misterioso della linea ferroviaria più lunga del mondo: si tramanda che viaggiò da Vladivostok a Mosca nel 1973

La Ferrovia Transiberiana, che collega Mosca e Vladivostok, è la linea più lunga al mondo, ben novemila chilometri. Sulla “Transsib” – coma la chiamano familiarmente in Russia - si raccontano molte storie e leggende e sono stati girati molti film. Una di queste storie riguarda David Bowie, che nel 1973 si recò in Unione Sovietica e viaggiò lungo la linea Transiberiana da Vladivostok a Mosca.

Un week end
a Vladivostok

Le voci sul viaggio di David Bowie a Vladivostok furono molte, ma la notizia in sé e per sé sembrava troppo fantasiosa per essere vera, dato che la città navale di Vladivostok è rimasta chiusa agli stranieri fino al 1992. “Si tratta di una leggenda molto vecchia. In qualche caso ci fu chi disse che Bowie comparve con Iggy Pop a Vladivostok e perfino che varcò illegalmente la frontiera tra Unione Sovietica e Cina”, dice lo storico Sergei Kornilov, membro della Società geografica russa. Per molto tempo è sembrato che questa storia assomigliasse a quella secondo cui il monumento della piazza centrale di Vladivostok era dedicata al primo album dei Pink Floyd – The Piper by the Gates of Dawn – e infatti il monumento raffigura un partigiano rosso con una tromba da battaglia in mano.

In ogni caso, Ruslan Vakulik, giornalista di Vladivostok, ha trovato alcune conferme a questa diceria: una testimonianza pubblicata dal reporter di Upi, Robert Musel, che aveva accompagnato Bowie in quel suo viaggio nell’Urss, e le lettere spedite a Cherry Vanilla, la sua addetta stampa. Da questi documenti risulta che il cantante effettivamente attraversò in treno la Russia nella primavera del 1973. Ci sono fotografie che ritraggono David Bowie in Piazza Rossa a Mosca, considerate a lungo fasulle.

Nel 1973 le relazioni tra Unione Sovietica e Stati Uniti si fecero più tiepide: l’anno seguente Vladivostok ospitò il famoso incontro dei rispettivi capi di Stato, Leonid Breznev e Gerald Ford. Forse, all’epoca, le procedure per gli stranieri che visitavano l’Urss si fecero quindi un po’ più liberali. Fatto sta che Bowie era in tournée in Giappone; a Yokohama si imbarcò sulla nave “Felix Dzerzhinsky”, così chiamata dal fondatore della Polizia segreta sovietica. A bordo Bowie si esibì in un breve concerto per i passeggeri e arrivò al porto di Nachodka, vicino Vladivostok. Quella città non era mai stata una “città chiusa” e pertanto assolveva ad alcune delle funzioni della capitale nella regione e spesso vi si tenevano eventi internazionali. La città di Nachodka  fu visitata anche dal celebre esploratore norvegese Thos Heyerdahl e da altri illustri ospiti esteri.

David Bowie a Mosca nel 1996 (Fonte: YouTube)

Si dice che David Bowie soffrisse di aerofobia e ciò spiegherebbe la sua scelta di viaggiare per nave e poi spostarsi  in treno. In ogni caso, non si sa con certezza in quale località esatta salì a bordo del treno sulla linea Vladivostok-Mosca. Nachodka si trova lontano dalla linea Transiberiana e quindi per partire il cantante dovette recarsi a Vladivostok o in qualche altra stazione.

“Io penso che Bowie fosse nei dintorni di Vladivostok e salì a bordo o alla stazione ferroviaria di quella città o alla fermata della stazione suburbana di Ugolnaya, - ipotizza Sergei Kornilov. - Dicono che indossasse un mantello argenteo e pantaloni rossi e che avesse i capelli di un colore molto fuori dal comune…”. Naturalmente, il cantante spiccava in mezzo alla folla di cittadini sovietici vestiti in modo conservatore, anche se quella era una città portuale. In ogni caso, non siamo stati in grado di reperire alcuna testimonianza filmata del soggiorno di Bowie a Vladivostok. Alcuni residenti del posto pensano ancora che questa sia tutta una frottola.

David Bowie a Mosca nel 1996 (Fonte: YouTube)

Ecco un brano di una lettera di Bowie: “La Siberia mi ha molto colpito. Per giorni e giorni abbiamo viaggiato in mezzo a foreste maestose, tra fiumi e vaste distese. Non avrei immaginato che al mondo esistessero ancora luoghi così integralmente pieni di una natura incontaminata”. Questo è un appunto di Musel: “Abbiamo notato che la gente in Siberia è molto cordiale, ma  diventa sempre più fredda a mano a mano che ci si avvicina a Mosca”.

David Bowie a Mosca nel 1996 (Fonte: YouTube)

Tra i passeggeri della Transiberiana, oltre a Bowie, ci sono stati altri personaggi illustri. In epoche diverse della storia l’ammiraglio Kolchak, leader del movimento Bianco, Ho Chi Min e Kim Jong-il, rispettivamente leader di Vietnam e Corea del Nord, hanno transitato per la stazione di Vladivostok, che è il capolinea orientale della Transsib. Esistono testimonianze secondo cui nel 1918 Somerset Maugham, di ritorno in Russia come spia britannica, cenò nel ristorante della stazione di Vladivostok. Poi, nel 1994, un altro scrittore, Aleksandr Solzhenitsyn, di rientro in Russia dopo 20 anni di esilio negli Usa, viaggiò in treno da Vladivostok a Mosca.

Per percorrere l’intero tragitto da Vladivostok a Mosca occorre una settimana di viaggio e si attraversano sette fusi orari. Durante il percorso è raro avvistare grandi centri urbani. Un territorio più o meno densamente abitato si inizia ad attraversare soltanto a Ovest degli Urali.

I turisti spesso viaggiano da Mosca a Vladivostok in treno per vedere il Paese da un altro punto di vista, non soltanto dall’oblò di un finestrino. In ogni caso, di norma, ritornano sempre in aereo, forse perché una settimana intera a bordo di un treno russo è più che sufficiente a togliere la voglia di un’esperienza entusiasmante.

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