Sanremo, l'Armata Rossa suona la carica

Fabio Fazio, al centro in blu, posa con i membri del Coro dell'Armata Rossa, saliti sul palco dell'Ariston per la prima serata del Festival di Sanremo (Fonte: Fabio Fazio)

Fabio Fazio, al centro in blu, posa con i membri del Coro dell'Armata Rossa, saliti sul palco dell'Ariston per la prima serata del Festival di Sanremo (Fonte: Fabio Fazio)

L'omaggio a Mosca e ai russi, in sala e in ascolto, è la vera sorpresa della prima serata del Festival. Applausi per l'esibizione di Toto Cutugno con il mitico Coro dei militari, che il cantante definisce "amici": "Dopo averli sentiti, ho nostalgia dell'Urss"

Il giudizio è unanime. Sono stati loro la vera sorpresa della prima serata della 63ma edizione del Festival di Sanremo; loro a ravvivare nel finale una puntata, definita dai critici, sottotono. Parliamo dei 43 militari del Coro dell'Armata Rossa, tutti schierati in alta uniforme sul palco dell'Ariston, con tanto di cappello con visiera (lo stesso che indossa il presentatore della kermesse, Fabio Fazio, durante le prove, per una foto-ricordo) e divisa color verde oliva.

"Ho portato degli amici incredibili, non vi svelo il nome, sarà una sorpresa", è la presentazione che fa Toto Cutugno del mitico Coro, all'inizio dello spazio loro concesso, in tutto una ventina di minuti, anche se la notizia della presenza della formazione militare russa, alla prima serata del Festival, girava da giorni. 

Sono passate le 23.30, in scaletta manca l'esibizione dell'ultimo cantante in gara, quando entra in scena il terzo ospite della prima puntata, Toto Cutugno, appunto, il quale riceve il Premio Città di Sanremo per la sua carriera sanremese (15 partecipazioni, una vittoria, sette medaglie d'argento), trent'anni dopo il lancio del 1983 nella città dei fiori de "L'italiano". "Un inno per tutti", sottolinea il conduttore Fabio Fabio, che, però, quell'anno fece arrivare Cutugno quinto, anche se gli aprì le porte al successo internazionale, con la benedizione di Domenico Modugno ("Con questa canzone girerai il mondo - gli profetizzò il Mimmo nazionale, con una telefonata dopo la gara -. Sarai la mia continuazione").


Toto Cutugno sul palco dell'Ariston durante le prove, prima dell'inizio del Festival (Fonte: Fabio Fazio)

Tanto è stato. Trent'anni dopo, sono numerosi gli spettatori collegati dalla Russia e dai Paesi dell'Est ad attendere la riproposizione de "L'italiano". E rumoreggiano anche i cittadini della Federazione presenti in sala: il riconoscimento di Cutugno come zar di tutte le Russie è palese. Il cantautore è d'altronde appena tornato da un tour nel Paese e ha pensato bene di presentarsi sul palco dell'Ariston (pare a sue spese) con il Coro dell'Armata Rossa, che si presta anche al siparietto di cantare a cappella il "lalalalala" finale, diretto dal presentatore Fabio Fazio e da Lady Sanremo Luciana Littizzetto.

"L'Italiano" cantato dal Coro dell'Armata Rossa viene così giudicato dai critici, il giorno dopo, come la trovata più geniale ed esilarante della serata. Toto Cutugno, durante la diretta, lo sa bene ed è davvero inarrestabile: "Tu sei stato a Mosca? - chiede a Fazio - C'è una canzone che si chiama Le notti di Mosca (più precisamente Podmoskovnye vechera, "Le serate dei sobborghi moscoviti", meglio conosciuta in Italia come "Mezzanotte a Mosca", ndr), la canto in russo", introducendo in questo modo l'omaggio agli "amici russi che ci ascolteranno".

Si tratta di una canzone russa storica; insieme a "Kalinka" è una delle più famose nel mondo, e, nonostante il marcato accento straniero, Cutugno supera la prova, sottolineata da un'ulteriore gag, con il cantante che confessa, riferendosi alle prestazioni del Coro: "Avete sentito? Riescono sempre a commuovermi e quando li sento ho nostalgia per una Russia, per un'Unione Sovietica del passato". Fazio, allora, tiene il gioco e subito lo rimbrotta per "l’inaspettata" dichiarazione. “Ma come? Io pensavo di dover tenere a bada Lucianina e Toto mi fa questo scherzo".

L'esibizione di Toto Cutugno con il Coro dell'Armata Rossa nella prima serata del Festival di Sanremo (Fonte: www.sanremo.rai.it)

Cutugno ha poi lasciato il palco, dopo aver intonato "Volare" di Domenico Modugno e dopo aver salutato, con un "Ciao Mimmo", il cantautore scomparso nel 1994 e il pubblico dell'Ariston.

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