Il monumento dedicato agli eroi della letteratura inglese, Sherlock Homes e il dottor Watson, eretto vicino al nuovo edificio dell’Ambasciata britannica a Mosca (Foto: Kultura.rf)
In Naberezhnaya Smolenskaya, presso il nuovo edificio dell’Ambasciata britannica, si può vedere una singolare statua dedicata agli eroi della letteratura inglese, Sherlock Homes e il dottor Watson. La maestosa inaugurazione, nel 2007, si è svolta in concomitanza con il 120° anniversario della pubblicazione del primo libro di Arthur Conan Doyle sul geniale detective, “Uno studio in rosso”.
1. Se avete bisogno di prendere una decisione importante o di risolvere un problema difficile potete sedervi tra i due segugi e mettere la mano sul taccuino di Watson. Sarebbe consigliabile non toccare la pipa di Sherlock Holmes, perchè, secondo la superstizione che gira a Mosca, questo potrebbe portare spiacevoli conseguenze.
2. Fate una passeggiata lungo l'edificio dell'Ambasciata e osservate il minimalismo dell'architettura, progettata da Richard Burton. L'idea principale alla base della statua è la vicinanza tra la cultura russa e inglese, che si esprime, ad esempio, attraverso la combinazione di pietre tradizionali e legno con materiali eco-compatibili, utilizzati dai progettisti inglesi quando stavano costruendo gli interni. L'apertura ufficiale, il 17 maggio 2000, ha visto la partecipazione della principessa Anna. L'ex primo ministro del Regno Unito, Tony Blair, ha detto che l'edificio: "Non sarà solo la finestra della Gran Bretagna sull’Europa orientale, ma sarà anche la finestra della Russia sulla Gran Bretagna"
Il creatore della scultura, Andrei Orlov, è stato ispirato dalle illustrazioni
originali di Sidney Paget, che per primo ritrasse Holmes con il suo famoso
cappello da cacciatore di cervi, e anche dalle fotografie degli attori russi
Vasily Livanov e Vitaly Solomin, che hanno interpretato questi personaggi in un
film.
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Cinque film sovietici su Sherlock Holmes del regista Igor Maslennikov,
realizzati tra il 1979 e il 1986, sono stati oggetto di ammirazione e riconoscimento
non solo in Russia, ma anche in Inghilterra. Nel 2006 la regina d'Inghilterra Elisabetta II ha conferito a Vasily Livanov un Obe per “la
rappresentazione più convincente di Holmes nel mondo del cinema”.
In Russia la celebre coppia di Conan Doyle è sempre stata vista come il simbolo
dell’impeccabile stile inglese. Un look che meritava di essere imitato, le cui
caratteristiche principali comprendevano lo spirito acuto, una mente brillante,
un sofisticato senso dell'umorismo, l’autoironia, la visione aristocratica del
mondo, la rettitudine morale e uno squisito senso dello stile: la classica
immagine del gentiluomo inglese che molte persone hanno provato a imitare.
La storia anglo-russa
Le relazioni culturali tra la
Russia e l'Inghilterra, a cavallo del secolo, hanno dato luogo
a immagini e associazioni letterarie e hanno testimoniato le posizioni simili detenute
dai due Paesi su una serie di temi nella politica mondiale.
Nel 1698, quando Pietro I visitò le isole britanniche, segnò l'inizio
di una nuova era nelle relazioni diplomatiche e commerciali tra i due Paesi.
Dopo un accordo commerciale nel 1736, l’Inghilterra e la Russia combatterono insieme durante la Guerra dei Sette anni.
Nel 19° secolo le capitali europee erano in preda a un'ondata di anglomania e sembra che San Pietroburgo e Mosca non fossero immuni da questa tendenza. Negli anni a partire dal 1840 non si trattava solo di leggere le opere alla moda di Walter Scott e Dickens; la gente si recava in massa in Inghilterra per lavoro e, il più delle volte, solo per piacere. Al ritorno dalla Gran Bretagna i conti russi Petr Shuvalov, Mikhail Vorontsov e i principi Golitsyn diedero vita a un certo numero di parchi in stile inglese, disseminarono le loro proprietà con manufatti in stile coloniale british e si assicurarono che diversi personaggi importanti provenienti dall'Inghilterra frequentassero le loro serate. Dopo che il quartiere tedesco di Mosca fu bruciato nel 1812, le funzioni della Chiesa anglicana si svolsero in casa della famosa anglofila Anna Golitsyna, a Tverskaya. In quegli stessi anni i giovani della upper class, seguendo le orme di Pushkin, si divertivano a scioccare l’alta società imitando i dandies inglesi Byron e Вrummell ed eccentrici vari, tornando dalla Londra alla moda con indosso stravaganti frac e cravatte inamidate, rifiutando di indossare gli stivali e inaugurando un nuovo modo di parlare russo, con parole e frasi inglesi. Alcuni addirittura si spinsero a imitare l’accento inglese, fingendo di essere stranieri, episodi di cui M. Pylyaev scrive nel suo libro sull’aristocrazia russa dal titolo "Wonderful Eccentrics and Originals”
Le relazioni si sono raffreddate quando è salita al trono Caterina la Grande, che era scettica sulla
"campagna americana" di Giorgio, ma, in seguito, la Russia e la Gran Bretagna hanno
unito le forze per combattere la
Rivoluzione francese e di nuovo nella guerra contro
Napoleone. Tutto questo ha generato un’ondata di anglomania negli ambienti
diplomatici russi e il tutto british è diventata l'ultima mania a San Pietroburgo.
Ma all'inizio del 19° secolo il rapporto di simpatia e comprensione reciproca è
stato ancora una volta macchiato dal sospetto. Alessandro I era appena tornato
dall'Europa, dove era stato consacrato come il vincitore dell’invincibile
Napoleone, quando un attacco di russofobia è scoppiato a Londra, dopo che le
forze russe avevano soppresso la rivolta polacca del 1830-31.
Da un giorno all'altro, la
Russia assunse la veste del nemico numero uno. Ma non è
passato molto tempo prima che un nuovo nemico comune apparisse sotto forma
dell'impero ottomano, e, in seguito, il Balletto Imperiale Russo andò in tour
a Londra, un evento culturale che servì a cementare l'amicizia tra le due
nazioni, facendo svanire tutti i miti sulla spietata minaccia barbarica all'Europa
proveniente dall’Est.
E il viaggio in Europa di Nicola II con
la moglie Aleksandra è stato incoronato dalla visita della regina Vittoria, la
nonna di Aleksandra. Dopo l'accordo anglo-russo del 1907, entrambe le potenze diventarono alleate nello schieramento militare e politico della Triplice Intesa,
che li ha uniti durante la Prima Guerra Mondiale.
La Russia e la Gran
Bretagna rimangono attori chiave e buoni potenziali partner
sulla scena internazionale. Sherlock Holmes e il dottor Watson, che adesso
fanno la guardia davanti all'ambasciata britannica a Mosca, ne rappresentano la
prova, e collocano l'amicizia nel suo contesto storico e culturale.
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