Lenin resti in Piazza Rossa

Negli ultimi dieci anni il numero di coloro che appoggia l’idea di sotterrare la salma di Lenin è aumentato del dieci per cento, raggiungendo il 56 per cento (Foto: Ria Novosti)

Negli ultimi dieci anni il numero di coloro che appoggia l’idea di sotterrare la salma di Lenin è aumentato del dieci per cento, raggiungendo il 56 per cento (Foto: Ria Novosti)

Paragonando il corpo del fondatore del Soviet alle reliquie di un santo, il Presidente Putin ha appoggiato pubblicamente, e per la prima volta, i comunisti che vogliono lasciare il mausoleo davanti al Cremlino

Il presidente Vladimir Putin ha chiesto che il corpo del leader comunista Vladimir Lenin sia lasciato all’interno del mausoleo a lui dedicato in piazza Rossa, a Mosca, e ha paragonato la salma imbalsamata del fondatore del Soviet alle reliquie dei santi.

Stando al sito del Cremlino, nel corso di un incontro con alcuni personaggi famosi che lo hanno sostenuto durante le elezioni presidenziali del marzo 2012, Putin avrebbe detto: “In molti affermano che il mausoleo di Lenin contrasti con la tradizione. Ma in che modo? Basta recarsi a Kiev Pechersk Lavra o al monastero di Pskov sul monte Athos, che custodiscono delle reliquie di santi”.

Putin ha poi citato quasi letteralmente Gennady Zyuganov, attuale leader del Partito comunista russo, che ad agosto 2012 aveva dichiarato che “[il corpo di] Lenin è stato tumulato nel rispetto dei canoni e delle tradizioni ortodossi”, avvalorando poi la propria posizione con l’esempio di Kiev Pechersk Lavra. 

Putin ha inoltre esortato a “tornare alle nostre radici storiche”, lamentando la mancanza di un’ideologia comune. “Cos’è accaduto dopo il crollo dell’Unione Sovietica e dell’ideologia dominante? - ha chiesto ai suoi sostenitori. - Non abbiamo più messo nulla al proprio posto”. 

Poi, tornando a citare le parole di Zyuganov, Putin ha fatto notare come il Codice del costruttore del comunismo – un elenco di principi morali compilato nel 1961 – fosse ispirato in buona parte alla Bibbia e al Corano.

I commenti di Putin giungono in un momento in cui, stando a quando emerso dal Fondo per l’Opinione Pubblica, il sostegno pubblico a favore del trasferimento del corpo di Lenin dal mausoleo si sta intensificando. Negli ultimi dieci anni il numero di coloro che appoggia l’idea di sotterrare la salma è aumentato del dieci per cento, raggiungendo il 56 per cento, contro il 28 per cento di coloro secondo i quali il corpo di Lenin dovrebbe rimanere nel mausoleo.

Nel 2010, in occasione di un incontro degli esperti di politica del Club Valdai, Putin aveva commentato la possibilità di celebrare per Lenin delle esequie in rito cristiano affermando, stando a Gazeta.ru, che ciò sarebbe avvenuto “a tempo debito”. “Verrà un giorno in cui il popolo russo deciderà cosa fare”, avrebbe detto Putin in quella circostanza.

Padre Sergius, autorevole rappresentante del movimento “per il trasferimento di Lenin”, nonché abate di diverse chiese di Mosca, ha replicato alle dichiarazioni di Putin affermando che paragonare il corpo di Lenin alle reliquie dei santi è “inammissibile”. “Le reliquie dei santi e il corpo di un satanista, dittatore e mostro sanguinario sono due cose distinte -, ha dichiarato all’agenzia Interfax. - È probabile che Putin voglia accontentare diversi fronti, ma dovrebbe decidere: o si costruire la Russia sugli interessi nazionali, o si assecondano i comunisti”. 

Secondo Dmitri Dyomushkin, leader del movimento nazionalista Russkiye, i commenti di Putin hanno suscitato lo sdegno degli attivisti nazionalisti e ortodossi. “Indubbiamente -, avrebbe detto Dyomushkin secondo quanto riportato da Interfax, - [Putin] perderà il sostegno di molte organizzazioni ortodosse e cosacche”.

Benché Lenin avesse espresso il desiderio di essere sepolto a Pietrogrado, accanto ai suoi genitori, subito dopo la sua morte – avvenuta nel 1924 – Stalin volle preservarne la salma nel mausoleo della piazza Rossa. Oggi nel mondo esistono cinque mausolei dedicati a leader politici, i cui corpi sono stati imbalsamanti. Si tratta dei nord coreani Kim Il-sung e Kim Jong-Il, dei leader nazionalisti cinesi dei primi del XX secolo Sun Yat-sen e Mao Zedong, e del vietnamita Ho Chi Minh.

A partire dagli anni Ottanta, durante il periodo della glasnost e della perestrojka che precedettero il crollo dell’Unione Sovietica, il movimento a favore dell’interramento del corpo di Lenin si è intensificato, e la controversia continua ancora oggi.

Nel 2011 il ministro della Cultura Vladimir Medinsky, membro di Russia Unita, il partito al potere, auspicò la sepoltura di Lenin, che descrisse come un “personaggio politico altamente controverso”.“Lasciare che rimanga una figura centrale nella necropoli che sorge al cuore del nostro Paese non ha alcun senso”, avrebbe affermato Medinsky, secondo il servizio stampa di Russia Unita.

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