Il regista russo Andrei Tarkovksij (Foto: Ria Novosti)
L’archivio di Tarkovksij torna a casa. Battuto all’asta il 28 novembre 2012 dalla casa londinese Sotheby’s, l’archivio del grande regista russo è stato acquistato dal rappresentante ufficiale della regione di Ivanovo. E sarà consegnato alla casa museo di Andrei Tarkovksij nella città di Yurevets. La notizia è stata annunciata a Ria Novosti dal governatore della Regione di Ivanovo, Mikhail Men.
Gli archivi sono stati messi all’asta da Olga Sokurova, critica cinematografica e allieva di Tarkovskij, all’epoca co-autrice del libro “Scolpire il tempo” (Ubulibri, 2002), dove il regista parla dei suoi lavori, di cinema e di arte. L’archivio comprende pezzi legati alla vita personale e professionale dell’artista.
Così come era stato ribadito anche in precedenza, il governatore Men aveva affermato che sarebbe stato necessario raccogliere un certo budget per riportare in patria, e più precisamente nella città di Yurevets, l’archivio di Tarkovskij.
Alla raccolta dei fondi hanno partecipato organizzazioni sociali, uomini d’affari e alcuni collaboratori del festival cinematografico internazionale dedicato a Tarkovskij “Zerkalo” (specchio, in russo), che si tiene ogni anno nella Regione di Ivanovo.
“L’esclusiva eredità del regista è stata venduta per un milione e 300mila sterline (quasi due milioni di dollari) – ha fatto sapere un portavoce dell’agenzia -. All’asta hanno preso parte 22 persone”.
Il prezzo iniziale era stato fissato a 80-100mila sterline. Il ministro russo della Cultura Vladimir Medinskij aveva auspicato che l’archivio di Tarkovskji fosse comprato e tornasse in Russia.
“Insieme al Ministero della Cultura abbiamo fatto tutto il possibile per attirare l’attenzione su questa cosa e riportare l’archivio del grande regista in patria. Grazie a tutti coloro che hanno collaborato!”, ha detto Men.
L’archivio contiene la versione elaborata dal regista della scenografia del film “Solaris”, di “Lo specchio” e “Stalker”.
Così come riporta Rbc, si tratta di versioni già pubblicate. Ma, a causa di una tiratura molto ridotta, non si esclude che le copie presenti all’asta fossero le uniche conservate.
All’interno di queste scenografie non solo ci sono alcuni dialoghi tra i personaggi, ma anche le istruzioni per le riprese e le indicazioni per il posizionamento delle telecamere. All’asta è stato inoltre presentato il manoscritto “Zapechatlennoe vremya” (Scolpito nel tempo), realizzato dallo stesso Tarkovskij nel 1986 e diventato un classico tra i libri di arte cinematografica. C’erano inoltre alcuni quaderni di note con le descrizioni delle sequenze di alcune pellicole.
Negli album di fotografie personali sono inoltre conservate delle foto del regista con la famiglia, con alcuni amici e con altre figure pubbliche, come ad esempio Mstislav Rostropovich.
Fra i pezzi più interessanti, c'è la lettera scritta a Leonid Brezhnev dove Tarkovskij chiede permesso per poter lavorare in Urss e per consentire la proiezione, in patria, delle proprie opere.
L'articolo è stato realizzato con materiale tratto da Ria Novosti e Eco di Mosca
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