La Difesa nelle mani di Shoigu

Il nuovo ministro russo della Difesa, Sergei Shoigu, nominato dal Presindente Vladimir Putin dopo l'allontanamento di Anatoly Serdyukov (Foto: Itar-Tass)

Il nuovo ministro russo della Difesa, Sergei Shoigu, nominato dal Presindente Vladimir Putin dopo l'allontanamento di Anatoly Serdyukov (Foto: Itar-Tass)

Il nuovo ministro dovrà continuare il corso del suo predecessore, Anatoly Serdyukov, silurato dal Presidente Putin per un scandalo finanziario, ma evitando i suoi errori

Il tema principale che ha dominatoil dibattito politico in Russia ha riguardato icambiamentiavvenuti ai verticidelle Forze Armate. Dopo lo scandalo riguardante la società per azioni “Oboronservice", controllata dal Ministero della Difesa e accusata di frode per diversi miliardi di rubli, il Presidente della Federazione Russa ha destituito Anatoly Serdyukov, nominando al suo posto Sergei Shoigu, fino a questo momento governatore della Regione di Mosca.

Ilcolonnello generaleValerijGerasimov, responsabiledel Distrettomilitarecentrale, sostituirà il generale dell’esercito, Nikolai Makarov, nell’incarico di Capo di Stato Maggioredelle Forzearmate russe. Il generale Arkadij Bachin, fino a questo momento comandante del Distretto militare occidentale, è stato nominato invece primo vice del Ministro della Difesa, al posto di Aleksandr Suchorukov. Un altro viceministro sarà il colonnellogenerale OlegOstapenko, finora responsabile delle Truppedi DifesaAerospaziale. Secondo alcune fonti, sono attese anche le dimissioni dei viceministri TatjanaShevcova, responsabile deiservizi finanziarie abitativi del dicastero, eDmitri Chushkin, responsabile della politica sulletecnologie dell'informazione.

Il fatto che, assieme al nuovo ministro, arrivi anche una nuova squadra di collaboratori, non deve stupire. Qualsiasi capo desidera poter contare, nel proprio lavoro, su un gruppo di professionisti che condividano le sue stesse idee e di cui egli possa fidarsi. Gli esperti del settore militare sono convinti che i generali, chiamati a ricoprire i nuovi incarichi in seno al Ministero della Difesa, non deluderanno le aspettative. Ciononostante, rimane un piccolo inghippo.

Per il momento, né il Presidente, né il premier, né tantomeno il nuovo ministro hanno fornito una valutazione autorevole circa le riforme dell'esercito e della Marina che sono state intraprese, in questi quattro anni, sotto la guida di Anatoly Serdyukov e Nikolai Makarov. Le autorità non si sono espresse circa quali siano i lati positivi e utili per la struttura militare del governo, e quali invece quelli negativi e inaccettabili, che vanno modificati e corretti.

Si conosce solo unavalutazione complessiva, che Vladimir Putinha espresso in un articolo pubblicatoa marzo 2012 e in cui il Presidente si dichiarava moltosoddisfatto dei progressidella riforma, anche se quest’ultima non erapriva di difettie richiedeva comunquedelle modifiche. Oltre a ciò, il primo ministroDmitri Medvedev,durante un recente viaggioin Vietnam, ha dichiarato quanto segue: “Serdyukov è stato un efficiente ministro della Difesa, ciò è risultato evidente nel corso delletrasformazioni che egli ha attuato all’interno delle Forze Armate”. Questo è tutto. Ora sorge spontanea la seguente domanda: Quali cambiamenti dovràproseguire e rafforzareSergei Shoigue la sua nuova squadra di collaboratori? Che cosa andrà corretto e a che cosa invece si dovrà rinunciare?

Serdyukov - ricordiamo - è arrivato al Ministerodella Difesanel febbraio del 2007, quando veniva annunciatoil termine delle riforme e l’inizio della formazione di un nuovoesercito e di una nuova Marina militare. Tuttavia, le vicende dellaguerra,nell’agosto del 2008,quando le forzegeorgianehanno attaccato i contingenti di pace russi in Ossezia del Sud, hanno dimostrato come, in realtà, ben pocofosse stato fatto in questa direzione. Le enormi lacune nell’equipaggiamento delle Forze Armate, nel processo di modernizzazionedelle attrezzature militari -di modo che rispecchiassero gli standard moderni - e nello sviluppo di nuovi sistemidi combattimento come la ricognizione, comunicazione, navigazione, e guerra radio-elettronica mediante aeromobili a pilotaggio remoto -erano chiaramente visibili. Lo stesso discorso valeva per la creazione diun sistemadi gestione efficiente delle truppe sul campo di battaglia.

Ilsistema di reclutamento faceva acqua da tutte le parti e il numero didisertoridel servizio militaresuperava le200mila unità. Lo stipendio dei comandanti deiplotoni, delle compagnie e dei battaglioniera paragonabile al salario medio di una donna delle pulizie nella metropolitanadi Mosca.

Serdyukov, insiemealla leadershipdello Stato Maggiore, dove l’ex ministro vantava deglialleati, si è trovato a dover “rastrellarele stalle di Augia”. Sotto la sua direzione, è stato creato unnuovosistema, a tre livelli,di gestione delle truppe (distretto-armata-brigata); le divisioni pesanti e lente, che non avevano brillato né nei conflitti ceceni, né nellaguerra di agosto,in Ossezia del Sud, sono state sostituite da brigate dimassima allerta. Al posto dei sei distrettimilitarie delle quattroflottesono stati creatiquattro distrettisecondo i punti cardinali-Ovest, Sud, centro ed Est.

Tuttele truppesul territorio, ad eccezione delle Forze Missilistiche Strategiche e delle Truppe di Difesa Aerospaziale, hanno iniziato a fare rapporto aun unico comandante. Tutte le esercitazioni venivano svolte con la partecipazione, non solo delle forze di terra, ma anche dell’aviazione, dei corpi di difesa contraerea, delle truppe aviotrasportate, della flotta e della Marina, qualora avessero luogo lungotratti di mare, e non si fermavano nemmeno per una settimana. Le nostre navihanno iniziato a solcaregli oceani del mondo, i pilotidell’aviazione asorvolarel'OceanoAtlantico, il Mar Glaciale Articoe il Pacifico. È sorto un nuovoramo dell’esercito: le truppe di difesaaerospaziale.Sono stati introdotti, anche se timidamente, i primi aeromobili a pilotaggio remoto.

Ai militari di leva non era più richiesto di pattugliare i depositi militari e di ripulire il territorio. Sono state introdotte delle ore di riposo dopo il pranzo,dellelezioni giornaliere di educazione fisica e sport. Il catering per le mense dei soldati è stato affidato a un’impresa esterna ed è stato risolto il problema degli alloggi. Oggi, risultano senza untetto sopra la testa, solo 14.500 persone, mentre nel gennaio2012erano ancora54.500.

La squadra di Serdyukov, tuttavia, ha commesso anche delle gaffe. I continui cambiamenti nel settore dell’istruzionemilitare-la chiusura di alcunescuole eil trasferimento di altre in cittàdove gli insegnantie gli esperti non vogliono andare. Lo spostamento, inspiegabile, a San Pietroburgo,dello Stato Maggiore e del Comando Generale della Marina; il licenziamento di 250mila ufficiali,per poi riassumerne altri 70mila. La chiusura di clinichee ospedali ritenuti “superflui”, così come l’eliminazione degli incarichi di sottufficiale e sottotenente di vascello. L’assunzione di giovani e ambiziose donne, ma non sufficientemente preparate a livello professionale, per ricoprire incarichidi alto livello neidipartimenti dellaDifesa, legati alla fornitura di alloggi, la risoluzione diquestioni patrimoniali, finanziarie, e concernenti l’istruzione ealtre areeamministrative.

Ora, al nuovo ministroSergei Shoigue alla suanuova squadraspetta ilcompito di continuare quanto di positivo è stato fatto da Serdyukov e di correggere tutti quegli erroriche sono stati commessidurante il suo mandato.

In occasione della nomina del generale Gerasimovall’incarico diCapo di Stato Maggiore, il Presidente della Federazione Russa ha individuatouno di quelli che saranno i compitiprincipalidella nuova amministrazione:"Il riarmo dell'esercitoe della Marina, ma non solo. Ci sonoaltri obiettivi: completare il miglioramento della strutturae della gestione delle truppe". Questa è, senza dubbio, la direzione principale che assumerà lariforma delle forze armate.

Inoltre, è risaputo quanto siano difficiliirapporti trai servizimilitari el'industria della Difesa, e nonsoloper quanto riguarda la disputacirca il prezzodimissili, carri armati e navi. Ciò che ci si aspetta è che l’industria della Difesa russa garantisca una produzione di alta qualità. E in passato, tuttavia, non sempre è andata così.Anche l’industria dellaDifesa ha bisogno di una riforma, soprattutto, per quanto riguarda la modernizzazione dellelinee di produzione ormai obsolete, a cui lo Stato destinerà, finoal 2020,3 trilioni di rubli del budget statale.

Per vedere se Shoigu e la sua squadra riusciranno a risolvere questi problemi, bisogna solo aspettare.

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