Con le sue duemila specie di piante e animali che hanno eletto ad habitat un bacino che continete un quinto dell'acqua presente sulla Terra, il lago Bajkal è diventato meta per turisti e avventurieri, amanti della natura (Foto: Photoshot / Vostock Ph
Immaginate una vacanza in una terra di foche di acqua dolce e villaggi dell’età della pietra, topi muschiati, zibellini e caprifoglio selvatico. Solo la presenza delle zanzare impedisce di essere in paradiso, ma il lago più profondo del mondo è sempre più popolare come destinazione tra i turisti avventurosi. Il lago Bajkal contiene un quinto dell’acqua dolce del mondo e ospita più di duemila specie di piante e animali, il doppio rispetto a qualsiasi altro lago.
Questa
diversità è minacciata dallo sviluppo minerario e industriale, ma la buona
notizia è che il Great Bajkal Trail (Gbt, un’organizzazione specializzata in temi
ambientali) sta promuovendo un progetto a basso impatto attraverso il
proprio marchio di turismo eco-sostenibile. Il progetto consiste nel permettere
ai visitatori di compiere escursioni lungo le rive del Bajkal, di godere della
sua bellezza e di contribuire a preservarla. Gbt, che è un’organizzazione
non-profit, sta costruendo un sistema di percorsi utilizzando gruppi di
volontari internazionali ospitati in campi estivi di due settimane.
Nel 2011 il Servizio forestale statunitense ha finanziato i progetti per il lago Bajkal; nella primavera del 2012 sono nati in questo modo i pannelli informativi sul parco nazionale e le grotte nella valle Kadilnaya Malaya. I lavori stanno continuando, con l’installazione di cartelloni in metallo per guidare i visitatori attraverso le città e i villaggi sulla sponda del fiume.
Finora,
sono stati costruiti quasi 600 chilometri di percorso, ma i progetti per il futuro
sono ancora più ambiziosi e prevedono non solo un ampliamento del sentiero, ma
anche percorsi speciali accessibili ai disabili o adatti per andare in bicicletta,
a cavallo o per lo sci di fondo.
Nell'estate 2012 ho visto una serie di volontari che lavoravano per sviluppare il sistema di sentieri nei parchi nazionali di Pribaikalski e Zabaikalski e nella zona Severobaikalsk. Questi lavori includevano il restauro di un mulino ad acqua e di una cappella all’interno di una cava, la piantumazione di alberi di ciliegio lungo il fiume Angara, l’installazione di tavoli da picnic e la formazione di altri volontari tramite un seminario svoltosi in primavera a Mosca.
Molti
di questi progetti sono iniziative in cooperazione con i giardini botanici di Irkutsk
che forniscono gli alberelli e con gli appassionati locali che lavorano vicino
al lago. I volontari provenienti da Gran Bretagna, Germania, Austria, Francia e
Russia hanno tenuto della lezioni ai bambini della regione di Bajkal sul
cambiamento climatico.
La
partnership è fondamentale per l’attività di Gbt. Lavorando con le comunità
locali, il governo e le imprese, l’organizzazione spera di attirare l’ecoturismo
nella zona. Una parte del suo obiettivo è aiutare i locali a rendersi conto che
è nel loro interesse proteggere il lago Bajkal. Sostenendo gli abitanti dei
villaggi locali che vogliono offrire alloggi nella zona del Bajkal e sviluppando
le infrastrutture di cui la zona necessita.
Gli organizzatori spiegano: "I progetti di Gbt hanno introdotto un tipo di turismo che è comune in Occidente, ma praticamente sconosciuto in Russia: le vacanze di volontariato. Molto spesso, l’idea che i russi e gli stranieri siano disposti a venire a Bajkal e lavorare gratuitamente, a donare il loro tempo e il loro denaro per preservare il lago, a trascorrere due settimane di ferie costruendo un percorso nel mezzo della Siberia, è assolutamente sbalorditivo per la popolazione locale. Una volta superate la sorpresa iniziale e l’incredulità, riescono a guardare e a rispettare in maniera nuova la bellezza del Bajkal”.
Il Bajkal
è molto più di un lago. Alcuni abitati della Siberia lo considerano sacro; la
sua importanza in termini di ecosistema e acqua dolce è globale. Con 600 chilometri di
lunghezza e 1.600 metri di profondità, è alimentato da più di 300 fiumi. I
paesaggi che lo circondano spaziano dalle montagne, alla taiga e al permafrost fino
a fitte foreste ricche di frutta e funghi. Sulle sue rive crescono betulle,
cedri, pini, larici e abeti siberiani, così come viti selvatiche e orchidee. La
fauna è composta da alci, cervi, orsi, linci, lepri e scoiattoli e gli uccelli presenti
includono anche una rara aquila dalla coda bianca.
Queste attrazioni, insieme a calde sorgenti minerali, chiese in legno, isole e monumenti preistorici mostrano che la zona è ricca di risorse che potrebbero attrarre un maggior numero di visitatori. Lo sviluppo di infrastrutture per rendere accessibili questi tesori è un obiettivo grandioso e una sfida continua.
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