Un vigilante all'ingresso di un aeroporto moscovita (Foto: Ria Novosti/Valeriy Melnikov)
Fra i cambiamenti più evidenti verificatisi nella nuova Russia dagli anni Novanta ad oggi, c’è l’invasione di un enorme esercito di “okhrana”, così come vengono chiamati in russo le guardie e i vigilanti. Si trovano ovunque. E sono moltissimi: secondo alcue stime, sarebbero 800mila. Secondo altri studi, invece, se ne conterebbero fino a un milione e mezzo. Per un giro di soldi pari a svariati miliardi di dollari all’anno. Perché le persone decidono di vestire l'uniforme da “okhrana”? Cosa pensano del loro lavoro? Sono soddisfatte della loro vita? Un progetto della rivista Ogonek ha cercato di dare delle risposte a queste domande. Curiosando nella vita di chi, ogni giorno, indossa questo tipo di uniforme.
Viktor Tovmach, 41 anni
Vengo dalla città di Kubinka, poco fuori Mosca. Faccio questo mestiere da 12 anni. Ma ho anche un secondo lavoro. Per quanto riguarda la mia vita privata, sono sposato e ho due figli, che frequentano rispettivamente la quarta e l’ottava classe.
Valery Zavarzin, 50 anni
Mio padre faceva parte dell’arma. Era un militare. Vivevamo insieme a Sakhalin, poi ci siamo trasferiti in Ucraina e in Germania. Sono arrivato a Mosca che non avevo ancora 17 anni. E ora faccio questo mestiere dal 1994. Alle spalle ho due divorzi, e tre figli, di 28, 25 e 12 anni.
Vladimir Kazantsev, 28 anni
Vengo dalla città di Korolev, situata nella regione di Mosca. Faccio questo lavoro da tre anni. Il mio compito, è fare la guardia a un negozio di lusso nel centro della capitale. I nostri clienti sono solamente vip e personaggi famosi. Sono sposato e ho una figlia di 3 anni.
Yuri Zvyagintsev, 42 anni
Vivo a Mosca da otto anni. E faccio l’okhrana da due anni. Custodisco una casa d’élite nel centro di Mosca, dove vivono alcuni nostri deputati. Sono il più anziano lì, sotto di me ci sono tre collaboratori. Sono sposato e ho due figli.
Sono nato e vivo a Mosca. Indosso la divisa da okhrana da circa otto anni, per garantire la sicurezza in un circolo nautico. Sono sposato e ho due figli, orami adulti: un ragazzo e una ragazza.Vladimir Shelyakin, 54 anni
Aleksandr Ivanov, 48 anni
Esattamente un anno fa ho cambiato radicalmente la mia vita. Ho lavorato nell’esercito fino a 47 anni, poi sono andato in pensione e mi sono trasferito in un appartamento a Mosca, e ho iniziato a fare la guardia a un negozio. Sono sposato e ho una figlia di 14 anni.
Maksim Lebedev, 34 anni
Sono nato e cresciuto a Mosca. Lavoro come guardia da quattro anni, il mio compito è vigilare su pacchi di denaro. Sono sposato e ho un bambino di 10 anni.
Viktor Tovmach, 41 anni
Sono un ex militare. Dopo aver lasciato l’esercito mi sono messo a fare il meccanico per un po’ di tempo: gestivo un’intera officina. Poi ho iniziato a fare la guardia. Ma non faccio solo questo di mestiere: vendo ferramenta al mercato. Fare l’okhrana è un lavoro normale, che dà soddisfazioni. E come vantaggio ha il fatto che si possono fare anche altre cose.
Valery Zavarzin, 50 anni
Sono un ex capitano di polizia. Poi ho mollato il lavoro e ho iniziato a prestare servizio in una banca, dove vigilavo la sicurezza. Non facevo solo l’okhrana, avevo un ruolo più alto. Non sapevo fare nient’altro di diverso da questo. E così ora sono qua.
Vladimir Kazantsev, 28 anni
È stata una mia scelta personale. Volevo fare questo mestiere. Prima facevo il custode. Non ho altre occupazioni. Il vantaggio di questo lavoro è che è una casta diversa. Non sei un semplice dipendente, un venditore, un magazziniere. Sei un sovrintendente. Poi lo stipendio è dignitoso.
Yuri Zvyagintsev, 42 anni
Prima facevo parte delle forze di polizia. Sono diventato okhrana dopo essere andato in pensione. Questo lavoro mi piace, pagano bene. Si lavora con le mani pulite, ed è una professione tranquilla. Inoltre ho ogni giorno la possibilità di parlare e incontrare brava gente, persone interessanti.
Vladimir Shelyakin, 54 anni
Prima lavoravo nel Kgb. Ho iniziato a fare la guardia dopo essere andato in pensione. Cos’altro potevo fare? Ho una pensione normale, ma solo con quella non si campa. Il lavoro mi piace: vado in motoscafo, respiro aria pulita. Sono sempre in mezzo alla natura. I clienti vengono li per riposare. I vantaggi sono evidenti: abbiamo parecchio tempo libero, e possiamo permetterci di stare dietro alla moglie e alla dacia. E lo stipendio non è male.
Viktor Tovmach, 41 anni
Io non ci trovo niente di prestigioso. Faccio un lavoro e vengo pagato. Che tipo di prestigio può esserci? I miei familiari la prendono bene. Ai vicini, che gliene importa!
Valery Zabarzin, 50 anni
Una volta ho letto su una rivista: “Non è permesso disturbare le guardie e i conducenti”. Me ne sono risentito molto. Bisogna in qualche modo avere considerazione di sé! Durante il periodo sovietico ero un ufficiale. E probabilmente, qualcosa di quel ruolo mi è rimasto.
Vladimir Kazantsev, 28 anni
Fra i miei coetanei c’è la convinzione che chi fa l’okhrana non sia nessuno. Ma questa cosa non mi turba. Molti ragazzi semplicemente non hanno mai fatto il militare, e non capiscono bene di cosa si tratta. Io credo che si tratti di un lavoro degno e prestigioso. La gente per la quale si lavora si relaziona bene con noi: ci trattano bene. A volte ci fanno dei regali. Anche i miei conoscenti non hanno niente da ridire. E mia moglie è soddisfatta.
Vladimir Shelyakin, 54 anni
Quando si è giovani, si ha voglia di provare qualcosa di diverso. Io ormai sono arrivato quasi al capolinea. Non mi vergogno del mio lavoro. Posso dire tranquillamente, senza problemi, “Sì, faccio l’okhrana”. In fondo bisogna anche distinguere: se fai la semplice guardia, allora in effetti non si tratta di un mestiere molto prestigioso. Ma se ti occupi personalmente della custodia delle persone, e magari devi conoscere un certo numero di lingue, allora la questione cambia. La mia famiglia si relaziona in maniera del tutto normale: ha sempre fatto parte della vita militare. Ora faccio semplicemente un mestiere più leggero.
Viktor Tovmach, 41 anni
Io ho votato per Putin, per il partito “Russia Unita”. Cosa posso pensare dell’opposizione? Protestano e protestano. Si sono riuniti in piazza Bolotnaja, hanno urlato. Beh, e allora? Cosa posso pensare? Penso che non cambierà nulla. Finirà tutto in fumo.
Valery Zavarzin, 50 anni
Ho dato il mio voto a Zyuganov. Per dispetto. Non sono comunista, ma non volevo votare per “Russia Unita”. Non vedo di buon occhio l’opposizione. Soprattutto dopo che si è unito Nemtsov. Loro avevano i mezzi, perché non hanno fatto niente? Comunque non sono andato alle manifestazioni. E mai ci andrò.
Yuri Zbyagintsev, 42 anni
Io, come probabilmente tutto il resto della Russia, sono a favore della stabilità. Putin come Presidente mi piace. Ricordo Brezhnev, Gorbacev. Riesco a confrontarli. Certo, ci sono alcuni punti negativi nella sua politica, ma tutto sommato mi piace.
Vladimir Shelyakin, 54 anni
Io ho votato per Prokhorov. Per quanto riguarda l’opposizione, mi risulta difficile dare un giudizio. Bisognerebbe valutare caso per caso. Dicono che l’opposizione non serve: ma non è vero. Altrimenti torneremmo indietro a “quegli” anni.
Viktor Tovmach, 41 anni
Mi riposo. Bevo birra. Sto con mia moglie, con i figli. Altrimenti vado a trovare gli amici.
Valery Zabarzin, 50 anni
Amo molto leggere libri di storia. Talvolta vado a raccogliere funghi.
Yuri Zbyagintsev, 42 anni
Vado a caccia. Ho due carabine.
AleksandrIvanon, 48 anni
Leggo libri, vado a pesca, a caccia. Ho letto tutti i romanzi di Akunin. I suoi primi mi piacevano, ora un po’ meno. Talvolta faccio sport. Soprattutto d'inverno, vado a sciare.
L'articolo originale è stato pubblicato su Ogonek
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