Yamal, fino in capo al mondo

Si può andare nel distretto di Yamalo-Nenetsk per conoscere le tradizioni delle tribù indigene, per pescare, per fare alpinismo e sciare (Foto: Alamy/ Legion Media)

Si può andare nel distretto di Yamalo-Nenetsk per conoscere le tradizioni delle tribù indigene, per pescare, per fare alpinismo e sciare (Foto: Alamy/ Legion Media)

Nell'estremo Nord della Russia si sviluppa il settore turistico, attratto dalla natura incontaminata artica e dalle tradizioni delle tribù locali

Il Nord della Russia si sta rapidamente trasformando in una popolare meta turistica, anche per il turismo estremo. Dal 2010 il numero di visitatori giunti in cerca di avventura da diverse regioni e Paesi del mondo, solo nel Circondario autonomo di Yamalo-Nenetsk, è più che raddoppiato ed è arrivato a 30.000.

In un tipico chum(tenda indigena, ndr) nella regione dei nentsy, quasi sicuramente per pranzo vi offrono della stroganina di pesce congelato e tagliato a fette sottilissime, o della gustosa carne di renna, e continuano a versarvi il tè fin quando non posate sul piattino la tazza capovolta. Nel recinto del bestiamepotete incontrare perfino delle renne addomesticate che vi si avvicinano spontaneamente e cominciano ad annusarvi; a differenza delle "solite" renne, queste si possono accarezzare e gli si può dare del pane dal palmo della mano. Le renne "normali" - la mandria di ciascun padrone solitamente conta diverse migliaia di capi - si possono solo ammirare nelle sconfinate distese della tundra.

Impressioni ed esperienze come queste non sono più qualcosa di esotico, accessibile solo a pochi intrepidi viaggiatori, ma rientrano in un programma turistico organizzato e divenuto ormai standard. Nel distretto di Yamalo-Nenetsk ci si reca sia per il colorito nazionale dei popoli indigeni che per la pesca; l'alpinismo è molto diffuso, così come il trekking, le discese in barca lungo i fiumi e lo sci.  

Tutte queste tendenze si stanno sviluppando a ritmi rapidissimi. E ci sono dei buoni motivi: una natura stupefacente, la tundra, le condizioni ideali per la pesca, i reperti archeologici, la cultura tradizionale e viva dei popoli del Nord, con la loro ospitalità. Gli alpinisti considerano gli Urali polari una delle mete più ardue e interessanti. E poi, naturalmente, la varietà: gli itinerari turistici organizzati e ben collaudati - ve ne sono già 60 - sono in grado di soddisfare tutti i gusti, anche per chi torna più di una volta. "Qui nello Yamal c'è completa libertà, senza alcuno stress: puoi pescare dove vuoi, e ti forniscono persino una tenda con riscaldamento a stufa, luce, fornello a gas e letto, lenzuola in un sacchetto sigillato, cuscino e coperta", commenta un turista in un forum.

La pesca estiva organizzata si può praticare, ad esempio, sul lago Varchato, il cui nome nella lingua dei nentsy significa "lago tra le montagne"; nel campo sono disponibili tutti i servizi indispensabili. I pescatori affermano che i lucci pescati in questa zona pesano fino a 15 chili. Una delle discese più apprezzate dagli abitanti locali è quella del fiume Sob': è abbastanza breve (misura solo 35 km), e non richiede una particolare preparazione sportiva. Per chi viene da lontano e si prepara in anticipo c'è una vasta scelta di altri percorsi, più facili o più complessi.

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Tutti coloro che si recano nello Yamal, naturalmente, cercano di dedicare un po' di tempo a qualcuno dei tour etnici. Esistono dei percorsi stagionali, come i viaggi sui sentieri dei nentsy, ma vi sono anche dei brevi tour per avvicinarsi alla cultura tradizionale e al modo di vivere degli allevatori di renne. I segnali della natura lungo i vari percorsi vengono decifrati per voi dalle guide indigene; loro sanno che cosa vuol dire la tundra con il suo silenzio. Si può assaggiare la cucina nazionale: stroganina, brodo di carne di renna, mirtillo rosso, camemoro; e persino mettersi alla prova negli sport nazionali: il lancio del tynzjan (un lazo per catturare le renne), il salto dei narty (ostacoli a forma di slittino, ndr) o il lancio dell'ascia. 

Il distretto autonomo di Yamalo-Nenetsk è il territorio tradizionale di diversi popoli autoctoni del Nord: i nentsy, i chanty e i selkupy, che complessivamente rappresentano circa il 7 per cento della popolazione del distretto. Qui pascola il maggior numero di renne della Russia, che ammontano a oltre 700.000 capi. Per la popolazione indigena, che nel terzo millennio vive ancora secondo le leggi degli antenati, la renna è cibo, vestiti, mezzo di trasporto e molto altro ancora. Il nome della renna nella lingua dei nentsy significa "colei che dà la vita".

Il Circolo Polare Artico è uno dei principali brand dello Yamal e gli permette di attirare fino "in capo al mondo" (tale è il significato della parola "Yamal" nella lingua dei nentsy: "ja" è terra, "mal" è fine) i turisti di tutti i Paesi. Chiunque arrivi a Salechard oltrepassa il Circolo Polare Artico: a tutti viene rilasciato un attestato nominativo che testimonia l'impresa.

Per quanto possa sembrare sorprendente, questi luoghi così inospitali possiedono una storia antica. Le scoperte archeologiche degli ultimi decenni testimoniano che più di duemila anni fa nel sito dell'odierna Salechard vi era già un insediamento di tribù, poi confluite nei due principali popoli del Nord, i nentsy e i chanty. "Alla base della ricchezza del distretto autonomo di Yamalo-Nenetsk vi sono naturalmente il gas naturale e le altre risorse del sottosuolo. Ma la straordinaria natura incontaminata dello Yamal è ancora più preziosa, - osserva il governatore del distretto Dmitri Kobylkin. - Lo sfruttamento industriale dei giacimenti di idrocarburi dello Yamal, appena iniziato, ha posto il problema della salvaguardia dell'equilibrio ecologico del territorio e della conservazione del modo di vivere tradizionale dei popoli autoctoni dell'estremo Nord. Ci siamo posti delle priorità, esprimendole con la formula Non danneggiare".

Negli ultimi anni poi è divenuto chiaro che il turismo, lungi dall'essere un'attività marginale, può diventare uno dei settori chiave dell'economia della regione: la richiesta di tour artici esclusivi in queste zone, grazie all'atmosfera romantica del Nord, alla natura incontaminata e incomparabile e a una cultura originale, può aumentare di molte volte. Di certo, i turisti che hanno visitato questi luoghi hanno vissuto un'esperienza indimenticabile, e per quanto riguarda le infrastrutture questo tipo di viaggi diventerà sempre più accessibile. Attualmente nel settore turistico sono impiegate più di 11.000 persone, per cui la ricerca del percorso più adatto, degli alberghi, e così via non è un problema. Ovviamente, chi è già un esperto del turismo estremo non ha bisogno di aiuto né di sostegno, ma il turismo di massa dipende in misura diretta dal grado di sviluppo delle infrastrutture.

Maggiori informazioni pratiche per turisti e viaggiatori sono disponibili sul sito Yamal Tourism Departament.

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