Chiesta l'estradizione per Viktor Bout

La legge americana ha condannato, nell'aprile 2012, il cittadino russo Viktor Bout a 25 anni di carcere (Foto: Kommersant)

La legge americana ha condannato, nell'aprile 2012, il cittadino russo Viktor Bout a 25 anni di carcere (Foto: Kommersant)

Il ministro della Giustizia della Federazione ha presentato domanda agli Stati Uniti di consentire al cittadino russo di scontare la condanna nel suo Paese

Il ministro russo della Giustizia ha ufficialmente chiesto l'estradizione dagli Stati Uniti dell'uomo d'affari russo Viktor Bout. Bout è stato condannato negli Usa a 25 anni di carcere perché riconosciuto colpevole di avere intenzione di vendere un carico di armi ai ribelli delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc).

Chi è

Victor Bout è nato da genitori russi in Tagikistan nel 1967. Ha frequentato l'Istituto Militare Sovietico per le lingue straniere a Mosca e, infine, ha imparato a parlare sei lingue fluentemente. Secondo alcune fonti, Bout ha lavorato per il Kgb in Angola, quando l'Unione Sovietica si dissolse nel 1991. In un'intervista al New York Times nel 2003, Bout smentì di aver lavorato per il Kgb e parlò anche della sua attività di carico e scarico merci

Le autorità russe ora chiedono che Bout possa scontare la pena in Russia. Secondo il racconto della moglie di Bout, Alla, lei avvicinò il ministero della Giustizia russo alla fine di luglio 2012 per consegnargli una richiesta del marito dagli Stati Uniti. "È stato l'inizio ufficiale della procedura per garantire l'estradizione di mio marito -, spiega. - Il ministro della Giustizia poi ha fatto un appello formale alle sue controparti statunitensi, e per mezzo del Ministero degli Esteri russo la richiesta ha preso la sua strada verso l'ambasciata russa a Washington".

Prima del'invio del documento al Dipartimento di Giustizia americano, il console ha raggiunto un accordo con lo stesso Bout. "È stata una formalità -, racconta la moglie. - Mio marito ha dato il suo consenso, aggiungendo che vorrebbe lasciare gli Stati Uniti il ​​più presto possibile".

Come chiarito dal Ministero della Giustizia russo, la consegna di Bout in Russia potrebbe essere realizzato nell'ambito della Convenzione del Consiglio d'Europa sul trasferimento delle persone condannate, adottata nel 1983. "L'estradizione di un cittadino russo richiede un accordo tripartito tra il Paese della condanna, il Paese di accoglienza e il prigioniero", nota il Dipartimento. 

Nel mese di aprile 2012, una corte federale di New York ha condannato Bout a 25 anni di carcere. Il cittadino russo è stato condannato per l'intenzione di fornire armi al gruppo radicale di sinistra Farc, che è considerato dagli Stati Uniti come un'organizzazione terroristica. Tuttavia, la Russia non appoggia le accuse contro Bout né la sua convinzione di essere onesto. 

Nel mese di maggio 2012, la Corte Suprema della Federazione Russa aveva preso in considerazione un progetto di risoluzione sulla questione dell'estradizione. L'intento era quello di creare una pratica comune che i giudici avrebbero perseguito secondo la legge russa e internazionale in caso di estradizione, il trasferimento delle persone per i procedimenti penali e l'esecuzione della pena. Una clausola della risoluzione si riferiva direttamente alla vicenda di Bout, perché implicava che i cittadini russi possono essere ammessi a scontare la pena in Russia. Inoltre, una volta in Russia, la persona estradata rimarrà un condannato, anche se le due parti si differenziano per l'interpretazione dei fatti contestati.

La Convenzione del Consiglio d'Europa sul trasferimento delle persone condannate è stata utilizzata una sola volta. Alla fine del 2008, all'ex alto funzionario delle Nazioni Unite Vladimir Kuznetsov, condannato a 4 anni e 4 mesi per riciclaggio di denaro negli Stati Uniti, era stato consentito di scontare la pena in Russia. Nel frattempo, l'avvocato di Bout, Viktor Burobin, ha messo in chiaro che essi sono pronti a ritirare la domanda depositata presso la Corte d'Appello. "Se otteniamo la garanzia che le autorità degli Stati Uniti sono pronti a estradare Bout in Russia, siamo pronti a ritirare il nostro appello", ha affermato. 

Burobin ha inoltre chiarito che il suo cliente deve tornare in patria: la Russia riconoscerà sia il reato per il quale è stato condannato negli Stati Uniti sia la sentenza emessa dal tribunale federale degli Stati Uniti. La Convenzione del 1983 prevede che il Paese di destinazione non debba diminuire la pena. "Non può, per esempio, essere perdonato unilateralmente -, ha spiegato. - Questo può essere fatto solo in seguito a un'amnistia generale".

Secondo il Ministero russo della Giustizia, il caso di un altro cittadino russo, Konstantin Yaroshenko pilota, che è stato condannato a 20 anni di carcere per associazione a delinquere e contrabbando di una grossa partita di cocaina negli Stati Uniti, sarà esaminata anche in vista di estradizione.

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