Ponte sulla Kliazma, un ponte nella regione di Vladimir (Foto: Lori/Legion Media)
Situata a 180 chilometri da Mosca, chiusa fra alcune importanti vie di comunicazione, la regione di Vladimir, nella parte centrale della Russia Europea, da alcuni anni veste i panni di una nuova El Dorado per gli investitori stranieri in Russia.
Proprio qui, infatti, sono sorti alcuni dei più importanti stabilimenti industriali, come la Ferrero, che nel 2008, con un investimento di circa 200 milioni di euro, conta quasi 900 unità lavorative. Senza dimenticare il gruppo Marcegaglia che, con un investimento di 50 milioni di euro, ha realizzato un complesso produttivo e di stoccaggio di tubi in lamine di metallo inossidabile, capace di dare lavoro a un centinaio di persone.
A raccontare questa realtà, considerata “una delle aree che più di altre si sta sviluppando nella Russia Centrale” – così come riporta la “Guida per gli operatori economici italiani nella Federazione Russa” realizzata dall’Ambasciata d’Italia a Mosca – le cui basi solide “sono garantite dalla stabilità politica, da una situazione socio-economica affidabile, da potenziale industriale notevole e dall’elevato livello di preparazione degli specialisti”, è il governatore della Regione Nikolai Vinogradov.
Nikolai Vinogradov (Foto: ufficio stampa) |
Cosa fate per incrementare gli investimenti nella vostra Regione?
Innanzitutto cerchiamo di creare le condizioni favorevoli per lo sviluppo del business, come la realizzazione di sistemi di sostegno economico da parte delle istituzioni. Cerchiamo inoltre di diffondere un’immagine positiva della Regione, sia in Russia sia all’estero.
In che modo?
Lavoriamo per far conoscere il potenziale economico e industriale della zona. Partecipiamo a fiere ed eventi nazionali e internazionali, così come ai forum dedicati agli investitori. Sono oltre una ventina gli incontri ai quali abbiamo preso parte solo nell’ultimo anno. Senza dimenticare la pubblicazione della guida turistica della Regione, in russo e in inglese, che viene costantemente aggiornata. Nel 2010 è inoltre stato redatto e firmato un programma che spinge ad attirare investimenti stranieri nel nostro territorio almeno fino al 2013. Gli obiettivi di questo programma sono quelli di creare un clima favorevole per gli investitori. Non a caso la Regione ha vinto il prestigioso premio nazionale “Mercurio d’oro” in qualità di “Regione con le condizioni più favorevoli per l’imprenditoria”.
Come valutate gli investimenti italiani?
L’Italia è da molti anni uno dei partner principali della nostra Regione, al sesto posto dopo Germania, Turchia, Paesi Bassi, Austria e Slovenia. Alla fine del 2010 il volume di investimenti italiani nell’economia locale è stato pari a 27,4 milioni di dollari, di gran lunga più ampio rispetto all’anno precedente. Attualmente sono parecchi gli imprenditori del Belpaese, appartenenti sia al settore alimentare sia a quello industriale. I più noti sono la Ferrero e il gruppo Marcegaglia.
Come considerate il vostro sistema di trasporti?
La regione di Vladimir si trova all’incrocio fra alcune delle più importanti vie di comunicazione: fra queste ricordiamo la ferrovia federale Mosca-Nizhnij Novgorod e l’autostrada M7 “Volga” Mosca-Ufa, lunga 1.300 chilometri. Inoltre nella nostra Regione si incrociano altre due importanti vie di comunicazione su rotaia: la Mosca-Kazan e la Mosca-Arkhangelsk. Per raggiungere la nostra città dalla capitale, con il treno veloce ci si impiega solamente un’ora e mezzo.
Cosa bisogna migliorare?
Uno dei problemi principali è la mancanza di ingegneri qualificati. Stiamo lavorando per incentivare questo settore.
Cosa vi aspettate dal futuro?
Le elezioni presidenziali in Russia si sono ormai concluse, quindi sono svanite le paure da parte degli imprenditori stranieri di un possibile cambiamento nel percorso politico del Paese. Per il futuro speriamo che ci sia un ulteriore aumento degli investimenti. E da parte nostra auspichiamo di risultare un partner sempre più concreto, aperto e rispettabile per chi voglia lanciare una sfida nel nostro territorio.
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