A Skolkovo, capitale della tecnologia

Foto: AP

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La città russa del futuro dedicata a scienza, ricerca e innovazione sta per nascere. Progetto utopistico o lungimirante?

È possibile prevedere tutto, anticipare qualsiasi cosa per inventare da zero un tessuto urbano in tutta la sua complessità, tanto a livello di interazioni umane che di infrastrutture? Questa è la sfida che il progetto Skolkovo, la Silicon Valley russa, insegue, secondo un piano di urbanizzazione sviluppato dallo studio francese Arep.

Come sottolinea David Chipperfield del Consiglio municipale della Fondazione Skolkovo, la sfida di questo progetto consiste nell’inventare una città a partire dal nulla, a passare senza soluzione di continuità e senza un corso definito degli eventi dall’idea alla realtà. Il margine di manovra è ridotto. Il rischio è molto alto. 

Utopie urbanistiche hanno visto la luce sempre, in ogni periodo: Brasilia, Auroville, Astana... Alcune di esse si sono rivelate dei successi, altre no. Quanto a Skolkovo si distingue per il proprio obiettivo: l’innovazione. I futuri ricercatori che la città aspira ad attirare lavorano già in rete. La città, concepita come una cellula, si allarga a partire da un nucleo centrale strutturato attorno all’università e al Technopark, i due punti più  importanti della città. Essa avrà una superficie totale di 400 ettari divisi in quattro macro-aree, e includerà condomini e appartamenti, esercizi commerciali, luoghi di divertimento e di servizio, inframmezzati da numerose aree a verde.

La realizzazione degli edifici, progettati in un’ottica di risparmio energetico, è stata affidata a una serie di studi di architettura, tra i quali Herzog & de Meuron, Oma e Sanaa. Per rendere la città attraente per gli utenti (26mila persone stimate, tra le quali seimila ricercatori qualificati, 2.500 studenti o personale accademico e 10mila imprenditori), l’innovazione non sarà soltanto generata, ma presente nella vita di tutti i  giorni. Come spiega Jack Bennet, direttore aggiunto della Fondazione Skolkovo, “vogliamo concretizzare il concetto di città intelligente in partenariato con l’azienda Cisco”.

Il progetto si avvale già di investimenti per 250 milioni di euro dei leader mondiali di settori di punta, quali Boeing, Eads o Ibm, e di un partenariato con l’Mit, il Massachusetts Institute of Technology, primo segnale positivo da parte del mercato nei confronti di un progetto il cui costo totale è stimato nell’ordine dei 4-5 miliardi di euro. Se la Russia avrà successo in questa azzardata scommessa, potrebbe mette in moto una dinamica tale da diversificare in modo incisivo e duraturo la sua economia.

In questa ottica, Skolkovo era rappresentata al primo Summit delle Nuove Città svoltosi a Parigi dal 14 al 16 maggio 2012 per uno scambio di vedute sulle sfide dei centri urbanistici del XXI secolo.

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