Il benessere spinge i consumi

Foto: Itar-Tass

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Secondo una recente indagine dell'agenzia Deloitte i russi non hanno badato a spese per festeggiamenti natalizi e vacanze, rispetto agli europei che hanno tirato più la cinghia

Mentre sei europei su dieci ritengono che le loro economie siano in recessione, i consumatori russi non avvertono la sensazione che la crisi finanziaria abbia colpito il loro potere d'acquisto, e la maggior parte afferma di avere a disposizione più soldi da spendere rispetto allo scorso anno.

Questo è il risultato di un'indagine che l'agenzia Deloitte ha effettuato sui consumatori di 18 Paesi, principalmente europei. I consumatori della Grecia, del Portogallo, dell'Italia, della Spagna e della Francia si sono mostrati più fortemente consapevoli della crisi rispetto ad altri. Anche se i consumatori russi non si aspettano un boom economico, il 67 per cento ha dichiarato che il proprio potere d'acquisto è cresciuto nel 2011 e il 40 per cento si attende un ulteriore incremento nel 2012.

Se gli europei prevedevano di spendere una cifra media di 587 euro (circa 750 dollari) per le festività natalizie, cioè solo lo 0,8 per cento in meno rispetto allo scorso anno, risparmiando principalmente sui regali, ma non sui pasti delle festività, il divertimento e i viaggi, i consumatori russi hanno speso per i festeggiamenti una media di 17.500 rubli (circa 550 dollari). In regali la metà del budget; circa 4.600 rubli (143 dollari) per i pasti e circa 2.700 rubli (85 dollari) per svago e divertimento.

In cima ai regali più desiderati dai russi si colloca il denaro (56 per cento), seguito dai viaggi (45 per cento) e dai computer portatili o fissi (42 per cento). Ma l'87 per cento dei consumatori russi acquista regali utili, in crescita rispetto al 79 per cento dello scorso anno, posizionandosi in tal modo tra i clienti più giudiziosi in Europa. Solo il 34 per cento degli intervistati ha dichiarato che il prezzo è relativamente poco importante, un numero in calo rispetto al 41 per cento dello scorso anno.

I consumatori russi che hanno dichiarato di spendere di più per le vacanze sono in crescita dell'11 per cento rispetto allo scorso anno, mentre Ucraina e Sud Africa vantano il più alto incremento percentuale, rispettivamente con il 18,3 per cento e il 12,4 per cento. Ma gli autori del sondaggio hanno sottolineato che questo dato va inquadrato nel contesto di un'inflazione incontrollata in alcuni Paesi.

Secondo un sondaggio condotto da Superjob.ru, azienda russa specializzata nella ricerca di personale, quasi la metà di tutti i lavoratori russi ha festeggiato il Capodanno a casa (47 per cento), solo il 4 per cento all'estero. La ragione principale di questa scelta risiede nel fatto che  la festa di Capodanno viene vista come un momento per stare in famiglia, ma l'aumento dei prezzi per le vacanze di Capodanno rappresenta anche un fattore rilevante. Tuttavia, lo scorso anno è rimasto a casa un numero maggiore di russi (56 per cento).


Secondo Maya Lomidze, direttore esecutivo dell'Associazione degli operatori turistici della Russia, le destinazioni più popolari tra chi si reca all'estero per le vacanze di Capodanno sono la Thailandia e l'Egitto, seguite da Francia, Italia e Austria per chi vuole sciare, e da altri Paesi europei per chi invece preferisce il turismo culturale, Germania, Spagna e Italia sono tra quelli più opzionati.

Secondo Oleg Moseev, portavoce dell'Agenzia federale russa per il turismo, anche passare le vacanze in Russia rimane ancora una scelta piuttosto popolare. Dei 38 milioni di russi che sono andati in vacanza l'anno scorso, solo 12 milioni si sono recati all'estero. I luoghi più in voga per il turismo culturale in Russia restano le storiche città dell'Anello d'Oro.

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