Banca Intesa investe nella regione di Cheljabinsk

Foto Gettyimages

Foto Gettyimages

Importanti accordi in campo finanziario, siglati a Mosca, guardano agli Urali meridionali. Novità anche da Gim-Unimpresa per favorire l’espansione del Made in Italy.

Il governatore della regione di Cheljabinsk Mikhail Yurevich ha firmato a Mosca due accordi di fondamentale importanza con i rappresentanti delle strutture finanziarie e della comunità bancaria italiana. L'informazione è stata trasmessa dal servizio stampa dell'amministrazione regionale al corrispondente dell'agenzia di informazione Regnum.

Il 2 marzo si è tenuto l'incontro con il presidente del consiglio di amministrazione di Banca Intesa, Antonio Fallico, durante il quale è stato firmato un accordo di collaborazione per lo sviluppo degli investimenti. Lo scopo principale dell'accordo è quello di stabilire delle relazioni d'affari per lo sviluppo di un'efficace cooperazione a lungo termine fra le parti. Saranno presi provvenimenti comuni per contribuire allo sviluppo sociale ed economico della regione di Cheljabinsk tramite la partecipazione ai progetti d’investimento nella regione che terranno conto sia delle priorità di settore che degli indirizzi produttivi di entrambe le parti.

La.Banca Intesa S.p.A si impegnerà a coinvolgere e ad accompagnare gli investitori italiani sul territorio della regione di Cheljabinsk, a fornire una valutazione preventiva dei progetti d'investimento e a partecipare al loro finanziamento. L'amministrazione degli Urali meridionali, da parte sua, si impegnerà a organizzare la collaborazione tra gli organi statali e i soggetti privati coinvolti nei progetti.

Il secondo accordo per lo sviluppo di relazioni commerciali è invece trilaterale. I firmatari sono appunto l'amministrazione del distretto di Cheljabinsk, la camera di commercio di Cheljabinsk e l'Associazione Gim-Unimpresa, che si occupa del sostegno e della difesa degli interessi delle imprese italiane in Russia. Il documento prevede la collaborazione tra le parti con lo scopo di accrescere gli scambi commerciali tra le imprese della regione russa e il mondo degli affari italiano e di favorire investimenti redditizi nell'economia degli Urali meridionali. Nei prossimi due anni si prevedono viaggi di lavoro in Russia per diversi imprenditori italiani e rispettive visite in risposta degli imprenditori russi in Italia. Inoltre, l'associazione Gim-Unimpresa aprirà un proprio ufficio di rappresentanza nella regione di Cheljabinsk entro giugno 2011.

Ricordiamo che alla fine di dicembre 2010 una delegazione ufficiale della regione di Cheljabinsk, guidata dal governatore regionale, è stata in visita in Italia per portare avanti i negoziati con i rappresentanti delle istituzioni amministrative e delle strutture finanziarie italiane. Il risultato di tali negoziati è stata la firma di un accordo di cooperazione tra l'Amministrazione della regione di Cheljabinsk e la Camera di Commercio italiana. “Abbiamo parlato con molte persone, non solo con uomini d'affari, ma anche con i rappresentanti dell’amministrazione pubblica e delle Camere di Commercio di diverse zone d'Italia, - ha sottolineato il governatore Mikahil Yurevich. - Gli italiani sono davvero interessati alla diffusione dei propri prodotti sui mercati esteri. Tra breve gli imprenditori locali cominceranno ad arrivare nella nostra regione, sia in gruppi che individualmente, per studiare il mercato russo. Il processo di coinvolgimento effettivo e a lungo termine di investimenti italiani nell'economia di Cheljabinsk non è un processo rapido. E' comunque già stata raggiunta una prima serie di accordi fondamentali per lo stabilimento di impianti di produzione sul territorio degli Urali meridionali.

L'Italia, d’altronde, è uno dei principali Paesi partner in attività economiche internazionali della regione di Cheljabinsk: nei primi mesi del 2010 si è piazzata al sesto posto per attività economiche internazionali. Il volume degli investimenti è di circa 5,8 milioni di dollari. Il giro d'affari con l'Italia è aumentato del 15% e ha raggiunto i 284 milioni di dollari rispetto allo stesso periodo del 2009. I principali prodotti di esportazione sono quelli delle attività metallurgiche estrattive, ferrose e non ferrose, le attrezzature per l'illuminazione, i prodotti di chimica inorganica; le importazioni riguardano soprattutto i macchinari per l'industria alimentare ed estrattiva, per la produzione metallurgica e per i complessi sportivi, gli articoli di largo consumo, i prodotti metalmeccanici e gli strumenti di precisione.

Per ulteriori dettagli: www.regnum.ru


Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie