Naomi Campbell con il suo boy-friend Vladislav Doronin.Foto di ITAR-TASS
Secondo i dati dell’Ufficio Matrimoni dell’Anagrafe di Mosca l’anno scorso 204 moscoviti sarebbero convolati a nozze con straniere. La multietnicità delle fidanzate sbalordisce: inglesi, americane, tedesche, francesi… Nelle agenzie matrimoniali ormai non ci si sorprende più di fronte all’ennesima richiesta del russo che cerca una fidanzata europea. Viene legittimo domandarsi che cosa non vada da noi, in Russia, dove tradizionalmente le donne sono in numero maggiore rispetto agli uomini. Per rispondere a questa domanda basta visitare un qualunque forum in internet dove si discute dei vantaggi di un matrimonio con una straniera. «Le ragazze europee sono più semplici, non si mettono addosso tonnellate di gioielli e di trucco», scrive, per esempio, Sergei che su un’altra spinosa questione commenta: «Loro non ti guardano dall’alto in basso se non hai la Mercedes e non lavori in banca e dividono il conto con te al ristorante.»
Il rimprovero principale mosso alle ragazze russe è il seguente: se sono giovani e belle cercano di depredarti dei tuoi soldi, esigendo di continuo regali e divertimenti costosi, tipo vacanze all’estero; mentre se hanno superato i 25, non hai modo di scampare ai discorsi sul matrimonio, quando non vieni addirittura portato a forza all’Ufficio Matrimoni dell’Anagrafe.
Già, un quadro non troppo confortante. In verità le donne russe saprebbero bene cosa ribattere a tali rimproveri, ma il tema meriterebbe un articolo a parte. Tanto più che i difetti degli uomini russi sono universalmente noti. È quasi un dato storico ormai: le donne russe si sono aggiudicate un indubbio primato nella corsa per un posto confortevole sotto il sole europeo. Quello della “ragazza e della donna russa” è un brand estremamente popolare in Occidente e continua a mietere un indiscusso successo. Ai nostri uomini è andata finora peggio. Si sono fatti la fama di essere quasi tutti degli alcolisti e dei banditi e a creare questa reputazione hanno contribuito anche le donne russe, che lasciando i loro luoghi di residenza per l’estero, hanno sentito il bisogno di giustificare così lo scarso successo nella vita privata in patria, senza colpevolizzare se stesse.
Ma ultimamente le cose stanno cambiando. Pensiamo a Mikhail Prokhorov, il magnate che ha brillato per molti anni con la sua presenza a Courchevel e che non si è certo risparmiato per distruggere lo stereotipo del russo tenebroso e aggressivo, a volte esagerando persino un po’. Si sa che la polizia francese aveva cercato di incriminarlo per la sua abitudine di circondarsi di un numero eccessivo di donne giovani e belle, ma non si può certo condannare un uomo perché è attratto dalla bellezza.
E anche Hollywood si mostra più bendisposta verso gli uomini russi. Un vero exploit è stato quello di Mikhail Baryshnikov, nel ruolo dell’ennesima fiamma di Carrie Bradshaw in “Sex and the city”. E anche se tra i due non si è concretizzato nulla, non poche donne avrebbero desiderato trovarsi al posto di Carrie accanto a quell’ “esotico russo”.
E infine la risposta a tutti i pettegoli e agli invidiosi è Vladislav Doronin, che da più di due anni ha l’onore di essere il boy-friend di Naomi Campbell. A mio avviso il signor Doronin dovrebbe richiedere al governo russo un compenso per aver promosso un’immagine positiva dell’uomo russo all’estero. Alto, atletico, parla diverse lingue e, a quanto di si dice, è anche generoso e copre Naomi di regali. In una parola, l’uomo dei sogni.
A dire il vero le ragioni per amare gli uomini russi non mancano. La loro espansività, la loro predisposizione ai nobili gesti e all’approccio romantico verso l’amata, che possono sorprendere all’improvviso organizzando un weekend a Parigi, scalando il suo balcone fino al terzo piano con un bouquet di fiori in mano, scrivendo sotto le sue finestre le parole “ti amo” sull’asfalto con la vernice. Tutto ciò è tipicamente russo. Un uomo russo è capace di tutto pur di stupire l’amata e dimostrarle che lei ha fatto la scelta giusta. Insomma, con lui non ci si annoia. Ma questo accade, di regola, solo nel primo periodo. Esaurita questa magica parentesi rosa, quando hanno inizio la convivenza, o peggio la vita matrimoniale, la realtà prende una piega un po’ diversa. Le fidanzate europee è bene che siano avvertite: per un uomo russo le cose che contano di più in una moglie sono la sua abilità di massaia e la sua fedeltà, almeno a dar retta ai sondaggi al VTSIOM, l’Istituto nazionale di studi sulla pubblica opinione. Insomma, al borshch non si scampa, va preparato.
E per concludere, vorrei citare una barzelletta sul problema del rapporto uomo e donna in Russia, che in apparenza toccherebbe solo le donne, ma che in verità riguarda anche a loro, i nostri amati uomini.
Una donna russa rincasa dopo una pesante giornata di lavoro, come d’abitudine, carica di sacchetti della spesa. Prepara la cena, dà da mangiare ai bambini, controlla che abbiano fatto i compiti, gioca un po’ con loro e poi li mette a letto. La sera, a un’ora tarda, rientra dal lavoro anche il marito, come d’abitudine, un po’ alticcio. Lei gli serve da mangiare, lava i piatti, e infine, sbrigate tutte le faccende domestiche, telefona all’amica single. Quella le racconta come ha trascorso la giornata: si è incontrata con il suo nuovo spasimante, sono andati insieme al cinema e poi hanno fatto una splendida cenetta al ristorante e ora se ne sta ammollo nella vasca da bagno con un calice di champagne. «Già,» - sospira l’amica sposata - «quando penso a te lì tutta sola, mi si stringe il cuore.»
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