Cinque ragioni per amare la Sharapova

Tennis player Maria Sharapova

Tennis player Maria Sharapova

Reuters
Dopo 15 mesi di squalifica per doping, il 26 aprile ha giocato il suo primo match a Stoccarda, battendo senza grosse difficoltà l’italiana Roberta Vinci con il punteggio di 7-5, 6-3. Ecco le ragioni per cui i russi amano tanto questa eccezionale star del tennis

Maria Sharapova. Fonte: ReutersMaria Sharapova. Fonte: Reuters

1. Le vittorie sul campo

La Sharapova è stata la prima russa a diventare campionessa mondiale di tennis, nel 2005, all’età di 18 anni. “Non smetterei più di sorridere! Ho raggiunto un traguardo stupefacente”, aveva dichiarato allora l’atleta. All’epoca aveva già alle spalle 10 vittorie in una serie di tornei, incluso quello di Wimbledon l’anno prima. Sui campi di Wimbledon aveva ottenuto una vittoria sensazionale su Serena Williams che aveva trionfato in parecchi tornei del Grande Slam. Da allora la Sharapova ha conquistato il titolo di più grande camponiessa planetaria per ben cinque volte.

2. Il carattere

La volontà di vincere è un tratto evidente del carattere della Sharapova. L’atleta lotta strenuamente fino alla fine riuscendo a vincere dei match che sembrano disperati. “Non mi piace arrendermi durante il match, è più forte di me”, dice di sé la tennista.

Questo tratto si manifesta non solo sul campo, ma anche in altre situazioni della vita. Nel 2007 la Sharapova è stata colpita da un trauma alla spalla e l’anno seguente ha subito un delicato intervento chirurgico. Quella spalla malata avrebbe potuto segnare la fine della sua carriera. Per un anno l’atleta non ha gareggiato, saltando, tra l’altro, anche i Giochi Olimpici di Pechino. Tuttavia, dopo la pausa forzata la Sharapova ha ricominciato con successo a giocare, così come è accaduto al suo ritorno sul campo dopo la squalifica.

Il forte carattere dell’atleta si riflette anche nel suo stile di gioco. La Sharapova presenta un gioco aggressivo. La sua carta vincente sul campo è il potente e profondo rovescio.

3. Il rapporto con la Russia

L’atleta vive e si allena già da molti anni negli Stati Uniti, ma per quanto possa apparire paradossale, la Sharapova ribadisce sempre di sentirsi russa. “Ho sangue russo, a casa parlo russo e continuo a considerarmi russa e non americana. Anche se, quando vengo in Russia, provo un’impressione strana”, ammette l’atleta.

La Sharapova era stata incaricata di portare la bandiera russa durante la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra il 27 luglio 2012. È stata la prima donna portabandiera della storia della nazionale olimpica russa. L’atleta ha cominciato a gareggiare per la Russia nelle competizioni internazionali dal 2007.

4. La costante rivalità con Serena Williams

La rivalità tra la Sharapova e la Williams si può datare dal match di Wimbledon del 2004. Le due tenniste si sono sfidate sul campo 21 volte e 19 match sono stati vinti dall’americana. La Sharapova ha trionfato solo due volte ed entrambe le volte nel lontano 2004.

I rapporti tra le due atlete negli ultimi anni si sono deteriorati. Quando nel 2013 la Williams ha postato la lastra radiografica all’articolazione tibio-tarsica che si era gonfiata, la Sharapova ha commentato perfidamente “presto le tenniste si metteranno a esibire insieme alle loro radiografie anche le ecografie e le risonanze magnetiche”.

Allora la Sharapova era già uscita qualche volta con l’ex boyfriend della Williams, il tennista bulgaro Grigor Dimitrov. Replicando all’osservazione caustica della Sharapova in un’intervista la Williams aveva definito la tennista russa uno strazio e Dimitrov un “ragazzo dal cuore nero”. Anche la Sharapova non era stata da meno invitandola a pensare al suo ex che per causa sua aveva abbandonato moglie e figli. Le persone dell’entourage delle due tenniste sostengono che “Serena prova un vero odio per Masha”. Tutti questi precedenti però non hanno impedito alla Sharapova di congratularsi con la Williams per la sua gravidanza. “È uno dei più bei doni che una donna possa ricevere”, ha detto a questo riguardo.

5. Spirito d’iniziativa e beneficenza

Marija Sharapova, stando alla classifica di Forbes, almeno da un decennio è la tennista più pagata del mondo. Solo nel 2016 la rivista ha assegnato il primo posto alla sua rivale Serena Williams che vanta un reddito di 28,9 milioni di dollari. La Sharapova, sempre secondo la testata, avrebbe guadagnato 7 milioni di dollari in meno.

Sul dato potrebbe aver influito la sospensione di alcuni contratti pubblicitari dopo lo scandalo del Meldonium. Nel marzo 2016 la società svizzera produttrice di orologi Tag Heuer aveva deciso di non rinnovarle il contratto. Al contempo, tuttavia, due importanti marchi sportivi, la Head, azienda che produce racchette da tennis e altri accessori sportivi, e la Nike erano intervenuti in difesa della tennista russa e hanno continuato la collaborazione con lei.

La Sharapova ha anche un suo brand, Sugarpova, che già da cinque anni produce caramelle e chewing gum. Nel 2013 i media avevano diffuso la notizia dell’intenzione della tennista di cambiare il suo cognome in Sugarpova durante la  permanenza negli Stati Uniti, spiegando che aveva rinunciato all’idea a causa delle difficoltà burocratiche.

La Sharapova si dedica ormai da dieci anni anche alla beneficenza. Ha istituito una fondazione che aiuta le persone nate nei territori vicini a Chernobyl. A influire su questa scelta è stato il fatto che i genitori di Marija sono nati nella zona colpita dall’incidente della centrale nucleare, nella regione bielorussa di Gomel. A causa del disastro si erano trasferiti in Siberia due mesi prima della nascita della loro figlia.

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