Rio 2016, Paralimpiadi vietate alla Russia

Nella foto, due atleti paralimpici. Alle Paralimpiadi invernali di Sochi la Russia si era classificata al primo posto del medagliere, portando a casa 13 ori, 11 argenti e 9 bronzi.

Nella foto, due atleti paralimpici. Alle Paralimpiadi invernali di Sochi la Russia si era classificata al primo posto del medagliere, portando a casa 13 ori, 11 argenti e 9 bronzi.

: Kirill Kallinikov/RIA Novosti
La decisione, presa dal Cpi sulla scia dello scandalo doping, comporta l’esclusione di 270 atleti paralimpici alle gare che inizieranno il 7 settembre. Ma Mosca ha già annunciato il ricorso. Il punto della situazione

Si infrange il sogno di Rio per gli atleti paralimpici russi. Il 7 agosto Philip Craven, presidente del Comitato paralimpico internazionale (Cpi) ha annunciato la squalifica del Comitato paralimpico russo (Cpr), e quindi degli atleti paralimpici della Federazione, da tutte le competizioni internazionali. Una decisione che comporta l’esclusione di 270 sportivi russi dalle Paralimpiadi di Rio, che si terranno dal 7 al 18 settembre.

Qual è il motivo?

Craven accusa i funzionari russi di aver creato un sistema per coprire le alterazioni dei test antidoping. La scelta del presidente del Cpi si basa sul report redatto dalla commissione indipendente della Wada diretta da Richard McLaren. Nel documento si fa infatti riferimento anche alla presunta manipolazione di 27 test antidoping di atleti paralimpici durante le Olimpiadi di Sochi del 2014.

Il report di McLaren confermerebbe le scandalose dichiarazioni del precedente direttore del laboratorio antidoping di Mosca Grigorij Rodchenkov che, in un’intervista al New York Times, aveva parlato di un sistema statale di manipolazione dei test, tra il 2011 e il 2015. Durante le Paralimpiadi di Sochi la Russia si era classificata al primo posto nel medagliere con 13 ori, 11 argenti e 9 bronzi.

Il report di McLaren, presentato il 18 luglio a Toronto, in Canada, era considerato un documento preliminare. Nessun atleta paralimpico russo fino a quel momento era mai stato squalificato per doping.

Il Comitato olimpico internazionale aveva ammesso la Russia ai Giochi di Rio. Perché ora è stata presa una decisione diversa?

Il Comitato olimpico internazionale e il Comitato paralimpico internazionale sono due organizzazioni indipendenti e possono prendere decisioni diverse. Il Cio ha deciso di non basarsi sul principio della responsabilità collettiva e ha ordinato a ogni federazione di decidere eventuali squalifiche degli atleti. Il Cpi ha invece stabilito che le violazioni commesse dalla Russia sono talmente gravi che l’unica misura possibile è la squalifica totale. Tuttavia Philip Craven ha espresso il proprio rammarico per gli atleti russi puliti, sostenendo che ad aver “sbagliato in maniera catastrofica” è stato il loro governo.

Se tali questioni riguardano gli atleti dei Giochi paralimpici invernali di Sochi, perché sono stati squalificati gli atleti paralimpici dei Giochi estivi?

Le accuse del Cpi non sono rivolte contro alcuni atleti in particolare, ma contro i funzionari russi. “Questa situazione non ha niente a che vedere con il fatto che gli atleti abbiano truffato il sistema – ha dichiarato Craven alla stampa -. Questa situazione riguarda un sistema studiato dal governo che truffa i propri atleti”. Inolte il Cpi non ha squalificato degli atleti in particolare, ma tutto il Comitato paralimpico russo, vietando temporaneamente la partecipazione di tutti gli sportivi paralimpici alle competizioni internazionali. Le prime, ovviamente, sono le Paralimpiadi di Rio. Nel caso in cui il veto non venisse tolto, a rischio ci saranno anche gli sport invernali.

Che possibilità ha la Russia di vincere il ricorso?

Secondo il presidente del Comitato paralimpico russo Vladimir Lukin, la Russia presenterà ricorso al Tas e avrà 21 giorni di tempo per farlo. Pochi giorni prima dell’inizio delle Olimpiadi di Rio il tribunale aveva permesso la partecipazione ai Giochi a un gruppo di sportivi russi squalificati, fra cui la nuotatrice Yulia Efimova. Gli atleti paralimpici russi hanno quindi la speranza di poter partecipare alle gare.

A occuparsi della difesa giuridica degli sportivi russi sarà la Camera federale russa degli avvocati. Il segretario dell’organizzazione, Konstantin Dobrynin, in un’intervista rilasciata a R-sport ha detto che esiste un meccanismo legale per annullare la decisione del Cpi. “Siamo testimoni di una violazione diretta della Convenzione dell’Onu sui diritti delle persone disabili, che vieta qualsiasi tipo di discriminazione e che nell’articolo 5 impone di garantire la protezione legale contro qualsiasi tipo di discriminazione”.

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