Inizia il sogno olimpico per 271 atleti

Da sinistra: Anastasia Bayandina, Aleksandra Patskevich, Svetlana Kolesnichenko, Elena Prokofyeva, Vlada Chigireva, Alla Shishkina e Maria Shurochkina della squadra russa di nuoto sincronizzato, in volo verso Rio de Janeiro.

Da sinistra: Anastasia Bayandina, Aleksandra Patskevich, Svetlana Kolesnichenko, Elena Prokofyeva, Vlada Chigireva, Alla Shishkina e Maria Shurochkina della squadra russa di nuoto sincronizzato, in volo verso Rio de Janeiro.

: Artyom Korotayev/TASS
Dopo lo scandalo doping, che ha lasciato a casa un terzo della Nazionale, la delegazione russa si prepara a scendere in campo ai Giochi di Rio. Pesanti le perdite per l'atletica, il sollevamento pesi e il canottaggio. Ma resta accesa la speranza per alcuni campioni che potrebbero volare in Brasile all'ultimo minuto

A un giorno dall'inizio dei Giochi Olimpici di Rio, il Comitato olimpico internazionale (Cio) ha approvato la lista dei partecipanti russi: in totale saranno 271 gli atleti che vestiranno la maglia della Nazionale. Rispetto alla richiesta inoltrata al Cio a fine luglio, che comprendeva i nomi di 387 sportivi, la delegazione russa è stata “tagliata” di un terzo. Ma il risultato avrebbe potuto essere di gran lunga peggiore, visto che a poche settimane dall'inizio dei Giochi si parlava addirittura di una possibile squalifica in toto dell'intera Nazionale.

Con la pubblicazione del dossier redatto da una commissione indipendente della Wada, guidata da Richard McLaren, e che accusava i dirigenti sportivi russi di manipolazione sistematica dei test antidoping, la probabilità di una squalifica totale della squadra era piuttosto elevata. Il 24 luglio però il Cio ha scartato una misura così drastica, limitandosi a passare la palla alle singole federazioni, incaricate di fermare quegli sportivi che in passato avevano avuto precedenti di doping e coloro i cui nomi erano stati inseriti nel report di McLaren.

La Russia ha così subito gravi perdite sia nell'atletica (l'unica a gareggiare sarà Daria Klishina, salto in lungo), sia nel sollevamento pesi, dove nessun sollevatore è stato ammesso ai Giochi, sia nel canottaggio.

Non si esclude che, una volta iniziati i Giochi, alla delegazione russa si possano unire altri sportivi. Fonte: DPA / Vostock-photoNon si esclude che, una volta iniziati i Giochi, alla delegazione russa si possano unire altri sportivi. Fonte: DPA / Vostock-photo

I nuotatori Vladimir Morozov e Nikita Lobintsev, squalificati dalla Federazione internazionale di nuoto per essere stati citati nel report della Wada, sono ugualmente riusciti a volare a Rio, visto che non ci sono prove sul loro presunto legame col doping. I vincitori del bronzo ai Giochi olimpici di Londra del 2012 hanno infatti scontato la squalifica del Tribunale arbitrale dello sport e sono stati ammessi ufficialmente ai Giochi da una commissione speciale.

Il caso Efimova

Non si esclude che, una volta iniziati i Giochi, alla delegazione russa si possano unire altri sportivi. Per esempio è molto probabile che voli a Rio anche l'attuale campionessa del mondo nei 100 metri rana Yulia Efimova, che ha vinto il ricorso al Tas dopo l'iniziale squalifica da parte della Federazione internazionale di nuoto per un vecchio caso di doping. Il tribunale ha infatti considerato illegale il principio della “doppia responsabilità” che penalizza uno sportivo per una trasgressione di cui ha già scontato la pena.

Il precedenza il Tas, che a Rio ha aperto due sedi, si era pronunciato positivamente per i campioni di cannottaggio Ivan Podshivalov e Anastasia Karabelschikova. Ora questi sportivi stanno aspettando il verdetto della commissione indipendente del Cio.

Il caso Efimova dà quindi speranza ad altri atleti russi penalizzati per vecchie squalifiche. Fra loro ci sono il campione del mondo di lotta Viktor Lebedev e il vincitore di una tappa del Tour de France, il ciclista Ilnur Zakarin. “Ora - ha dichiarato il segretario generale del Tas, Matthieu Reeb -, si apre una possibilità per molti altri sportivi in questa stessa situazione”.

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