Niente Olimpiadi per i russi, Isinbaeva: "È il funerale dell’atletica"

Il duro commento della campionessa olimpica dopo la decisione del Tas che ha respinto il ricorso dei 68 atleti della Federazione: "Adesso tutti questi sportivi stranieri pseudo-puliti possono tirare un sospiro di sollievo”

"Adesso tutti questi sportivi stranieri pseudo-puliti possono tirare un sospiro di sollievo e vincere le loro pseudo-medaglie d'oro in nostra assenza”. Usa termini duri la due volte campionessa olimpica russa Elena Isinbaeva dopo il decisione del Tribunale arbitrale dello sport (Tas) di Losanna, in Svizzera, che non ha ammesso 68 atleti russi alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016.

“Grazie a tutti - ha commentato l’atleta -. Questo è il funerale dell’atletica. Si tratta di una decisione puramente politica”. La campionessa si è poi rivolta al presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio) chiedendo che venga tolto il bando.

Dopo che la Federatletica russa era stata sospesa con l’accusa di doping di Stato, infatti, 68 atleti russi hanno fatto ricorso, chiedendo di poter partecipare alle Olimpiadi sulla base del principio della responsabilità soggettiva. Il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna ha però respinto il ricorso. Una decisione che potrebbe influenzare anche la sentenza del Cio in merito al possibile bando di tutti gli sport russi dalle prossime Olimpiadi di Rio.

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