L'aeroporto "Domodedovo" di Mosca.
Marina Lystseva / TASSLa catastrofe dell’Airbus-321, schiantatosi al suolo nella Penisola del Sinai, ha sconvolto non solo la Russia, ma il mondo intero. E anche se i russi non rinunciano ai voli aerei già acquistati per l’Egitto, i tour operator si aspettano un drastico calo degli acquisti nelle prossime settimane. L’aviofobia, dicono gli esperti, è una paura che tocca molti russi, soprattutto all’indomani di tragedie come quelle dell’Airbus-321. Ma la gente, assicurano, si riprenderà in fretta.
Anna, 34 anni, giornalista, stava organizzando le proprie vacanze in Egitto una settimana prima del disastro aereo. Non soffre di aviofobia, ma si dice piuttosto nervosa al pensiero di salire a bordo. “Certamente il volo mi spaventa un po’ ed è già il terzo giorno che mia mamma cerca di convincermi a rinunciare al viaggio - racconta la ragazza -. Ma nessuno mi restituirà i soldi che ho speso per i biglietti, e anche qualora li rimborsassero, il mio budget non mi permette di cambiare destinazione perché tutte le altre mete costano molto di più dell’Egitto”. L’unica cosa che resta da fare, quindi, è tranquillizzare la mamma, e prendere un bel tranquillante prima di salire in aereo.
Voli di linea al posto di quelli charter
Maria (30 anni) lavora nell'event industry ed è costretta, per lavoro, a volare regolarmente. “In media faccio trenta voli all’anno, tanto all'estero quanto in Russia. Io cerco di scegliere sempre voli di linea. Mi informo sulla flotta di cui dispone la compagnia e assai di rado mi affido ai voli low cost, esclusivamente nel caso in cui non vi siano alternative”, sostiene la ragazza. A Maria è stata ufficialmente diagnosticata l'aviofobia. E la quantità di voli non risolve il problema. “Per me è importante sapere che volo su un aereo nuovo e che la compagnia aerea possiede i mezzi necessari alla revisione tecnica dei propri velivoli. Forse è ridicolo, ma la consapevolezza di questi elementi toglie in parte l'ansia durante il volo. E sì, io sono pronta a pagare di più per avere simili sicurezze”. La ragazza dice che qualsiasi catastrofe aerea la lascia in uno stato di shock, ma che nonostante ciò, rinunciare ai voli non è possibile e pertanto tocca affidarsi alla statistica. “L'aereo è il mezzo di trasporto più sicuro e purtroppo le tragedie succedono”, dice.
Gli strascichi della tragedia
L'aviofobia è abbastanza diffusa fra tutti gli abitanti del pianeta e i russi non fanno eccezione, afferma Mikhail Vinogradov, psichiatra, specialista in soccorso medico d'emergenza in caso di disastri ambientali e catastrofi di grosse dimensioni. “Ma la gente è costretta a volare per lavoro, spesso prendendo tranquillanti e facendosi accompagnare quasi per mano a bordo dell'aeromobile. L'ultimo tragico evento non ha fatto che esasperare le ansie. Dopo una grande tragedia, molti vivranno questi timori come un postumo di quanto è avvenuto. La prima reazione è il terrore, la seconda, la speranza che ciò non avvenga più e che sia proprio per questo che i biglietti acquistati non vengono rimborsati”, afferma lo specialista. Il direttore esecutivo dell'associazione dei tour operator della Russia (ATOR), Maja Lomidze, dice che finora praticamente non vi sono state rinunce ai tour, sebbene già da ora si stia registrando una diminuzione delle prenotazioni. “La gente non rinuncia ai viaggi perché le condizioni di rimborso non sono favorevoli, gli analisti però notano un calo delle prenotazioni - spiega -. La prossima settimana le vendite saranno poche, se pure non inferiori a quelle di questa settimana. In seguito, il mercato si aggiusterà. Questo riguarda qualsiasi tour, non solo quelli con destinazione l’Egitto”.
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