Ambulanze caricano i feriti nello scalo internazionale di Ataturk, a Istanbul, dove un commando ha fatto strage uccidendo oltre 40 persone.
: ReutersSono oltre 40 le vittime e 140 i feriti (tra cui anche un russo) dell’attentato terroristico all’aeroporto internazionale di Ataturk, avvenuto nella serata del 28 giugno. Tre kamikaze hanno aperto il fuoco prima di farsi esplodere. Dietro la strage ci sarebbe con molta probabilità l’ombra dell’Is. Secondo altre versioni, invece, la strage potrebbe essere stata organizzata dai combattenti del Partito dei lavoratori del Kurdistan.
La strage è avvenuta due giorni dopo l’annuncio, da parte della Turchia, di voler avviare il processo di normalizzazione delle relazioni con Israele, compiendo anche un passo in avanti verso la riconciliazione con la Russia. Secondo alcuni esperti, tra l’attentato all’aeroporto di Ataturk e questi eventi potrebbe esserci una connessione.
Le reazioni dalla Russia
Sulla sua pagina Facebook il capo del Comitato del Consiglio federale per gli affari internazionali Konstantin Kosachev ha affermato che l’attentato potrebbe essere la risposta al tentativo di Ankara di migliorare le relazioni con Mosca. Ad ogni modo gli esperti sostengono che il problema abbia radici ben più profonde e che sia legato soprattutto alla crisi siriana.
Yurij Mavashev, orientalista, esperto del club di geopolitica del Caucaso, sostiene che sarebbe prematuro ricollegare quanto accaduto alla normalizzazione delle relazioni russo-turche. “È evidente che l’attentato, in cui non è morto nessun cittadino russo, non ha carattere di provocazione”, ha detto.
Si dice d’accordo anche Karim Haas, esperto di politica eurasiatica del Centro di analisi indipendente “Organizzazione internazionale di ricerche strategiche” (Usak). “Non vedo un collegamento diretto tra l’attentato di Istanbul e le misure di Ankara rivolte a normalizzare le relazioni con Mosca”, ha detto l’esperto a Rbth. “L’attentato è legato al fatto che l’Is sta subendo grosse perdite in Siria a seguito dell’operazione portata avanti dalle forze di coalizione. I radicali stanno solo cercando di spaventare la Turchia”.Legami con Israele?
Il 27 giugno la stampa turca ha pubblicato la notizia del miglioramento delle relazioni tra la Turchia e Israele, dopo sei anni di crisi. Ricordiamo che nel maggio 2010 ci fu l’incidente della "Freedom Flotilla", il convoglio turco che trasportava aiuti umanitari verso la striscia di Gaza. Mentre il convoglio cercava di violare il blocco, le guardie di frontiera israeliane hanno aperto il fuoco, uccidendo otto cittadini turchi. Da allora le relazioni diplomatiche tra i due Paesi state sono seriamente compromesse. L’attacco terroristico a Istanbul ha suggerito una speculazione su un presunto legame con Israele.
“È un’ipotesi che non possiamo escludere - sostiene Mavashev -. Questa circostanza avrebbe potuto spingere i terroristi a commettere un attentato all’aeroporto internazionale di Istanbul, tenuto conto della posizione adottata in precedenza dalla Turchia verso coloro che combattono Israele, indipendentemente dai loro metodi. È possibile che volessero ricordare ai turchi che esistono ancora”.
Mosca e Ankara
Per la prima volta da quando le forze turche hanno abbattuto il caccia russo Su-24 nel novembre 2015, il giorno dopo l’attentato si è tenuto un colloquio telefonico tra il Presidente russo Putin e il Presidente turco Erdogan. Il capo del Cremlino ha espresso il proprio cordoglio al collega turco.
Secondo una fonte vicina all’ufficio stampa di Erdogan, il colloquio è stato “molto positivo e produttivo” e le parti hanno concordato un nuovo faccia a faccia. “Mosca ha avuto la possibilità di esprimere la propria solidarietà nei confronti di Ankara. E in un momento come questo, tale atteggiamento è ben visto”, sostiene Mavashev.Secondo Haas, la tragedia all’aeroporto di Istanbul avrà un impatto negativo sull’immagine della Turchia tra la popolazione russa. “La Russia e la Turchia hanno aperto il canale della riconciliazione - dice -. È probabile che Mosca tolga le sanzioni imposte ad Ankara e che i turisti russi tornino presto in Turchia. Ma questo attentato rischia di cancellare qualsiasi speranza”.
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