Uomini armati nella seconda città più grande della Siria.
: Mikhail Voskresenskij/RIA NovostiLo scorso 12 aprile l’esercito siriano ha dato il via a degli attacchi nei pressi di Aleppo contro gli islamisti del Fronte al-Nusra. Lo riferisce la Associated Press. Così come ha fatto sapere il tenente generale Sergej Rudskoj, capo della Direzione delle operazioni dello Stato Maggiore generale della Russia, le forze governative, con l’appoggio della Russia, non programmano di assaltare la città. L’obiettivo invece è quello di prevenire che si formi un blocco di terroristi. “Se non preveniamo le operazioni terroristiche, le regioni settentrionali della Siria potrebbero ritrovarsi in una situazione di blocco - ha detto Rudskoj -. Per questo tutte le azioni dell’esercito siriano e dell’aviazione russa sono rivolte a contrastare i piani del Fronte al-Nusra”.
Il Ministero della Difesa avrebbe raccolto informazioni sulla preparazione di un’offensiva su larga scala da parte dei terroristi, che vorrebbero interrompere i collegamenti tra Aleppo e Damasco.“L’esercito siriano utilizzerà forze che sono tre volte più potenti di quelle dei militanti - ha spiegato Ivan Konovalov, direttore del Centro di congiuntura strategica -. Una cosa indispensabile per avere successo. Oltre all’esercito siriano, al nostro fianco parteciperanno anche unità della Guardia rivoluzionaria di Iran e Hezbollah”.
L’osservatore Litovkin tuttavia crede che sarà difficile cacciare il nemico dalle strade e dalle aree residenziali di Aleppo: “Il problema è che i militanti si nascondono nei quartieri urbani, che sono molto popolosi - spiega -.
Aleppo è la seconda città più grande della Siria e le operazioni in un contesto urbano possono essere realizzate solo con truppe di fanteria e forze speciali”.
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