Europa e Russia, il dialogo necessario

Ripartire dal confronto per risolvere le più importanti crisi internazionali: se ne è parlato in un convegno a Roma durante il quale è stato sottolineato il ruolo decisivo della Russia in una potenziale alleanza strategica contro il terrorismo

La necessità di far ripartire il dialogo a livello internazionale è stato il leitmotiv della conferenza dal titolo “La cooperazione Italia-Europa-Russia. Il rilancio di un dialogo necessario”, evento organizzato congiuntamente dall’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) e dall’Istituto di Studi Giuridici del CNR nella mattinata del 13 novembre nell’aula Marconi presso il Centro Nazionale delle Ricerche di Roma.
Politici, analisti e rappresentanti del mondo accademico sono intervenuti per ribadire quanto sia prioritario ripartire da ciò che avvicina l’Europa e la Russia per il rafforzamento di un’intesa mai come ora necessaria per entrambe le parti. L’Italia si dimostra, anche grazie ad eventi del genere, promotrice di questo rilancio, considerando i toni distesi e concilianti che da sempre contraddistinguono le relazioni bilaterali russo-italiane.

L’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergei Razov, si è detto molto soddisfatto dello stato di salute dei rapporti diplomatici tra Italia e Russia. Nonostante gli scambi commerciali siano notevolmente diminuiti anche per effetto delle sanzioni, l’ambasciatore è convinto del fatto che “è necessario non oltrepassare il punto di non ritorno per non sprecare quanto di buono è stato costruito finora”, anche considerando che “le crisi politiche prima o poi finiscono; per questo motivo è necessario un approccio lungimirante”. Razov ha, poi, ammesso che, tra Europa e Russia, “sono state perse tante occasioni”, facendo riferimento agli accordi saltati per motivi strettamente politici.   

A queste parole hanno fatto eco quelle di Pierferdinando Casini, presidente della commissione Affari Esteri al Senato, che ha fatto cenno al ruolo decisivo della Russia in una potenziale alleanza strategica contro il terrorismo dirompente nel Vicino Oriente: “L’intervento russo in Siria va a colmare il vuoto lasciato dagli americani, oltre che a difendere i porti strategici russi”. Ed è proprio l’Italia ad avere il compito di “richiamare l’Europa all’impegno per l’aiuto reciproco”. 

Anche Dario Citati, direttore del programma “Eurasia” dell’IsAG, ha fatto menzione all’impegno russo in appoggio dell’esercito siriano. Gianni Pittella, presidente del gruppo S&D presso il Parlamento Europeo, ha ribadito l’importanza rivestita dalla Russia nelle priorità europee, sperando in una prossima risoluzione della crisi ucraina e ad un futuro stop alle sanzioni. “In Siria si può lavorare insieme”, ha affermato Pittella rivolgendosi alla Russia, mentre l’Europa “deve reagire con lucidità e capacità di decisione” nei confronti delle sfide che la attendono.

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