Sullo sfondo, la Cattedrale di Cristo Salvatore di Mosca
: Nikolay KorolyoffSecondo i dati in possesso dell’Agenzia federale fiscale russa, la Chiesa ortodossa russa nel 2014 avrebbe incassato 75,7 milioni di dollari di introiti provenienti da prestazioni ecclesiastiche, dalla vendita di letteratura liturgica e da donazioni. Tutte le entrate della Chiesa non sono state sottoposte a prelievo fiscale (i dati del 2015 non sono per il momento pervenuti).
Secondo le stime non ufficiali del sociologo Nikolay Mitrokhin, l’ammontare annuo delle entrate per gli anni Duemila sarebbe pari a 500 milioni di dollari. Allora i proventi risultavano così suddivisi: 55% da attività commerciali, 40% da donazioni di sponsor e il restante 5% da versamenti delle diocesi.
Ora la tipologia degli introiti è cambiata: le donazioni da parte degli sponsor risultano diminuite, mentre i contributi delle diocesi, che prima rappresentavano un terzo del budget della Chiesa ortodossa russa, ora costituiscono la sua metà. A dichiararlo negli approfondimenti all’inchiesta pubblicata da Rbc è l’arciprete Vsevolod Chaplin, fino alla fine del 2015 a capo del Dipartimento per le relazioni tra Chiesa e società del Patriarcato di Mosca.
Un grande business
Una delle maggiori fonti di entrate del Patriarcato di Mosca è lo stabilimento “Sofrino” che produce mobili e arredi ecclesiastici, icone e candele; prodotti il cui valore può arrivare fino a un milione e mezzo di rubli (20 mila dollari). A detta dei sacerdoti, a raccomandare vivamente gli acquisti presso lo stabilimento sarebbero le diocesi. “Sofrino” rifornisce dei suoi prodotti ecclesiastici la metà delle chiese russe.
Secondo quanto scrive il giornale Vedomosti, altri proventi della Chiesa ortodossa russa deriverebbero dalla vendita di farmaci, monili religiosi, da affitti di sale per conferenze e anche dall’agricoltura e dalle prestazioni ecclesiastiche. Secondo Spark (Sistema di analisi professionale dei mercati e delle imprese) il Patriarcato sarebbe stato co-proprietario dell’azienda “Pravoslavnaya ritualnaya sluzhba” - impresa che aveva registrato nel 2014 un utile di 740 mila dollari - che ora è stata chiusa, mentre continua a essere attiva un’azienda “figlia”.
Altri proventi la Chiesa li ottiene da due alberghi della capitale, “Universitetskaya” e “Danilovskaya”. Quest’ultimo nel 2014 ha incassato introiti pari a 112 milioni di rubli (1,5 milioni di dollari).
Secondo le stime di Newsland, nel 2010 la Chiesa ortodossa russa avrebbe venduto autovetture Bmw attraverso la rete delle imprese affiliate, figurando come uno dei co-fondatori di “Bmw Russland”, insieme alla divisione austriaca della Bmw.
Anche le diocesi regionali sono attive nel mondo dell’impresa. La diocesi di Ekaterinburg ha gestito l’ascesa di “Granit”, un’azienda di successo. Mentre quella di Kemerovo è l’unica proprietaria dell’azienda edilizia “Ksk” e co-proprietaria di “Novokuznetskyi kompiuternyi tsentr” e dell’agenzia “Europa media Kuzbass”.
Ricavi di settore
I ricavi di base delle chiese provengono dalla vendita delle candele o dalle offerte per i riti liturgici. Le candele per la Chiesa ortodossa russa vengono fabbricate in decine di laboratori artigianali non solo con cera vergine o paraffina, ma anche con residui riciclicati. Il prezzo di una candela in vendita è decine di volte superiore al suo costo. Il ricavo mensile ottenuto dalla vendita delle candele nelle chiese varia da 70 a 40,5 mila dollari.
Una parte del denaro (10-15%), raccolto dalle chiese, il cui numero complessivo è di circa 34 mila, viene inviato alle diocesi che in Russia sono circa trecento, che a loro volta trasmettono il 15% di questi proventi al Patriarcato.
Inoltre, la Chiesa riceve aiuti dallo Stato. Tra il 2012 e il 2015 la Chiesa ortodossa russa ha ricevuto dallo Stato 14 miliardi di rubli (189,2 milioni dollari). Nel budget statale del 2016 sono stati stanziati per la Chiesa ortodossa 2,6 miliardi di rubli (35,1 milioni di dollari). I sussidi alla Chiesa rientrano nell’ambito dei programmi federali finalizzati alla promozione dei centri liturgici e spirituali e alla conservazione e al restauro degli edifici di culto.
La Cattedrale di Cristo Salvatore
Anche la Cattedrale di Cristo Salvatore, la cattedrale di Mosca, rientra nel budget, solo che non è chiaro in quale forma. Nell’area adiacente all’edificio della chiesa stessa, si trovano un autolavaggio, una tavola calda, una lavanderia e un parcheggio sotterraneo a pagamento, con 350 posti auto. In base alle stime dichiarate dovrebbe fornire introiti annui pari a 675 mila dollari. A essi vanno aggiunti gli affitti delle sale destinate a conferenze e incontri ecclesiastici.
Tuttavia, ufficialmente la Cattedrale e le aree adiacenti non appartengono alla Chiesa ortodossa, bensì alla municipalità di Mosca e sono amministrate dal “Fondo Cattedrale di Cristo Salvatore”. Il fondo riceve sussidi anche dal consiglio comunale di Mosca. Per la “conservazione e tutela della cattedrale” sono stati stanziati, dal gennaio 2020 al settembre 2012, 9,4 milioni di dollari.
Per la stesura dell’articolo sonos tati utilizzati materiali provenienti da Rbc, Vedomosti e Newsland
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