Secondo le stime di Aviasales, in un mese sulla rotta Mosca-Kiev si sono registrati circa 100mila passeggeri
Ria Novosti/Maxim BlinovDal 25 ottobre i voli diretti dalla Russia in Ucraina sono stati vietati e la vendita dei biglietti è stata soppressa. D’ora in poi si potrà raggiungere l’Ucraina solo facendo scalo.
Secondo le stime di Aviasales, in un mese sulla rotta Mosca-Kiev si sono registrati circa 100mila passeggeri. Mentre, secondo i dati di Rosaviatsia, nei primi tre trimestri del 2015 il numero dei passeggeri che avevano scelto destinazioni ucraine erano 800mila.
“Indipendentemente dalla situazione politica, Kiev continua a rientrare nella classifica delle mete estere più gettonate - spiega a Rbth Aleksanr Sizintsev, direttore generale dell’agenzia di viaggio on line Biletix -. Le stime non registrano tanto una presenza di turisti quanto di parenti e partner aziendali”.
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Chi si spartirà le rotte?
Secondo le stime degli analisti di Tutu.ru, la quota delle linee aeree straniere con destinazioni ucraine (Вelavia, Turkish Airlines, Lot — Polish Airlines, Air Baltic) ammontava finora a meno dell’1% della quantità complessiva dei biglietti venduti. Negli ultimi giorni le quote registrate per date di vendita ha raggiunto quasi il 14% e quella per date di decolli il 25%. A detta degli operatori del mercato, i maggiori beneficiari dell’attuale congiuntura saranno le compagnie di bandiera nazionali di Bielorussia (Вelavia), Lettonia (Air Baltic) e Moldavia (Air Moldova).
Queste linee aeree si spartiranno 7-8 miliardi di rubli l’anno (circa 112-128 milioni di dollari): a tanto ammontava il fatturato complessivo per i voli diretti, gestiti dalle compagnie russe e ucraine, stimato all’inizio di ottobre dal ministro dei Trasporti Maksim Sokolov.
“Quella moldava è una delle linee aeree che propone le tariffe più basse e i collegamenti più comodi: circa 4 ore di volo a un prezzo di poco superiore ai 5mila rubli (80 dollari) per un biglietto di sola andata”, puntualizza il direttore responsabile del settore relazioni estere di Andgo.travel, Konstantin Parfenenok.
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“I prezzi dei biglietti di tutte e tre le linee sono più cari del 20-25% rispetto a quelli dei voli diretti. Ma, considerando che il prezzo dei biglietti ferroviari è piuttosto elevato, le rotte saranno molto richieste”, afferma Roman Zakharov, direttore della rivista Liniya poleta. Queste compagnie aeree, come è stato reso noto subito dopo il divieto dei voli diretti, sono pronte a operare subito sulle rotte russo-ucraine effettuando il transito nei loro hub di Minsk, Kishinev e Riga. “La situazione rimane complessa solo riguardo a Dnepropetrovsk e Lvov dove per ora non esistono alternative ai collegamenti diretti con la Russia”. rileva Zakharov.
Perché l’Europa centrale non diventerà un nodo di interscambio
Per le destinazioni ucraine esistono anche altri voli di vettori europei quali, per esempio, Lufthansa attraverso Francoforte e Monaco e Austrian attraverso Vienna. Ma è poco probabile che possano diventare un’alternativa soddisfacente. “Queste compagnie aeree hanno tariffe più alte e tempi di volo più lunghi”, spiega Konstantin Parfenenok. L’esperto riporta degli esempi: anziché 11-14mila rubli (175-223 dollari) il biglietto di andata e ritorno viene a costare dai 15 ai 18mila rubli (240-290 dollari) e la durata del volo è di 2-3 ore in più rispetto a Belavia e Air Moldova.
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