Il padiglione russo alla Biennale di Venezia.
: ufficio stampaTheatrum Orbis: questo il nome del progetto russo che verrà presentato alla 57esima Biennale d'arte di Venezia, che si svolgerà dal 13 maggio al 26 novembre 2017. Un termine che fa riferimento a una pietra miliare della cartografia europea, ovvero al famoso atlante pubblicato ad Anversa nel 1570 da Abraham Ortelius, raffigurante il globo all’epoca delle grandi scoperte geografiche.
La notizia è stata data in conferenza stampa a Mosca oggi, 27 gennaio, dal Commissario del padiglione della Russia alla Biennale di Venezia, Semen Mikhailovskij.
Tre gli artisti che si occuperanno delle installazioni, suddivise in tre parti all’interno dei due piani del padiglione: Grisha Bruskin, Sasha Pirogova e il duo Recycle Group (Andrej Blokhin e Georgij Kuznetsov).
L'installazione dello scultore di fama mondiale Grisha Bruskin, che vive tra Russia e Stati Uniti e le cui opere fanno parte delle collezioni del MOMA di New York e del Centre Pompidou di Parigi, si chiama “Smena dekoratsij” (cambiamento di scenario). Così come ha spiegato l'artista, si tratta di una "metafora del nuovo ordine mondiale", con i suoi confini sfumati, le migrazioni e le sue relazioni in società.
Il duo Recycle Group, che ha partecipato con una mostra separata a un programma parallelo della Biennale di Venezia nel 2015, creerà l’installazione “Blocked Content”, dedicata alla riflessione sulla vita e sulla morte nel mondo virtuale.
La giovane video-artista Sasha Pirogova, che ha ricevuto nel 2014 il principale premio russo di arte contemporanea “Innovacija”, presenterà il nuovo video “Inner Physics” che, stando all'artista, "si spinge a considerare possibile il superamento della morte".
"I tre progetti saranno collegati tra loro non solo dal tema quasi-teatrale e dagli spazi del padiglione, ma anche dalle installazioni sonore che saranno realizzate dal compositore Dmitrij Kurljandskij”, ha spiegato Mikhailovskij.
Il budget previsto per il padiglione sarà di 750-800mila dollari, di cui circa 115mila messi a disposizione dal Ministero della Cultura della Federazione Russa.
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