Un secolo di storia russa a Napoli

Inverno a San Pietroburgo.

Inverno a San Pietroburgo.

Aleksandr Petrosyan
Fino al 26 settembre un’esposizione, organizzata da Rbth e Visit Russia all’associazione Gorkij, ripercorre le tappe di un Paese che cambia, pur restando fedele alle proprie tradizioni. In mostra trenta fotografie esclusive recuperate dagli archivi della Pravda

Gli scatti di un Paese che cambia pelle in un secolo, conservando tracce della sua tradizione. A Napoli è stata inaugurata all’associazione Maksim Gorkij la mostra “Benvenuti in Russia. Tempo libero e sport”, una collana di fotografie esclusive arrivate dagli archivi della Pravda, recuperate anche dagli uffici turistici delle regioni russe. Per una carrellata di immagini sulla Russia attraverso le sue principali fasi storiche, dall’era zarista alla rivoluzione di Febbraio del 1917, l’Unione Sovietica che portava il primo uomo nello spazio negli anni Sessanta, sino alla nuova Russia, nata dalle polveri dell’Urss.

Presente e passato, evoluzione e tradizione. Un’esposizione con immagini uniche di personaggi come Iosif Stalin, Yurij Gagarin, lo stesso scrittore Maksim Gorkij colti in dimensione privata, circondati da amici e famiglia. Poi un flusso di foto sulla Russia dei popoli, canti, balli, feste, colore, folklore, con un obiettivo preciso: “Far conoscere agli italiani, che tanto amano la Russia, che stanno imparando a conoscerla, che lasciano il proprio Paese per andare a vivere in Russia, pezzi di un Paese che non è mai stato solo Mosca o San Pietroburgo", spiega Ekaterina Sankina, rappresentante del programma Visit Russia per Rosturism, l’agenzia federale russa per il turismo, che ha organizzato la mostra fotografica assieme a Russia Beyond The Headlines.

"Gli italiani - dice -, conoscono ancora poche cose di questo Paese, sono legati a immagini stereotipate come Pietro il Grande, Leningrado,  il Cremlino. Ma il nostro Paese è grande, per tradizione, cultura. Tra due anni ci sono i Mondiali di calcio, per questo motivo vogliamo portare a conoscenza del popolo italiano la diversità di ricchezze culturali, turistiche, paesaggistiche della Russia. Partendo da una certezza: italiani e russi sono molto più simili di quanto possano pensare. Anzi, il Sud della Russia somiglia al Sud Italia”. Dunque, una serie di cartoline per un ideale biglietto da visita, un invito a prenotare un ticket aereo per un viaggio nella storia, nella tradizione, in un Paese proiettato verso il futuro ma che ha scritto anche tante pagine del passato.

 
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Tra le istantanee esposte all’associazione Maksim Gorkij, il cosmonauta sovietico Yurij Gagarin, il primo uomo ad aver messo piede nello spazio, vestito da moschettiere a una festa di Capodanno con le figlie, oppure il Teatro Bolshoj immortalato durante la Rivoluzione di Febbraio, e ancora la Corazzata Potemkin, la nave che si ammutinò durante la Rivoluzione del 1905 appoggiando il popolo rivoluzionario. Ma anche squarci di natura selvaggia, dalla Siberia alla Kamchatka sotto la neve, i contadini prima della Rivoluzione e lo skyline di San Pietroburgo come è oggi, capitale europea affollata di turisti.

La mostra fotografica su un secolo di storia russa attraverserà l’Italia: Napoli è solo il primo passo di una corsa lunga parecchi mesi. D’altronde il countdown verso i Mondiali è già cominciato: “Per questo motivo abbiamo iniziato una serie di incontri con i tifosi italiani, dai romanisti agli juventini e presto incontreremo altri gruppi di tifoserie per spiegare che è possibile recarsi in Russia anche prima dei Mondiali, perché è un fantastico Paese da visitare, in cui sono state scritte pagine di storia. Il Ministero del Turismo russo sta investendo per far conoscere le bellezze ai turisti, dai paesaggi ai musei, ai grandi palazzi sovietici”, conclude Ekaterina Sankina, mentre Ivan Marino, che con il padre Antonio coordina le attività dell’associazione culturale Maksim Gorkij, spiega che “la mostra è un concerto di culture, etnie diverse nel territorio russo, uno spot verso le rotte meno conosciute di un Paese che rappresenta 1/6 delle terre emerse”.

La mostra resterà aperta fino al 26 settembre 2016.

Per maggiori informazioni:
Associazione culturale “Massimo Gorki”
Via Nardones 17, Napoli

+39 081 413564, info@associazionegorki.it
www.associazionegorki.it

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