La dimora solitaria degli Zar

(Foto: Shutterstock)

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Gatchina è una delle città più belle ed enigmatiche della periferia di San Pietroburgo. Era la residenza preferita degli imperatori Paolo I e Alessandro III

La storia di Gatchina risale all'inizio del XVIII secolo, quando lo zar Pietro I commissionò la costruzione di una tenuta che poi donò all’amata sorella, Natalia Alekseevna. Dopo la morte dello zar, la tenuta passò ripetutamente da un proprietario all’altro fino a quando non venne acquistata dall’imperatrice Caterina II. La regnante si lamentò dello stato della proprietà con il  suo favorito, il conte Grigory Orlov, il quale diede inizio a un’intensa attività di costruzione presso Gatchina. Dopo la morte del conte Orlov, Gatchina divenne la residenza di Paolo I, il quale vi visse per diciotto anni, donando a Gatchina lo status di città e il proprio stemma. Successivamente, la città passò in proprietà a Maria Feodorovna, Nicola I, Alessandro I, Alessandro II e Nicola II.

Una passeggiata di un giorno per la città

Gatchina è nota per il suo palazzo e il parco. Il palazzo reale è simile a un castello solitario, lambito dalle placide acque di un laghetto. Uno degli edifici più antichi del parco, commissionati dal primo proprietario di Gatchina, il conte Grigory Orlov, è il padiglione dell’Aquila, realizzato presumibilmente da Vincenzo Brenna. Il padiglione è un tempio circolare con una rotonda alta 9,5 metri. È composto da un colonnato semicircolare di dieci colonne toscane ricoperto da una semi-cupola decorata con cassettoni e conchiglie. Tre gradini conducono a uno stilobate in pietra bugnata. Il colonnato è coronato da un'aquila, scolpita in marmo bianco, che sorregge uno scudo con il monogramma di Paolo I.

Uno dei luoghi più romantici del parco è il Ponte Gobbo, che collega tra di loro le due isole del Lago Bianco. Il Ponte Gobbo è composto da tre parti principali: due robuste spalle e una ripida arcata. L'edificio principale del complesso è il Palazzo di Paolo (o Palazzo di Gatchina). Fu costruito originariamente dall'architetto Rinaldi per il favorito dell’imperatrice Caterina II, il conte Orlov. Rinaldi progettò un magnifico castello sulla collina di fronte al Lago d’Argento. L'edificio principale di tre piani era decorato ai lati da alte torri pentaedriche, da cui si diramavano due gallerie che conducevano alle ali ausiliarie del palazzo, quella delle cucine e quella dell’arsenale, entrambe munite di cortili interni. All’ultimo piano del palazzo si può ammirare una collezione di dipinti italiani, raccolta dai proprietari della tenuta. Con l’arrivo di Paolo I, l'architetto Vincenzo Brenna venne invitato a ricostruire il palazzo.

Nella parte settentrionale del parco si estende un’amplia riserva un tempo destinata alle attività di caccia della corte. Parte della riserva porta il nome di “Radura miracolosa”. Ora è una zona protetta, dove crescono piante rare. La strada principale di Gatchina è Corso 25 ottobre, che inizia subito dopo essere entrati a Gatchina, dietro a una piazza circolare ed è seguita da un quartiere di nuove costruzioni. Da questo punto fino al boschetto di Orlov, un tempo si estendeva un distretto di costruzioni pianificate, chiamato i campi di Khokhlovo. Prima della Rivoluzione d'Ottobre, qui vivevano dame di compagnia e semplici membri della corte. Dopo la Seconda Guerra Mondiale in questa zona venne costruito un asilo-sanatorio. Vi era poi un cimitero di soldati tedeschi e non lontano dall’asilo, un campo di concentramento, in cui molti prigionieri di guerra sovietici furono uccisi durante il conflitto. A cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta ebbe inizio la costruzione di un quartiere residenziale per i dipendenti dell'Istituto di fisica nucleare di Leningrado. Più tardi le strade di Khokholovo subirono un’ingente opera di ricostruzione, le fragili case in legno vennero rase al suolo e al loro posto vennero costruite delle case in mattoni.


Proseguendo lungo ulitsa Sobornaya, in direzione del centro, arriverete alla maestosa Cattedrale di San Paolo che vi lascerà a bocca aperta con le sue cupole blu cielo. Pochi anni prima della Seconda Guerra Mondiale, la congregazione fu sciolta e l’edificio della chiesa passò a ospitare un cinema sotto la direzione della Casa della Cultura. Durante la guerra, le funzioni religiose vennero ripristinate e l’edificio venne utilizzato per nascondere gli ufficiali feriti dell'esercito sovietico dai tedeschi. Da dietro la chiesa parte l’"Arbat" di Gatchina. Qui, dove un tempo, sorgeva un mercato, ora si possono trovare negozi, bar e ristoranti, nonché, nelle vicinanze, un piccolo centro commerciale. Di fronte all’ex piazza del mercato si trova anche l’edificio della “Fabbrica del panno”, che porta questo nome perché Paolo I vi installò delle abili sarte che realizzarono le uniformi di stampo prussiano, con panno rosso e verde, per i suoi soldati.

Lungo ulitsa Krasnaya, sorge un antico edificio di due piani in pietra e in stile eclettico. Al suo interno si trovano lunghi corridoi e porte identiche. Prima e durante la guerra, la struttura era una prigione. Si dice che a Gatchina ci fossero molte prigioni con celle d’isolamento, in cui era possibile sedersi solo sulle proprie calcagna, chiamate allora "bicchieri". Gli antichi abitanti sostengono che furono i tedeschi a ideare questa "comodità". A destra del mercato sorge l’imponente Cattedrale in mattoni rosso scuro di San Basilio. La chiesa fu consacrata nel 1914 ma di lì a poco ebbe inizio la Prima Guerra Mondiale, di modo che la facciata venne lasciata senza intonacare. In epoca sovietica, venne adibita a magazzino e solo alla fine degli anni Ottanta al suo interno ripresero le funzioni religiose.

Degna di nota a Gatchina, poi, è anche la stazione Varshavskaya. Nel 2013 qui si è celebrato il 160° anniversario dell'arrivo della ferrovia in città. La moderna stazione Varshavskaya è un edificio del dopoguerra costruito in uno stile rigoroso e pulito, in color giallo pallido. Prima della guerra, l'edificio era adornato con mattoni colorati e consisteva in un grande salone con finestre e porte ad arco, accanto al quale si estendevano binari al coperto e puntellati di bancarelle. Un'altra attrazione di Gatchina è il piccolo Palazzo del Priorato con il suo parco paesaggistico, costruito alla fine del XVIII secolo su ordine di Paolo I su una palude sulla riva del Lago Nero. Il palazzo è sorprendente perché, ad eccezione della sua alta torre alta e delle fondamenta, è fatto di pura terra setacciata, inumidita con malta e altamente compatta nell’armatura. Questa tecnica esclusiva venne utilizzata dall'architetto N.A. Lvov.

Il palazzo fu costruito per essere utilizzato solo durante venti anni, ma è riuscito a resistere tre secoli, un record che potrebbe essere registrato nel libro dei Guinness dei primati. Deve il suo nome all’Ordine di Malta, del quale Paolo I era un mecenate. Il palazzo fu costruito come residenza per il priore - uno dei principali dignitari dell'Ordine, un emigrato francese, Principe di Condé, il quale però non si recò mai a Gatchina e il castello fu quindi usato dall'Ordine di Malta russo per le riunioni.

Molte strade a Gatchina portano il nome di piloti russi e sovietici, il che non deve sorprendere giacché Gatchina è conosciuta per ospitare la prima scuola di aviazione russa. Nel 1909, una regione nei pressi di Gatchina venne adibita alla realizzazione di test di volo ed è così che nella zona sorse anche il primo aeroporto militare. Nell'autunno dell'anno seguente, iniziarono i corsi presso la Scuola per ufficiali dell’aeronautica, che, dopo l'inizio della Prima Guerra Mondiale venne ribattezzata come la Scuola superiore di aeronautica di Gatchina. Tra i laureati della scuola figurano il celebre Pyotr Nesterov, autore del "giro della morte", nonché il primo pilota ad abbattere un aeroplano in battaglia speronandolo con il proprio (manovra che gli costò la vita); e la prima donna pilota russa, L.V. Zvereva. Nel 2002, a Gatchina è stato aperto l'unico museo, in tutta la Russia, di storia dei motori dell'aviazione.

Come arrivarci: 

 In treno suburbano dalla Stazione Baltica di San Pietroburgo con fermata nella Stazione Gatchina-Baltiyskaya o Gatchina-Varshavskaya (il viaggio dura poco più di un’ora) o a bordo dei minibus n.18 o n.100 dalla stazione della metropolitana Moskovskaya (40 minuti).

Dove alloggiare:

Hotel “Gatchina”: Gatchina, ulitsa Chkalovskaya, 77 (vicino alla Stazione Gatchina-Varshavskaya), tel.: + 7 (81371) 62-414

Hotel “Priorat”: Gatchina, ulitsa Chkalovskaya, 59 A (in pieno centro storico), tel.: +7 (81371) 94-570

Hotel Garden House: Corso 25 ottobre, 3 (di fronte al palazzo di Paolo), tel.: +7 (921) 975-63-40

Hotel Aksioma: ulitsa Izotova, 20 (a cinque minuti dal centro storico), tel.: +7 (962) 717-38-13

Hotel “Neva”: Gatchina, ulitsa Nesterova, 3 (lungo la Stazione Baltica), tel.: +7(81371) 14-213

Mini-hotel “Zagorodny Dom”: Gatchina, sulla riva del lago Himozhskoe (per prenotazioni anticipate: +7 (812) 441-31-19 or +7 (812) 441-31-30)

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