Il muro del museo Pushkin di Mosca imbrattato dai graffiti.
: ufficio stampaMentre si recavano al lavoro, alcuni dipendenti del Museo statale delle Belle Arti Pushkin di Mosca hanno scoperto dei nuovi materiali da esposizione: sul muro di cinta antistante l’edificio principale del museo hanno scorto dei graffiti che dicevano: “Siamo con te, Anastasya”, “Buon compleanno, Nastya. Ti vogliamo bene…”
“Stiamo cercando Nastya, Lesha, Lyubava e Yura, che hanno riempito di scritte il muro di cinta davanti all’edificio principale del nostro museo, perché come Museo delle Belle Arti non possiamo rimanere indifferenti davanti a nessuna forma di espressione creativa, e vogliamo invitarli a visitare gratis la mostra di Bakst per scoprire la bellezza dell’arte. Mandate per favore una mail al nostro indirizzo”, hanno scritto su Facebook nella homepage del museo.
I ragazzi però sembrano non avere alcuna fretta di usufruire dell’offerta, temendo che nasconda qualche trappola da parte dei collaboratori del museo. “Purtroppo, non si fanno vivi, forse non sono iscritti al nostro social network”, dice, nell’intervista a Rbth, Anna Trapkova, vice responsabile dell’ufficio che si occupa della promozione del museo.
I dipendenti del museo assicurano che gli autori della ragazzata non verranno in alcun modo puniti. “Cerchiamo sempre di comportarci in modo corretto con i nostri iscritti, quindi non si tratta affatto di una trappola”, afferma Anna Trapkova.
“Abbiamo avuto l’impressione che il loro stile si ispirasse in qualche modo a Bakst e proprio per questo li inviteremmo volentieri a vedere della vera arte”, spiega Anna Trapkova.
I dipendenti del museo non pensano che l’invito elargito ai ragazzi per la mostra possa incoraggiare il fenomeno dei graffitari. “Cerchiamo solo di far crescere la consapevolezza di artisti dilettanti verso la creazione artistica e lo spazio cittadino”, conclude Anna Trapkova.
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