Daniele Tirilli, ideatore del progetto, insieme a Ljuba Kazarnovskaya.
: www.operamorlacchi.com“Un click”. Ljuba Kazarnovskaya schiocca le dita. "È l'ultimo passo da compiere per essere pronti al grande debutto - dice il soprano russo -. Cantare non è solo un discorso tecnico, ma è stile, interpretazione, lingua, fonetica, espressione. Noi aiuteremo i giovani talenti in questo passaggio”.
Consacrata sui palcoscenici internazionali nell'interpretazione di grandi ruoli femminili (da Tatiana a Salomè, da Leonora a Manon Lescaut, fino a Tosca), Kazarnovskaya ha presentato a Perugia una nuova accademia lirica, di cui sarà condirettrice artistica insieme al maestro Daniele Tirilli, l'ideatore del progetto. “Un'accademia italo-russa, aperta a giovani di tutto il mondo”. A novembre l'inaugurazione.
“L'obiettivo - spiega Tirilli - è di fare della città un centro operistico di richiamo internazionale. Nell'accademia non ci saranno solo lezioni di canto, ma si studieranno tutti i mestieri del teatro (scenografia, make-up, costumi). A tenere i corsi, docenti di altissimo livello e abbiamo un accordo con l'Università per Stranieri, dove invece si svolgeranno le lezioni di lingua e cultura italiana”. Dentro l'accademia sorgerà inoltre l'unico centro italiano di interpretazione della musica russa (repertorio operistico e da camera).
Nella doppia veste di ambasciatrice culturale tra i due Paesi e forte di esperienze simili già avviate nella Federazione, Ljuba Kazarnovskaya ha sposato con entusiasmo l'iniziativa: "Con Daniele ci siamo capiti al volo”.
Quasi una missione per lei. Artista affermata, il soprano ricorda ancora con affetto e riconoscenza il ruolo della sua prima insegnante, che fu assistente al conservatorio di Mosca di Umberto Masetti, il maestro italiano sotto il quale si formarono i grandi di Russia: Nezhdanova, Obukhova, Shalyapin, Sobinov.
“Con la scuola – proseguono i due direttori – creeremo un ponte culturale tra la tradizione e la grande scuola italiana, e lo sterminato repertorio russo. Per i giovani sarà un trampolino. Li porteremo al grande debutto e li seguiremo nel corso della loro carriera, promuovendoli e indirizzandoli”.
Camerata Perugina aprirà le porte a novembre. L'inaugurazione sarà preceduta a settembre da quattro concerti in Umbria di affermati cantanti russi. Tutto questo per il rilancio della Stagione Lirica promossa da Opera Morlacchi, la realtà al cui interno si muove la Camerata. Un altro scopo del progetto è di riportare il capoluogo nel panorama internazionale lirico, posizione che occupava fino alla metà del Novecento. Quì, per esempio, debuttò il “Mosè” di Rossini.Tirilli e Kazarnovskaya lavorano ai dettagli: “Due i corsi previsti, dopo le audizioni: uno di 2-3 settimane per i ragazzi che non hanno ancora completato il proprio percorso, e che prevede un fitto programma di masterclass; e un altro di 8-9 settimane per quelli di un livello già alto, ma ai quali manca poco – quel click - per fare il grande salto”.
Il primo corso terminerà con un'esibizione in teatro. Il secondo, invece, prevede la messa in scena di un titolo che confluirà all'interno della Stagione Lirica, e che sarà portato anche in Francia. Spettacoli ed esibizioni saranno poi inseriti nel canale “World classics” di Apple Tv.
Le lezioni si svolgeranno in vari luoghi della città: l'Auditorium Santa Cecilia, la Sala Dei Notari, la Sala Apollo di Palazzo Penna. In cattedra saliranno, tra gli altri, Leone Magiera, Vincenzo Scalera, Bryan Evans, John Noris, Simon Estes. Per aiutare gli studenti, infine, saranno attivate borse di studio o forme di sostegno diretto finanziate da mecenati.
Ma l'accademia avrà ricadute positive anche per il territorio umbro: alberghi, ristoranti, musei. “Intorno all'Opera ruota un turismo di altissima fascia fatto da persone che girano il mondo attratte dalla volontà di conoscere le voce emergenti”, ricorda Tirilli.
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