Scoprire la Russia sulla strada del vino

Il turismo enologico in questa terra può essere un’esperienza interessante e alla portata di tutti. RBTH ha consultato un esperto per capire quali siano i percorsi più validi per conoscere la produzione di vini del paese

I russi hanno iniziato a produrre il vino su scala industriale all’epoca di Pietro il Grande. Tuttavia, la produzione di vino locale ha raggiunto il suo picco soltanto alla fine del XIX secolo: fu allora infatti che nacquero le celebri aziende vinicole Abrau-Dyurso, Massandra e Novy Svet. In epoca sovietica, questi viticultori ed enologi rimasero tra i preferiti dalle autorità.

La campagna contro l’alcool della metà degli anni Ottanta e la disintegrazione dell’Unione Sovietica in seguito portarono il settore enologico sull’orlo del baratro, ma all’alba del XXI secolo la situazione ha ripreso a cambiare in meglio.

Lungo la strada del vino del Territorio di Krasnodar

Azienda vinicola Fanagoria

I vigneti Fanagoria si estendono sulla penisola di Taman a 1.356 chilometri da Mosca e non lontano dalle rovine dell’omonima città greca. Il tour classico all’azienda vinicola comprende un percorso attraverso le vigne e la visita all’unico stabilimento russo nel quale si producono i barili per il vino. Naturalmente, non manca una degustazione.

In ogni caso, vi vorremmo raccomandare di prediligere la cena enogastronomica invece del giro standard. A queste cene sono serviti piatti appositamente selezionati e preparati con prodotti stagionali, abbinati naturalmente ai vini e commentati da un enologo professionista. Questo è forse il miglior modo per godere dei vini prodotti da uno dei vigneti più grandi di tutta la Russia.

Lefkadia

Situata in Crimea, a metà strada tra Krasnodar e Taman (1500 chilometri da Mosca), la vigna Lefkadia fu fondata agli inizi degli anni Duemila e fin da subito fu progettata per essere moderna. Si scelsero infatti con grande attenzione il “terroir” (l’insieme di fattori regionali e naturali che possono influire sul gusto del vino) e i vitigni furono meticolosamente acquistati dalla Francia.

Patrick Leon, enologo direttore di Chateau Mouton Rothschild, fu convocato come consulente. Una visita a questa azienda vinicola è una vera e propria immersione nel mondo del vino russo. Oltre al tour tradizionale tra le vigne, gli stabilimenti, i corsi e le degustazioni, questa escursione comprende anche una visita a un museo del vino e a un laboratorio di enologia.

Casa vinicola russa Abrau-Dyurso

Il piccolo paese di Abrau-Dyurso vicino Novorossiysk (1.488 chilometri da Mosca) produce il miglior vino spumante russo da oltre un secolo. Venite dunque a visitare le antiche cantine e imparate tutto sulla produzione di vino spumante secondo i vari metodi tradizionali, e subito dopo degustatene un calice sublime. Se vorrete, potrete completare e integrare il vostro tour visitando anche una galleria d’arte, prendendo parte a un laboratorio gastronomico o rilassandovi in un centro benessere, andando a pesca, o in bicicletta, in escursione e perfino facendo immersioni.

I migliori cinque vini russi secondo Dmitri Fedotov, esperto enologo e membro del consiglio di controllo del Sindacato enologi e viticultori russi:

1. Lefkadia: Flamingo 2014 (Grenache), Territorio di Krasnodar. Questo vino di pallido colore tormalina ha un aroma che abbraccia sfumature di lampone, fragole selvatiche e spezie. Ha gusto vivace, minerale e fruttato. Raccomando di servirlo con aperitivi leggeri a base di carne e pesce, o insalate di frutti di mare e crostacei. Prezzo: 1.400 rubli (circa 24 dollari).

2. Azienda vinicola Vedernikov: Krasnostop Zolotovsky, invecchiato in legno di rovere, 2012, Don Valley. Questo vino ha un intenso color melograno. Ha un aroma leggero che rievoca la marmellata, con sfumature di mirtilli, eucalipto ed erbe aromatiche. È di sapore dolce, speziato, fruttato, fresco e un po’ salato. È perfetto per accompagnare le pietanze a base di carne, come il kebab di montone. Prezzo: 1.300 rubli (circa 22 dollari).

Guida per il vino russo

3. Tenuta Divnomorskoe: West Hill Blend 2012 (Cabernet Sauvignon, Merlot), Territorio di Krasnodar. Questo vino ha un bel colore ciliegio scuro. Il suo aroma accoglie sfumature di prugne nere, ribes e accenni di ciliegio a grappoli e spezie. Ha un sapore speziato, fruttato, fresco. Un buon abbinamento gastronomico sarebbe con la bistecca, ma può accompagnare anche filetto di manzo con una salsa elaborata. Prezzo: 1.600 rubli (circa 27 dollari).

4. Abrau-Dyurso: Brut L’art Nouveau Imperial 2010 (Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Nero). Vino frizzante dal colore dorato luminoso, produce un bel perlage di piccole bollicine che si dissolvono rapidamente in una schiuma di spessore moderato. Ha un aroma fiorito e fruttato, con toni di mele verdi e gialle e un sapore fresco, minerale e acceso. Raccomando di servirlo con cappesante, mitili e altri piatti di frutti di mare. Prezzo: 1.500 euro (circa 26 dollari).

5. Chateau Le Grand Vostock: “Le Chene Royal” 2011, Kuban (Chardonnay e Sauvignon Blanc. Questo vino ha un colore dorato limpido, e un sapore fresco, fruttato e denso. L’aroma abbina tonalità di mele bianche e verdi con accenni di vaniglia e cardamomo. È eccellente con pesci grassi alla griglia, pollo o altri piatti di pollame. Prezzo: 900 euro (circa 15 dollari).

Il turismo enologico in Russia non si limita al Territorio di Krasnodar. Anche la Regione di Rostov e il Territorio di Stavropolsky hanno qualcosa da offrire ai conoscitori di vino. Dal referendum in Crimea del 2014, questa regione, culla della produzione enologica russa, è diventata la principale attrazione enologica del paese. Le cantine di Massandra offrono una collezione unica di vini che è entrata a far parte del Libro dei Guinness dei record del mondo. La produzione di spumante a Novy Svet è stata insignita del Gran Premio alla Fiera mondiale del 1900. Malgrado un passato così ricco di storia, i produttori locali di vino non siedono sugli allori, ma sviluppano nuove aziende vinicole. Presto pubblicheremo un articolo dedicato alle vigne antiche e moderne della Crimea.

Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie