Turismo, così i russi sfidano la crisi greca

In fila allo sportello per prevalere (Foto: Reuters)

In fila allo sportello per prevalere (Foto: Reuters)

È sempre stata tra le mete più gettonate per le vacanze estive. Ma ora i cittadini della Federazione temono un’avventura a ostacoli: fra i principali motivi di preoccupazione, la scarsa disponibilità di contanti. Ecco i racconti di chi si trova in viaggio

Le serrande sulle costa della Grecia restano abbassate. Caffè, negozi, perfino i chioschi nelle spiagge sono chiusi. Solamente i mercati restano aperti, permettendo così ai pescatori di vendere la merce pescata durante la notte. “Noi siamo soliti viaggiare con una quantità minima di contanti, pagando tutto con carta di credito. Ma questa volta, ciò che si temeva è successo davvero”. A parlare è Elena Mikhaylova, una delle tante turiste che come ogni anni affollano le isole della Grecia. “Ci potremo rilassare per ancora dieci giorni, ma fino al giorno del referendum è tutto chiuso, a parte i caffè, all’interno dei quali i greci si riuniscono e si infervorano - dice -. Nelle banche ci sono code enormi. Per i turisti non ci sono restrizioni al prelievo, anche se noi siamo riusciti a prelevare solo 60 euro. I bancomat intelligenti sono tutti pieni, quindi non conviene andarci”. Bisogna quindi inventarsi un modo alternativo: “Prevediamo di raggiungere in auto il villaggio più vicino in Macedonia o di andare in Italia con il traghetto per potere prelevare dei contanti”.

 
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Non ci sono problemi di disponibilità di beni: il cibo c’è ed è molto a buon mercato. “Ho comprato un polpo a tre euro, l’ho fritto e l’ho servito per cena -  racconta Elena -.  Ma il problema riguarda invece l’alloggio: l'hotel non è stato pagato con anticipo e il proprietario accetta solo il pagamento in contanti, anche se stanno iniziando ad accettare i bonifici. Gli hotel ci hanno detratto l’IVA, ma i gestori temono che lo stato, in caso di inadempienze, possa prelevare i soldi dal conto corrente dell’albergo".

Da Atene, Mikhail Goryunov racconta: “La situazione più strana per i turisti si è presentata a partire da venerdì fino a metà giornata della domenica scorsa. Si vociferava che le banche avrebbero chiuso, i pagamenti online sarebbero stati rifiutati e che sarebbero stati eliminati i bancomat. Ma già da domenica è stato reso noto che le limitazioni avrebbero riguardato esclusivamente i titolari di carte emesse da banche greche e che per tutti gli altri non ci sarebbero stati limiti. Gli sportelli automatici lavorano regolarmente, ma i migliori sono collocati presso le stazioni della metropolitana, vicino alle casse. Lì non ci sono mai molte persone. Invece in alcuni centri commerciali non accettano carte di credito, motivando il rifiuto con il fatto che la banca acquirente non sia operativa. Provare a ribattere senza conoscere la lingua è inutile, così è più facile recarsi dietro l'angolo, al bancomat più vicino e tornare indietro con i contanti”.

“Ancora meglio sarebbe fare un calcolo dei soldi necessari per la giornata così da prelevare solo la quantità necessaria al mattino per non sovraccaricarsi di contanti. I sistemi di prenotazione online locali e gli operatori telefonici accettano le carte di credito straniere senza problemi”.

Anche Antonina Gamayun si trova in vacanza in Grecia, e più precisamente nella città di Kamena Vourla: “La situazione sembra una montatura, perché si è verificata proprio in concomitanza con l’inizio della stagione - dice Antonina -. I turisti infatti sono meno del solito. I greci sono sempre più scoraggiati, ma per loro i russi, come sempre, sono i benvenuti: i greci sono sempre disponibili, offrono da mangiare e da bere, chiacchierano”.

Le banche, per questa settimana, restano chiuse: “Le persone stanno in fila ai bancomat per due ore, non possono prelevare più di 60 euro. Noi eravamo già stati avvertiti prima di partire da alcuni parenti, tornati dalla Grecia, così ci siamo preparati e abbiamo preso i soldi. I negozi sono aperti, le escursioni non sono state cancellate”.

Ma c'è un altro grave problema: “Le persone temono che presto non riusciranno a fare il pieno di benzina alle proprie auto. Siamo un po' preoccupati: noi dobbiamo andare da qui ad Atene in autobus proprio nel giorno del referendum. Temiamo che, a causa di problemi con il rifornimento, ci possano essere cambiamenti di orari nel trasporto su lunghe distanze”.

Dall’isola di Santorini Vladimir Lungu racconta: “Per i turisti che si trovano sull'isola ci sono due possibilità: possono tranquillamente prelevare denaro presso gli sportelli automatici o pagare usando la carta. Grazie ai viaggiatori, sull'isola non si avverte troppa preoccupazione: il rapporto tra i turisti e la gente del posto è di 50mila persone contro 15mila. Quest'anno il numero dei turisti di lingua russa è leggermente diminuito, ma questo più che essere legato alle difficoltà economiche della Grecia, è legato alla crisi in Russia”.

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