La forza del turismo

Secondo alcuni esperti, fra tre o cinque anni si potrà assistere a un ulteriore aumento di turisti stranieri (Foto Getty Images)

Secondo alcuni esperti, fra tre o cinque anni si potrà assistere a un ulteriore aumento di turisti stranieri (Foto Getty Images)

Nonostante la crisi ucraina stia spingendo alcuni visitatori a scegliere altre destinazioni, la Russia resta una meta particolarmente ambita per molti stranieri, soprattutto asiatici. Boom di arrivi da Corea del Sud, India e Cina

A causa dei recenti sviluppi in Ucraina, il numero di turisti stranieri che scelgono come propria meta la Russia è diminuito. Gli esperti si augurano di poter assistere tra qualche anno a un’inversione di tendenza. Dall’inizio del 2014 il flusso di turisti che arrivano in Russia dai Paesi europei è diminuito del venti-venticinque percento, mentre i visitatori provenienti da Canada, Usa e Giappone sono scesi anche del trenta-quaranta percento. A riferirlo a Rbth è Sergey Voytovich, direttore dell’agenzia turistica Svoy TT. Voytovich è convinto che tale calo sia dovuto tanto a motivi politici (alcuni turisti temono che la situazione in Ucraina possa degenerare) che alle difficoltà per ottenere il visto.

La presenza di alcune tendenze negative è confermata anche da altri esperti del settore. “È vero: stiamo riscontrando un considerevole calo di interesse nella Russia da parte dei turisti stranieri, anche se per trarre delle conclusioni sarebbe più opportuno attendere i dati di fine anno”, ha dichiarato Moisey Furshchik, socio di Fok - un’agenzia specializzata in iniziative che mirano a promuovere il turismo regionale. Stando a Furshchik, le scelte dei turisti sono fortemente influenzate dall’atteggiamento generale verso un particolare Paese. In alcuni Paesi gli eventi in Ucraina hanno prodotto un’ondata di sentimenti anti-russi. L’esperto ha inoltre sottolineato che per la maggioranza delle persone ciò non si traduce in timori particolari, come la preoccupazione per la propria incolumità personale, la paura che le linee di trasporto possano essere interrotte o le valute estere siano messe al bando.

Quanto spendono i turisti stranieri in Russia

I turisti che visitano la Russia (in particolare Mosca e San Pietroburgo) spendono in media millecinquecento euro a persona per una settimana. Per gli Usa, la spesa media è di quattromila cinquecento dollari a persona a settimana.

“Si tratta di una percezione negativa più diffusa, determinata dai politici e dai mezzi di informazione. In circostanze come questa gli stranieri non vogliono nemmeno prendere in considerazione le proposte di viaggio provenienti dalla Russia, perché nel mondo esistono tanti altri luoghi interessanti da visitare. E così le visite nel nostro Paese vengono rimandate a un futuro indeterminato”, dice.

Forse, quando arriverà, questo “futuro” porterà con sé un maggiore interesse nei confronti della Russia. Furshchik è convinto che una volta che la situazione politica internazionale si sarà stabilizzata anche l’immagine della Russia all’estero verrà ripristinata, e ritiene che i tour operator dovrebbero tenersi pronti per sfruttare al massimo questo “ritardo”. Fra tre o cinque anni potremo assistere a un graduale ma marcato aumento di turisti stranieri. “Naturalmente occorrerà progettare una campagna pubblicitaria aggressiva e seguire una politica statale mirata. Al momento, però, ogni tentativo di incrementare artificialmente l’arrivo di turisti stranieri è forse destinato a dimostrarsi inefficace”.

Darya Smirnova, che per conto dell’agenzia 360 Experience cura i settori Europa, Medioriente e Africa (Emea), si dimostra più ottimista riguardo alla popolarità della Russia come destinazione turistica per chi proviene dall’estero. Smirnova ritiene che nel complesso il numero di stranieri che arrivano in Russia non solo non è diminuito, ma è persino aumentato. Ciò che è cambiato, spiega, è la tipologia di turisti che arrivano in Russia. Mentre gli europei sembrano più inclini a scegliere altre destinazioni, la domanda da parte dei Paesi asiatici è cresciuta - come confermano le statistiche ufficiali dell’Agenzia federale per il turismo russo (Rosturism).

Nel primo trimestre del 2014 ad esempio, il numero di turisti provenienti dalla Corea del Sud è aumentato rispetto all’anno precedente del 144 percento, grazie in parte alle nuove norme per il rilascio dei visti d’ingresso tra i due Paesi. Anche l’afflusso di turisti provenienti dall’India ha conosciuto un aumento a due cifre (tredici percento), così come l’afflusso di quelli in arrivo dal Brasile, un altro Paese dei Brics (undici percento). Il numero di turisti provenienti dalla Cina è aumentato invece del cinque percento. L’esperta ha confermato un calo nel numero complessivo delle presenze spagnole, che secondo i suoi calcoli si aggirerebbe attorno al venti percento.

“Tra le possibili ragioni di questo calo potrebbe esserci la situazione economica generale e un mutamento nelle preferenze: quest’anno le mete più gettonate sono i Caraibi e gli Usa”, ha spiegato.

La Russia ha bisogno di farsi conoscere

Secondo una tendenza globale i flussi turistici aumentano ogni anno tra il quattro e il sei percento. Un aumento che nei primi tre mesi dell’anno è stato registrato, seppur a fatica, anche in Russia. Il tasso di crescita avrebbe potuto però essere maggiore. “La mancata crescita e il mancato sviluppo del settore turistico sono dovuti a un unico fattore: la norma che mira a mantenere inalterato l’attuale regime dei visti e che favorisce il monopolio dei centri per il rilascio di visti”, afferma Voytovich, aggiungendo che la Russia rimane ai margini dei flussi turistici globali.

I turisti stranieri si limitano a visitare Mosca e San Pietroburgo”, ha detto. “Tutte le altre destinazioni non sono che ‘errori statistici’”. Vladislav Shulayev, co-presidente del comitato per il branding e la promozione regionali presso l’Associazione relazioni pubbliche russe, ha dichiarato a Rbth che le difficoltà nell’incrementare i flussi turistici sono legate soprattutto alla mancanza di una sistematica promozione all’estero delle opportunità che la Russia offre.

Negli ultimi venti anni le campagne di comunicazione regionali si sono concentrate soprattutto sul pubblico interno, e ciò ha avuto delle ripercussioni non solo sul turismo, ma anche sugli affari e sugli investimenti. Vladislav Shulayev aggiunge che tutti gli esperti stranieri con cui ha lavorato ritengono che all’estero la gente non abbia idea di ciò che la Russia ha da offrire. L’Agenzia federale del turismo russo ha già annunciato l’intenzione di aprire degli uffici per la promozione turistica della Russia all’estero.

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