Molti di coloro che sono nati nell’Urss ricorderanno come cavassero dalla crosta del formaggio dei grandi numeri di colore blu. I numeri erano in plastica alimentare a base di caseina. Di solito, erano uno o due, a seconda di come era tagliato il formaggio. I bambini giocavano con questi numeri, ne facevano collezione e li usavano per costruire varie cose. Ma a che cosa servivano?
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Nel caseificio, sulla forma di formaggio veniva applicata una serie di numeri che indicavano il lotto e la data di produzione. In altre parole, era una semplice marcatura. Ogni tipo di formaggio aveva una sua durata di stagionatura. Quindi, se il formaggio restava sullo scaffale più del necessario, o usciva dal magazzino prima del tempo, grazie a questi numeri di plastica si poteva facilmente risalire alla squadra di produzione e al responsabile dell’errore.
Ai negozi il formaggio veniva spedito già tagliato, pertanto i compratori vedevano soltanto dei singoli elementi della marcatura. Oggi, i numeri in caseina si usano raramente, per lo più tra i nostalgici. Il più delle volte, la marcatura si applica non sui formaggi, bensì sullo scaffale di stagionatura, oppure sul formaggio si usa una vernice alimentare o un adesivo, sul quale è stampata la data.
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