Perché il giovane Goebbels ammirava la Russia?

Joseph Goebbels (1897-1945) durante un discorso nel 1933, da Ministro del Reich per l’Istruzione pubblica e la Propaganda

Joseph Goebbels (1897-1945) durante un discorso nel 1933, da Ministro del Reich per l’Istruzione pubblica e la Propaganda

W.Fleischer/Getty Images
Il ministro della propaganda della Germania nazista e ardente sostenitore di Adolf Hitler, Joseph Goebbels, da giovane era pieno di esaltato amore per la Russia. E ne scriveva nel suo diario personale

“Che lettura. Per la prima volta Dostoevskij. È impressionante. ‘Delitto e castigo’. Lo leggo di notte”, scrisse Joseph Goebbels (1897-1945) nel suo diario all’inizio del 1919. Così iniziava la sua passione per la Russia.

Le opere di Fjodor Dostoevskij (1821-1881) iniziarono a essere pubblicate attivamente in Germania all’inizio del XX secolo. Tra il 1920 e il 1922, nel Paese furono vendute circa 400 mila copie dei suoi libri.

Nell’inverno del 1919-1920 il giovane Goebbels lesse il romanzo di Lev Tolstoj “Guerra e pace” e fece l’appunto: “Sto leggendo con ardore. Tolstoj, Dostoevskij, dentro di me c’è una rivoluzione”.

Joseph Goebbels, di fatto numero due del nazismo, le sue tecniche di propaganda furono uno dei fattori che consentirono al Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori l’ascesa al potere in Germania nel 1933

In gioventù il futuro Ministro del Reich per l’Istruzione pubblica e la Propaganda voleva diventare scrittore: scriveva poesie e opere teatrali. Nel 1929 pubblicò un romanzo parzialmente autobiografico “Michael. Diario di un destino tedesco”. L’opera diventò popolare, fu ristampata 17 volte. Nel libro c’è questa citazione: “Lo spirito di Dostoevskij aleggia sopra un paese silenzioso, sognante, che ha un nuovo futuro alla soglia. Quando la Russia si sveglierà, il mondo sperimenterà un miracolo nazionale”.

Goebbels era sicuro che “l’Europa è tutto un problema morale”. Ma in essa c’è la “vecchia santa Russia”, un Paese per il quale, pur non  conoscendolo, lui nutriva il più profondo rispetto.

A luglio del 1924 Goebbels scrisse nel suo diario “di credere nella Russia” e la definì un “Paese santo”. Sempre nello stesso periodo si interessò per la prima volta all’attività di Adolf Hitler.

Sembra che in quel momento la figura del futuro cancelliere del Reich non abbia affascinato Goebbels così tanto da smettere di tessere gli elogi alla Russia e credere che “la chiave della questione europea risieda in essa”. Non capiva “come si possano riporre speranze su Inghilterra e  America”.

Goebbels con al sua famiglia in visita a Hitler durante un soggiorno del Führer alla Kehlsteinhaus (celebre come “Nido dell’Aquila”) a Obersalzberg, nel 1938

Goebbels, come Pushkin, stava aspettando che “la Russia si svegliasse dal sonno”. “Russia, tu sei la speranza in un mondo morente. Quando verrà questo giorno?”, scrisse sulle pagine del suo diario il 15 luglio del 1924.

Nella primavera del 1925, Goebbels si iscrisse all’NSDAP (Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori). Il tema della Russia nei suoi diari scomparì per un po’. In un’annotazione datata 21 ottobre 1925, Goebbels scrisse: “Vorrei un giorno andare in Russia per qualche settimana per motivi di studio”. Però non rivelò mai per quali motivi.

Ma già dal 1925, negli appunti del suo diario, si vedono chiaramente apologie al futuro Führer. Il 23 marzo Goebbels scrisse: “Hitler è proprio un ragazzo in gamba”.

Nel 1926 Hitler lo nominò Gauleiter di Berlino. Nel 1933, il trentaseienne Goebbels divenne ministro della pubblica istruzione e della propaganda della Germania nazista.

Con l’avvicinarsi della Seconda guerra mondiale, nei diari di Goebbels iniziò a essere rintracciata l’idea che la Russia fosse un inferno sulla terra. Della sua vecchia passione non rimase nemmeno una traccia.

LEGGI ANCHE: Così un funzionario sovietico divenne uno dei principali propagandisti del nazismo 

Cari lettori, 

a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a: 

  • Iscrivervi al nostro canale Telegram
  • Iscrivervi alla nostra newsletter settimanale inserendo la vostra mail qui
  • Andare sul nostro sito internet e attivare le notifiche push quando il sistema lo richiede
  • Attivare un servizio VPN sul computer e/o telefonino per aver accesso al nostro sito se risultasse bloccato nel vostro Paese



Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie