Parata degli atleti sulla Piazza Rossa di Mosca, in occasione della Festa dei Lavoratori, 1º maggio 1969
Ivan Denisenko/SputnikL’educazione fisica era uno dei pilastri dello sviluppo giovanile in Urss. Ogni cittadino sovietico sapeva quali esercizi del mattino venivano trasmessi alla radio. I bambini nelle scuole facevano ginnastica e frequentavano vari gruppi sportivi.
Il desiderio di creare un “uomo nuovo” implicava non solo la rieducazione ideologica e la fede incondizionata nelle idee del comunismo, ma anche la perfezione fisica. L’uomo sovietico doveva essere sano, forte e resistente, non solo per lavorare bene, ma anche per combattere i nemici, qualora fosse stato necessario.
Parata di sportivi allo Stadio “Dinamo” di Mosca negli anni Trenta del Novecento
Ivan Shagin/МАММ/МDF/Russia in photoLa prima organizzazione a occuparsi dell’educazione fisica delle masse fu il “Vsevobuch” (parola formata dalle iniziali di “Vseobshchee voennoe obuchenie”, ossia “Addestramento militare universale”), istituito nel 1918. Tutti gli uomini tra i 18 e i 40 anni venivano addestrati al tiro, al servizio sul campo, al lavoro di trincea e ad altri campi dell’arte militare. Le donne venivano educate solo su base volontaria. In occasione del primo anniversario della fondazione del “Vsevobuch”, si tenne una parata sulla Piazza Rossa con cadetti e battaglioni da combattimento, ai quali si unirono gli istruttori fisici: era la loro prima volta sulla Piazza Rossa.
L’esercizio di ginnastica di massa denominato “La stella”, 15 luglio 1935
A. Gribovskij/МАММ/MDF/Russia in photoNegli anni Venti, con le parate si festeggiavano gli anniversari tondi, ma dal 1931 la parata fu organizzata annualmente.
Giovani sovietiche in una parata di atlete sulla Piazza Rossa di Mosca, 1932
Ivan Shagin/МАММ/МDF/Russia in photoUn momento altamente spettacolare della parata degli atleti sulla Piazza Rossa di Mosca, 1936
Aleksandr Rodchenko/МАММ/МDF/Russia in photoLo scopo era di diffondere lo sport tra i cittadini sovietici, soprattutto tra i giovani. Nel 1930 l’educazione fisica divenne addirittura una materia obbligatoria in tutti gli istituti di istruzione universitaria del Paese. E anche oggi gli studenti sono obbligati a frequentarla al pari delle altre materie.
Parata di sportive sulla Piazza Rossa di Mosca con i ritratti di Stalin, anni Trenta del Novecento
Emmanuil Evzerikhin/МАММ/МDF/Russia in photoParata di atleti sulla Piazza Rossa con tanto di carro con l’effige di Lenin, 1938
Sergej Vasin/МАММ/МDF/Russia in photoQueste dimostrazioni non servivano solo per promuovere uno stile di vita sano. Le parate dovevano essere la prova del successo del potere sovietico: in Urss era nata una persona nuova, sviluppata sia spiritualmente che fisicamente. I manifesti di propaganda indicavano gli istruttori fisici come “la riserva di combattimento dell’Armata Rossa” e le parate stesse come “una potente dimostrazione della forza e dell’invincibilità del popolo sovietico”. Fu in occasione della parata degli istruttori fisici del 1936 che venne usato uno slogan passato alla storia: “Grazie compagno Stalin per la nostra infanzia felice!”.
Momenti spettacolari di una parata di atleti sulla Piazza Rossa negli anni Trenta del Novecento
Emmanuil Evzerikhin, Ivan Shagin/МАММ / MDF/Russia in photoNell’Urss esisteva un programma chiamato “GTO” “Gotóv k trudú i oboróne SSSR”; ossia “Pronto al lavoro e alla difesa dell’Urss”, che incoraggiava i giovani a raggiungere grandi risultati sportivi. Per ottenere il distintivo GTO, si dovevano raggiungere determinati risultati sportivi, che dipendevano dalla fascia d’età. Qualsiasi cittadino di età compresa tra i 10 e i 60 anni (fino a 55 anni per le donne) con uno stato di salute soddisfacente poteva sottoporsi ai test. Questo programma esiste ancora oggi in Russia.
Riproduzione del distintivo del programma “GTO”, “Gotóv k trudú i oboróne SSSR”; ossia “Pronto al lavoro e alla difesa dell’Urss”, 1936
Aleksandr Rodchenko/МАММ/МDF/Russia in photoNel 1939 le sfilate coincisero con la Giornata dell’Atleta dell’Unione Sovietica. Durante i primi anni della Seconda Guerra Mondiale (dal 1941 al 1943) non si tennero parate, ma la tradizione fu ripresa nel 1944, a conflitto ancora incorso. Nell’agosto 1945 fu organizzata una parata dedicata alla vittoria nella Seconda Guerra Mondiale.
Fermo immagine dal film documentario “Vsesojuznyj parad fizkulturnikov” (ossia: La parata degli sportivi di tutta l’Unione”), 1945
Dominio pubblicoFermo immagine dal film documentario “Vsesojuznyj parad fizkulturnikov” (ossia: La parata degli sportivi di tutta l’Unione”), al momento del passaggio della polisportiva “Dinamo” 1945
Dominio pubblicoIn seguito furono organizzate parate in occasione del 1° maggio (Festa del Lavoro) e del 7 novembre (Giornata della Rivoluzione d’Ottobre), nonché per le Spartachiadi (le Olimpiadi socialiste) e in occasione di altri eventi sportivi.
Parata degli atleti partecipanti alle Spartachiadi del 1956, durante la cerimonia di apertura allo Stadio Lenin (oggi Luzhnikí)
Lev Borodulin/МАММ/МDF/Russia in photo
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