Così il controspionaggio sovietico ha sgominato la banda che aiutava i nazisti a Leningrado

Russia Beyond (Foto d'archivio; Kalestin Korobitsyn; Sergej Strunnikov)
L'intelligence militare tedesca sperava di utilizzare le abilità di alcuni fuggitivi sovietici per condurre campagne di sabotaggio nella città assediata

Nell'ottobre del 1941, le forze naziste effettuarono un raid aereo contro la città assediata di Leningrado. Approfittando del caos provocato dal bombardamento, tre criminali condannati riuscirono a scappare. Nei mesi successivi, i fuggitivi formarono una banda che lavorava per l'intelligence militare tedesca, minando la capacità di Leningrado di resistere all'assalto nazista.

Latitanti in fuga

Vitalij Kosharnyj era stato condannato prima dell'inizio della Seconda guerra mondiale. Fu processato per falsificazione di documenti, cosa in cui era un maestro, tanto che riuscì a falsificare i documenti di rilascio per sé e per i suoi due complici. 

Vitalij Kosharnij

Durante uno dei raid aerei nazisti su Leningrado, Kosharnyj e altri due fuggitivi evasero dal carcere. Fermarono un'auto che stava andando in città e uccisero il conducente. Iniziò così la storia dello Zig Zag, un'organizzazione criminale di breve durata, ma devastante, che aiutava l'intelligence militare tedesca. 

Zig Zag 

Essendo stato un criminale condannato e tenuto d’occhio dalle autorità sovietiche, Kosharnyj deve aver creduto che la Germania nazista gli offrisse un futuro che in URSS non aveva. Arrivati a Leningrado, Kosharnyj e i suoi complici si rifugiarono a casa di un'amica. Lei lavorava come barista in città. Ben presto, Kosharnyj formò una piccola ma potente organizzazione criminale chiamata “I Difensori degli Interessi Tedeschi - Bandiera di Adolf Hitler”, le cui prime lettere in cirillico formavano l'acronimo “Zig Zag”, così come divenne noto il gruppo.

Persone sulla Prospettiva Nevskij durante l'assedio

Il gruppo criminale crebbe rapidamente fino a contare 12 membri. Il suo leader, Vitalij Kosharnyj, decise che se voleva portare avanti il suo piano di lavorare per i nazisti, era giunto il momento di agire. 

Dietro le linee nemiche 

Kosharnyj scelse uno dei suoi uomini, Kirillov, e lo incaricò di attraversare il fronte e mettersi in contatto con i tedeschi. Nel novembre 1941, Kirillov attraversò il fronte, fu ferito e fatto prigioniero dai nazisti: fu così che portò a termine con successo la prima parte di quella audace ma disonorevole missione. 

Cittadini in fila per il cibo nella Leningrado sotto assedio

Come prigioniero di guerra, Kirillov informò i suoi carcerieri che non solo era disposto ad aiutarli a conquistare Leningrado assediata, ma che aveva anche un gruppo di 11 sabotatori in città in attesa di istruzioni. 

I nazisti non lo uccisero. L'intelligence militare tedesca, nota come Abwehr, aveva grandi speranze di utilizzare criminali condannati, disillusi dal governo sovietico, per i propri scopi.

I residenti di Leningrado attingono acqua da un tubo rotto in una strada ghiacciata

Ritenendo che il gruppo Zig Zag avesse la capacità di minare il morale e lo spirito dei difensori di Leningrado, l'Abwehr prese sul serio l'offerta di Kirillov. L’uomo fu così spedito in un campo vicino a Leningrado: lì gli insegnarono le basi del sabotaggio e dell'intelligence. Acquisite le competenze necessarie, Kirillov fu dotato di radio e attrezzature per la contraffazione, e fu trasferito di nuovo a Leningrado.

Il sabotaggio

Tessera per il pane

Tra le attività di sabotaggio intraprese dai membri di Zig Zag c'era la realizzazione e la diffusione di volantini avvilenti che esortavano la popolazione ad arrendersi alla città. Inoltre, Kosharnyj, essendo un esperto falsario, fece buon uso dell'attrezzatura che i tedeschi gli fornirono per produrre buoni pasto su scala di massa. Per la città martoriata, dove la gente stava morendo di fame, questo avrebbe potuto essere un colpo fatale. Zig Zag falsificò i buoni pasto per ricevere beni e cibo ormai scarsi, minando ulteriormente il morale della popolazione affamata.

Il fallimento del rifugio

Un giorno, Kosharnyj ricevette un messaggio secondo il quale un ufficiale dei servizi segreti tedeschi era arrivato a Leningrado. I suoi responsabili ordinarono al leader dello Zig Zag di incontrarlo in un rifugio sicuro da qualche parte in città. Ma l'incontro andò male. 

Gli inquilini dell'edificio in cui avrebbe dovuto svolgersi l'incontro avvisarono la polizia di un gruppo di uomini sospetti che si aggiravano all'interno. Un poliziotto arrivò prontamente, ma fu ucciso dai collaborazionisti nazisti. Ma il piano non durò a lungo.

Lo Zig Zag era destinato a fallire. L'agente tedesco che avrebbe dovuto prendere contatto con il gruppo era stato arrestato, rivelando l'identità dei criminali che lavoravano per l'Abwehr.

Controllo dei documenti nella Leningrado sotto assedio

Ogni singolo membro del gruppo fu presto arrestato dall'NKVD. Tutti i criminali furono portati davanti a un tribunale militare. Nonostante le suppliche di alcuni membri del gruppo criminale di usarli come soldati nella lotta contro i nazisti, il tribunale fu spietato.

Cibo e oggetti confiscati

Dichiarò tutti i membri dello Zig Zag colpevoli di aver creato un'organizzazione antisovietica, di aver aiutato i tedeschi, di frode su larga scala e di omicidio e li condannò tutti a morte, senza alcuna eccezione. 

Il 30 giugno 1942, tutti i membri dello Zig Zag furono giustiziati dal plotone di esecuzione.

 

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