In una caffetteria di Tver, estate 1990
Aleksandr Ovchinnikov/TASSTra gli slogan più famosi di epoca sovietica c’era quello che invitava la gente (e soprattutto le donne) a liberarsi dalla “schiavitù della cucina” (ne abbiamo parlato qui). Le persone potevano quindi sfamarsi in una moltitudine di mense, caffetterie e ristoranti. E non tutti sanno che anche i sovietici avevano i loro “fast food”. Ecco cosa mangiavano quando volevano fare uno spuntino mordi e fuggi.
Chebureki venduti per le strade di Mosca, 1989
Aleksandr Grashchenkov/SputnikQuesto tortino fritto ripieno di carne macinata è il piatto più famoso della cucina tatara di Crimea. I cheburek si sono diffusi in Unione Sovietica con lo sviluppo delle località turistiche del Mar Nero, dove era possibile acquistarli per strada e in spiaggia. Successivamente, in tutto il Paese sono apparse le prime caffetterie chiamate “cheburechnaja”: lì si poteva mangiare non solo tortini fritti ripieni di carne, ma anche con un morbido cuore di formaggio o di erbette… il tutto accompagnato da una tazza di caffè (o un bicchierino di vodka).
La cheburechnaja “Druzhba” di piazza Sukharevskaja a Mosca, aperta nel 1957, è ancora oggi funzionante. I suoi clienti ne apprezzano l’atmosfera nostalgica e i cheburek tradizionali, preparati così come venivano preparati in epoca sovietica nelle città affacciate sul Mar Nero.
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Chiosco di "ponchiki", anni '60
LIFE / pastvu.com; Legion MediaI pietroburghesi le chiamano “pyshki”, e le caffetterie specializzate si chiamano “pyshechnaja”; i moscoviti, invece, le chiamano “ponchiki”, e i caffè che le servono si chiamano “ponchikovaja”. Si dice che le ciambelle preparate a Mosca siano diverse da quelle di San Pietroburgo… ma questa eterna questione meriterebbe un articolo a parte!
In ogni caso, le ciambelle sovietiche sono molto diverse da quelle statunitensi: si tratta di una pastella fritta con un buco al centro e coperta di zucchero a velo. Per saziarsi di solito se ne ordinano 3 o 4.
A San Pietroburgo, i “pyshki” fanno ancora oggi parte della cucina tradizionale locale: esistono molte “pyshechnaja” dove ordinare questo classico della cucina sovietica.
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A Mosca, le “ponchikovaja” si trovano invece nei parchi Sokolniki e VDNKh.
Inoltre, in Tatarstan e in Bashkiria è possibile assaggiare le ciambelle etniche chiamate “baursaki”.
I chioschi di gelati in URSS erano molto popolari non solo nei parchi, ma anche nei grandi magazzini. Molte persone si recavano al GUM, il principale grande magazzino di Mosca, solo per acquistare quel gelato speciale venduto in un cono di cialda. Curiosamente, il gelato del GUM è sempre stato molto popolare anche in inverno.
Passeggiata per le strade di Mosca con un gelato, 1983
Viktor Akhlomov / MAMM / MDF / Russia in photoOggi, nelle grandi città, si trovano moderni chioschi di gelati che vendono una maggior varietà di prodotti.
Il chiosco di zucchero filato era una tappa obbligatoria durante le passeggiate estive nei parchi sovietici. Era uno dei dolci preferiti (e alla portata di tutti) di ogni bambino! Gli unici ingredienti erano zucchero e sciroppo, ed era disponibile nei colori bianco, blu, rosa, giallo e verde.
Oggi, invece, lo zucchero filato in Russia ha perso parecchia popolarità.
"Shashlik" (carne allo spiedo), cucinata all'aperto, 1984
Agali Mamedov, Yashar Khalilov/TASSLa carne grigliata allo spiedo è un piatto tradizionale del Caucaso, diventato sinonimo di week-end estivi. I sovietici, infatti, amavano le grigliate all’aperto! Oltre a cucinare gli shashlik nei parchi e in dacia (qui trovate alcune ricette per marinare la carne “alla russa”), vi era l’abitudine di acquistarli già pronti per strada: erano infatti tra gli street food più comuni dell’URSS, e venivano venduti in tutte le regioni, dai territori baltici all'Estremo Oriente. Ma, ovviamente, gli shashlik più gustosi si trovavano (e si trovano ancora oggi) nel Caucaso.
Bancarella di "pirozhki", fagottini ripieni, 1985
Aleksandr Ovchinnikov/TASSI pirozhki (paninetti a forma di barca o tortini lievitati e cotti al forno, con diversi ripieni) venivano venduti nelle bancarelle dei mercati, nei chioschi delle stazioni ferroviarie e in speciali caffetterie chiamate “pirozhkovaja”, dove ci si poteva accomodare a dei tavolini alti e mangiare in piedi (non vi erano sedie). I clienti potevano scegliere tra una dozzina di pirozhki diversi, che di solito venivano accompagnati da una tazza di tè bollente. I pirozhki erano anche un ottimo cibo da asporto per chi aveva fretta.
La preparazione dei "pelmeny" nella Regione dell'Amur, 1986
V. Tarabashchuk/TASSUn’altra tipologia di fast food era la “pelmennaja”: ristoranti molto economici dove venivano serviti i pelmeni, i ravioli russi (qui trovate la ricetta). Negli Urali, oltre ai vari ravioli di carne, si potevano trovare anche pelmeni di pesce, di solito accompagnati da panna acida o maionese.
Questo tipo di fast food esiste ancora oggi, e lo si può trovare prevalentemente nei centri commerciali, e ha l’aspetto di ben più moderne caffetterie.
Suzdal, 1987
Sergei Metelitsa/TASSLo spuntino principale dell'URSS era il butterbrot, una parola di origine tedesca che si può tradurre come “panino”, anche se ha un aspetto leggermente diverso dal classico sandwich: si tratta infatti di una fetta di pane russo, sulla quale viene spalmato del burro o adagiata una fetta di formaggio o salame, con cetrioli o caviale. Ne abbiamo parlato qui.
In epoca sovietica, nelle grandi città c'erano addirittura dei distributori automatici che vendevano questi panini; oggi questo formato non esiste quasi più, anche se alcune caffetterie continuano a proporre nei loro menu questi panini preparati in stile sovietico. In generale, nella Russia moderna sono molto più diffusi i panini in stile europeo.
Distributore automatico di bibite, anni '60
Harrison Forman / Leonoro Karel archive / Russia in photoIn ogni parco c'erano dei distributori automatici che vendevano diversi tipi di bibite: dopo lo zucchero filato e il gelato, infatti, veniva molta sete! Di solito si poteva scegliere tra acqua gassata e acqua gassata con sciroppo. Inoltre, tutti bevevano dallo stesso bicchiere che veniva fornito direttamente dal distributore automatico: lo si sciacquava semplicemente con acqua! Ne abbiamo parlato qui.
Oggi queste macchinette si trovano solo nei musei.
"Bliny" (pancake) in vendita, 1987
SputnikIn URSS i bliny (pancake) erano meno diffusi rispetto ai chebureki, di cui abbiamo parlato al punto 1. I bliny venivano preparati con burro, panna acida, marmellata, latte condensato e carne. Ma queste frittelline con caviale, ad esempio, non erano disponibili ovunque.
Oggi esistono chioschi di bliny in quasi tutti i centri commerciali. E potete prepararli anche a casa vostra! Ecco alcune ricette.
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