Così i pirati russi terrorizzavano i vichinghi

Tatiana Manaeva
Se pensate che non esistesse una flotta navale russa prima della salita al potere di Pietro il Grande, vi sbagliate di grosso. Gli Ushkuiniks erano pirati fluviali provenienti dal nord della Russia: saccheggiarono la Svezia, la Finlandia, la Norvegia e addirittura la capitale dell’Orda d’Oro, Saraj Batu

La cattedrale di Santa Sofia a Novgorod, costruita nel XII secolo, è caratterizzata da un’antica porta finemente intarsiata. Nel 1187 la porta fu portata qui come bottino da Sigtuna, una cittadina della Svezia centrale, all’epoca importante centro per il commercio. 

La chiesa di Olof nella fortezza di Sigtuna

Nel XII secolo le terre russe non erano abbastanza forti per sconfiggere insieme gli svedesi, e così la città fu conquistata e saccheggiata da un gruppo di vandali di Novgord che risalivano il Vuoski, un fiume della Russia e della Finlandia che percorre la zona dell'istmo di Carelia e si getta nel lago Ladoga (Regione di Novgorod, Russia). Attraverso il mare arrivarono a Sigtuna senza essere visti, grazie alla rapidità e alla leggerezza delle loro imbarcazioni: erano gli Ushkuiniks, i leggendari pirati fluviali del nord della Russia. 

Chi erano 

Gli Ushkuiniks

Ushkui: con questo nome i russi del nord chiamavano l’orso polare. Le teste di questi animali venivano di solito impalate sulla prua delle loro barche, una pratica che diede origine anche al nome di ushkuis in riferimento alla loro popolazione.

Si trattava di imbarcazioni a vela e remi, larghe 3 metri e lunghe 12, in grado di trasportare fino a 40 uomini. Queste navi permisero agli Ushkuiniks di essere ricordati  come i pirati più minacciosi della storia russa.

Arrivavano da Novgorod, la città-Stato più potente dell’antica Russia. All’epoca era governata come una repubblica ed era abitata da molta gente libera che non voleva lavorare, vivere di commercio o coltivare la terra: preferiva invece servire la propria patria con la spada. Queste persone venivano impiegate dall’amministrazione di Novgorod per esplorare e proteggere le zone circostanti. E se durante le loro spedizioni capitava qualche saccheggio, le autorità di certo non si opponevano...

Le armi utilizzate

Gli Ushkuiniks erano persone davvero speciali: nati nella regione di Novgorod, erano buoni come i vichinghi, e molto più esperti ed equipaggiati rispetto al resto dei russi nei secoli XII-XVI. Essendo combattenti professionisti, provenivano spesso da famiglie benestanti, e per questo potevano permettersi armature di metallo e armi potenti, spade, archi e sciabole.

Le conquiste 

La prima campagna condotta dagli Ushkuiniks fu quella contro le terre degli Ugra (regione degli Urali) intorno al 1032, cui fecero seguito molte altre campagne. Di seguito riportiamo le più famose. 

Nel 1187 gli Ushkuiniks presero Sigtuna. Nel 1318 si spinsero fino ad Avo (oggi Turku), all’epoca capitale della Finlandia, e presero i beni della camera del Tesoro come bottino. Nel 1320 e 1323 attaccarono la Norvegia così duramente che le popolazioni locali scrissero addirittura al Papa implorando aiuto. 

Nello stesso anno, nel 1323, gli Ushkuiniks aiutarono Novgorod a sottoscrivere il primo trattato di pace con la Svezia, il trattato di Nöteborg, che pose fine a una guerra di 30 anni e definì il confine tra Novgorod e le terre svedesi. 

La porta della cattedrale di Santa Sofia a Novgorod

Anche dopo che l'Orda d'Oro aveva attaccato le terre russe e fatto pagare i tributi, agli Ushkuiniks sembrava non importare molto e saccheggiarono ugualmente senza ritegno le città dell’Orda. Nel 1374 gli Ushkuiniks tennero la loro campagna più grande, che coinvolse la bellezza di 90 navi! Presero Saraj Batu, capitale dell’Orda d’Oro, nonché una delle città più ricche del regno. Poco dopo Dmitrij Donskoj comprese che l’orda non era invincibile e nel 1380 sconfisse l’Orda nella battaglia di Kulikovo. 

Ma gli Ushkuiniks saccheggiarono e devastarono anche le città russe, soprattutto quando i principi che governavano queste città si rifiutavano di “cooperare”: nel 1369-1370 presero Yaroslavl e nel 1375 saccheggiarono Kostroma. Nel 1374 stabilirono la propria roccaforte a Khlynov (chiamata anche Vyatka, oggi Kirov, a 400 km da Mosca), una città a nord di Kazan con accesso a più fiumi. Vyatka (Khlynov) divenne infatti la "capitale degli Ushkuiniks". Nel frattempo gli Ushkuiniks realizzavano incursioni su e giù per i fiumi Kama, Oka e Volga, nella Russia centrale, e per questo si guadagnarono l’appellativo de “i banditi di Khlynov”.

Il tramonto 

Nel XV secolo gli Ushkuiniks non erano più solamente un aiuto, ma anche una grossa minaccia interna per Mosca. Bloccato tra Mosca e il khanato di Kazan, il popolo Vyatka era disposto a stringere con loro trattati di pace. E così gli Ushkuiniks si trasformarono in una grande forza militare che proteggeva Vyatka. Nel 1458, Vasilij II di Mosca sottomise Vyatka, ma nel 1466 gli Ushkuiniks saccheggiarono nuovamente le terre di Mosca e nel 1466 strinsero un trattato con Kazan. 

La conquista di Kostroma da parte degli Ushkuiniks, dalle

Nel 1471 gli Ushkuiniks presero nuovamente Saraj, per l’ultima volta. 

"Mentre passavano con le loro barche lungo il fiume Kama e poi sul Volga, i vyatka presero la città di Saray sul Volga e massacrarono una moltitudine di tartari, facendo prigionieri i loro figli e le loro mogli e prendendo una grande quantità di bottino, prima di tornare", raccontano le cronache.

Proprio come era già accaduto nel secolo precedente, gli Ushkuiniks dimostrarono ancora una volta la debolezza dell’Orda. Nel 1480 Ivan III spinse in ritirata i mongoli tartari nella battaglia di Ugra. 

Le imbarcazioni utilizzate

Ma nel 1489 Ivan inviò a Vyatka un esercito di 64.000 soldati. Aveva bisogno che la città dimostrasse lealtà come punto d’appoggio nella guerra contro il Khanato di Kazan. Dopo aver assediato la fortezza di Khlynov, l'esercito moscovita si preparò a bruciarla: contro le mura della città furono piazzate delle colossali recinzioni in catrame. Intimiditi da questi preparativi, il popolo Vyatka si arrese. 

La maggior parte dei nobili della città venne trasportata insieme alle loro famiglie in varie città vicino a Mosca. Dopo di che non risulta più alcun registro riportante le cronache degli Ushkuiniks e della loro potente flotta. 

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie