Il ministro russo dello Sport Vitalij Mutko ha definito “disumana” la decisione della Federazione internazionale di atletica (Iaaf) di escludere dalle Olimpiadi la campionessa di salto in lungo Daria Klishina, unica russa dell'atletica leggera ammessa ai Giochi. Lo stop è arrivato dopo che la Iaaf ha ripreso in considerazione il rapporto della Wada sullo scandalo doping in Russia.
“Non so come si possa qualificare tutto ciò, come ci si possa comportare così. Tutto ciò è disumano”, ha detto Mutko all’agenzia R-sport.
La Iaaf, che aveva escluso tutta la squadra russa di atletica per lo scandalo doping, aveva fatto eccezione per la Klishina, visto che dal 2013 la campionessa vive negli Stati Uniti. Una decisione però cambiata a seguito di “nuovi precedenti” emersi secondo la Iaaf. Daria Klishina ha presentato ricorso al Tas.
Con la pubblicazione del dossier redatto da una commissione indipendente della Wada che accusa i dirigenti sportivi russi di manipolazione sistematica dei test antidoping, la delegazione russa alle Olimpiadi di Rio è stata “tagliata” di un terzo. Le perdite più pesanti si sono registrate nell’atletica, nel sollevamento pesi e nel canottaggio.
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