Scandalo Fifa, la posizione della Russia

Il presidente della Fifa Joseph Blatter lascia il palco dopo un lungo discorso al 65esimo congresso della Federazione internazionale di calcio a Zurigo, in Svizzera (Foto: Reuters)

Il presidente della Fifa Joseph Blatter lascia il palco dopo un lungo discorso al 65esimo congresso della Federazione internazionale di calcio a Zurigo, in Svizzera (Foto: Reuters)

La bufera che ha travolto gli alti funzionari della Federazione internazionale di calcio ha generato un'ondata di discussioni sul futuro di questo sport e sul destino dei Mondiali 2018 e 2022. Gli esperti russi riflettono sulle conseguenze di questa faccenda

Il 27 maggio 2015 la polizia svizzera, su richiesta delle autorità americane, ha arrestato a Zurigo sette alti funzionari della FIFA, fra i quali i due vice presidenti dell'organizzazione, Jeffrey Webb ed Eugenio Figueredo. La procura degli Stati Uniti sospetta casi di estorsione e riciclaggio di denaro per un periodo di 24 anni.

In questo presunto giro di denaro sono sospettati anche i rappresentanti dei media sportivi e i gruppi di promozione che avrebbero dato tangenti ai rappresentanti della FIFA per una somma totale di più di cento milioni di dollari. Secondo i dati degli inquirenti, in cambio, questi ultimi avrebbero ottenuto i diritti di sponsor e di marketing sui tornei in America Latina. Tutte le azioni erano state preparate e attuate sul territorio degli Stati Uniti, mentre i pagamenti venivano realizzati tramite banche americane.

Da notare è il fatto che gli arresti sono avvenuti prima delle elezioni del presidente della FIFA, previste per il 29 maggio. Nella lista degli arrestati non c'era l'attuale presidente della FIFA, il settantanovenne Joseph Blatter, in corsa per il suo quinto mandato. Blatter era finora considerato il favorito assoluto.

Un possibile ritiro degli sponsor

Il principale esperto russo di calcio, candidato presidente della Federcalcio russa, Alisher Aminov, vede in questa faccenda una minaccia per il presidente della FIFA John Blatter. “Il continuo supporto alla sua candidatura è dato dalla sua generosità nei confronti dei paesi del “terzo mondo”. Egli redistribuisce a vantaggio delle federazioni locali la maggior parte dei profitti crescenti degli sponsor e queste, dal canto loro, appoggiano la sua candidatura. L'accusa di corruzione non sorprende il “terzo mondo” e finché Blatter continuerà ad opporsi alle pressioni degli americani, potrà stare certo che gli africani saranno, col pensiero, dalla sua parte. Al momento il voto del Mali è alla pari con quello dell'Inghilterra”.

Aminov ritiene che un possibile rifiuto degli sponsor a collaborare con la FIFA possa giocare un ruolo chiave. “Se cominceranno però ad andarsene gli sponsor più grossi, la situazione cambierà radicalmente. Senza generosi trasferimenti di soldi, i sentimenti degli africani verso Blatter potrebbero indebolirsi fortemente. E senza il loro sostegno potrebbero emergere grosse difficoltà con gli americani e gli europei, che da tempo conducono indagini sul capo della FIFA. Il presidente stesso comprende che il tempo per dimostrare che tutto è rimasto come prima è ben poco”.

A fare pressione su Blatter è anche la UEFA: il capo della lega europea delle associazioni di calcio, Michel Platini, chiede un riavvio dei lavori della FIFA, invitando Blatter a lasciare il suo posto.

Che cosa deve aspettarsi la Russia?

Molti dignitari altolocati resterebbero insoddisfatti nel non vedere coinvolti i rappresentanti della Russia e del Qatar, paesi padroni di casa dei campionati del mondo 2018 e 2022. Con l'iniziativa di un'ulteriore inchiesta contro la Russia sono intervenuti David Cameron, il nuovo presidente della Federcalcio ucraina, Andrej Pavelko e l'ex presidente della UEFA Lennart Johansson.

Allo stesso tempo, anche il direttore delle relazioni pubbliche della FIFA, Walter De Gregorio ha dichiarato che al giorno d'oggi tutto resta come prima: il Campionato mondiale 2018 si svolgerà in Russia, quello del 2022, nel Qatar. Ha espresso la sua opinione a proposito dello scandalo anche il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, dichiarando che gli arresti della FIFA non hanno nulla a che fare con la Russia e che gli USA in questo modo stanno solo cercando di impedire la rielezione di Blatter. Alle parole di Putin è seguita la reazione del rappresentante del dipartimento di stato americano Jeff Rathke che afferma che le accuse rivolte ai funzionari FIFA, che vedono coinvolti anche cittadini americani, sono tese esclusivamente alla lotta contro la corruzione. Secondo le parole dell'ex direttore dell'ufficio moscovita della FIFA, Valerij Chukhrij, niente può minacciare la Russia.

“Gli scandali di corruzione alla FIFA non sono certo il primo caso. Negli USA sono stati attribuiti procedimenti penali ad una serie di organizzatori dei Giochi Olimpici a Salt-Lake City (2002) e ad Atlanta (1996), dove sono stati registrati casi di corruzione. La FIFA sta attraversando l'ennesimo scandalo senza forti scosse. Finora non hanno mai privato nessuno del diritto di ospitare un grosso torneo. Io penso che sarà così anche questa volta. Tra le fila della FIFA è semplicemente in corso un rinnovamento dei quadri. Blatter manterrà il suo posto e la Russia e il Qatar continueranno tranquillamente a prepararsi per i Campionati”, ha detto Chukhrij a RBTH.

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