Se la recessione non pregiudica i Mondiali

In previsione del Mondiale non sono previste modifiche al bilancio per la costruzione degli stadi e delle relative infrastrutture, pari a 14,3 miliardi di dollari (Foto: Vladimir Astaplovich /RIA Novosti)

In previsione del Mondiale non sono previste modifiche al bilancio per la costruzione degli stadi e delle relative infrastrutture, pari a 14,3 miliardi di dollari (Foto: Vladimir Astaplovich /RIA Novosti)

Il crollo del rublo e la crisi non comprometteranno i preparativi per il prossimo campionato di calcio 2018

I mondiali del 2018? Non sono a rischio. Nonostante il crollo del rublo, nonostante la crisi. A Mosca si è tenuta la conferenza internazionale World Football Forum, dedicata ai preparativi della Russia per il Campionato. Come ha dichiarato il direttore generale del comitato organizzativo “Russia-2018” Alexei Sorokin, il crollo netto della moneta nazionale e la recessione dell'economia statale non influenzeranno i lavori in vista del torneo. “Il budget del comitato organizzativo è calcolato in valuta estera e pertanto non è suscettibile di variazioni nei tassi del cambio. La somma viene trasmessa dalla FIFA in dollari”, ha detto Sorokin durante la conferenza.

 
Calcio, quindici miliardi
di dollari per i Mondiali

Secondo le sue parole, gli organizzatori del mondiale non prevedono di rivedere o ampliare il bilancio, pari a 664 miliardi di rubli (14,3 miliardi di dollari), per la costruzione degli stadi e delle relative infrastrutture. “Al momento non è prevista una revisione del budget. Tutti i general contractor selezionati sono russi e principalmente utilizzano materiali prodotti in Russia, pertanto non vi è motivo di ricalcolare i costi degi progetti di grandi dimensioni”, ha aggiunto Sorokin. Secondo le parole del direttore generale di “Arena-2018” (la compagnia figlia del comitato organizzativo “Russia-2018”) Alexei Milovanov, la commissione FIFA si è detta soddisfatta delle prime fasi di preparazione della Russia al Campionato del Mondo. “Il termine ultimo di consegna degli stadi che ospiteranno il torneo è il 1° maggio 2016, mentre per tutti gli altri, il 1° maggio 2017. Ciascuno stadio avrà un regime da osservare per il Campionato e uno per le gare future.Ciò significa che dopo il Campionato le arene continueranno a funzionare anche se la capacità di alcuni stadi verrà ridotta”, ha dichiarato Milovanov.

Inchiesta sugli esiti della selezione per il “padrone di casa”

Nella primavera del 2010 scoppiò uno scandalo nella stampa internazionale quando l'ex-amante dell'ex-capo della Federazione calcistica inglese (FA) David Triesman, Melissa Jacobs, trasmise ai giornalisti gli appunti delle trattative condotte da Triesman. L'ex-capo della FA dichiarava nella registrazione, che la finale di Coppa del Mondo 2010 l'avrebbe vinta la squadra spagnola, grazie agli arbitri comprati dai soldi russi. Madrid stessa in cambio si sarebbe impegnata a garantire i voti dei propri delegati a Mosca in occasione delle elezioni per il paese ospitante del torneo 2018. Tuttavia, il signor Trisman, al tempo delle indagini, non riuscì a fornire alcuna prova a conferma di quanto dichiarato e fu dunque costretto a dimettersi. In seguito la FIFA si scusò dell'accaduto con la Federazione calcio russa.

Come riporta l'edizione russa Kommersant, il comitato etico della FIFA non ha trovato nulla che potesse giustificare le accuse dirette alla Russia. Nondimeno, nel rapporto delle indagini è stata messa in evidenza la scarsa collaborazione dimostrata da Mosca. Secondo le dichiarazioni dei rappresentanti del comitato, la Russia non avrebbe assolto alla richiesta di fornire i computer del proprio personale agli organizzatori per accertamenti. “Questi computer sono stati presi in affitto da società terze, alle quali sono stati poi restituiti. Assai possibile è che la corrispondenza fra gli operatori sia stata cancellata dagli stessi titolari dei pc”, ha affermato Alexei Sorokin, direttore generale del Comitato organizzativo “Russia-2018” dietro le quinte del World Football Forum.

Come evidenziano le indagini, la Russia ha trasmesso regali ai membri della FIFA, il cui costo comunque porta carattere puramente simbolico. Al contempo, viene sottolineato che i viaggi e le permanenze dei collaboratori dell'organizzazione internazionale in Russia sono stati coperti dalla parte ospitante stessa, anche se alllora il regolamento FIFA non vietava questa praticaIn conclusione del rapporto, il comitato etico della FIFA afferma che non vi sia motivo alcuno di dubitare del modo in cui la Russia sia diventata padona di casa del torneo mondiale. Il caso è chiuso, ha dichiarato il capo del dipartimento giudiziario del comitato etico, autore del testo,

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