Quando l'età non conta, nemmeno nello sport

Dalla pallavolo al tiro a segno, ecco i campioni russi che stanno vivendo una seconda giovinezza nella loro carriera. Noncuranti del tempo che passa

L’età nello sport è un aspetto piuttosto importante. La maggior parte della gente ritiene che l’età, in cui gli atleti raggiungono i loro risultati migliori, sia tra i 20 e i 30 anni. In realtà, poi, non è proprio così. Ogni atleta, infatti, è diverso. C’è chi ha brillato in giovane età per poi subito spegnersi, chi ha iniziato a mostrare tutto il suo potenziale solo una volta compiuti i 30 anni, e chi, invece, non vede affatto la soglia dei 40 anni come una ragione per interrompere la propria carriera sportiva. Ecco cinque super veterani che ancora oggi continuano a brillare nella nazionale russa. 

Sergei Tetyukhin, pallavolo, 39 anni

Foto: Imago/Legion Media

Il titolo di "nonno della pallavolo russa", dopo la recente nomina ad allenatore del palleggiatore quarantaquattrenne Vadim Chamutckich, è passato allo schiacciatore laterale trentanovenne, già campione olimpico, Sergei Tetyukhin. Nonostante Sergei, dopo il successo della squadra nazionale russa ai Giochi olimpici di Londra, abbia annunciato il suo ritiro dalle partite della nazionale, egli continua a fare faville con la sua squadra dei Belogorie, che nel marzo del 2014 ha conquistato l’ennesima Champions League. E Sergei, oltre al suo quarto scudetto, è stato insignito anche del premio come miglior giocatore di questo prestigioso torneo.

Balzhinima Tsyrempilov, tiro con l’arco, 39 anni

Foto: Photoshot/Vostock Photo

Balzhinima Tsyrempilov era considerato, all’interno della nazionale russa, un bambino prodigio. Sono davvero pochi, infatti, gli atleti che riescono a entrare nella nazionale di tiro con l'arco con soli 18 anni. Tsyrempilov, tuttavia, lasciò aspettare i suoi tifosi ben sei anni, dal momento del suo debutto avvenuto nel 1993, prima di riuscire a conquistare i suoi primi riconoscimenti importanti, come, ad esempio, il primo posto al Gran Premio d'Europa "Freccia d'Oro" nel 1999. Tsyrempilov vanta all’attivo quattro Olimpiadi, una vittoria alla Coppa del Mondo, quattro titoli di Campione d’Europa, tre argenti al Campionato del Mondo (due in strutture chiuse) e una serie di altri premi di calibro minore. L’ultimo risale al maggio del 2013, quando Tsyrempilov vinse una tappa del Gran Premio d'Europa a Echmiadzin (Armenia). Vi sono tutte le probabilità che lo rivedremo di nuovo gareggiare alle Olimpiadi a Rio, nel 2016.

Valery Redkozubov, sci, 42 anni

Foto: Photoshot/Vostock Photo

Valery Redkozubov, due volte campione alle Paralimpiadi di Sochi 2014, 11 anni fa, mentre stava lavorando in una miniera presso la città natale di Norilsk, subì un grave incidente sul lavoro, durante il quale perse l’uso di un occhio e rimase cieco dall’altro. Due anni più tardi, dopo una lunga e difficile cura, Valery ha deciso di tornare allo sci alpino, sport al quale si è dedicato sin dall’infanzia. "Rimanere fermo in casa era per me insostenibile”, ricorda l'atleta. “Sarei sicuramente morto. Così, invece, faccio almeno un po’ di movimento... ". Nel 2007 Redkozubov è stato eletto due volte campione di Russia e nel gennaio del 2014 è diventato l'eroe della Coppa del Mondo, vincendo tre delle quattro medaglie d'oro nella categoria non vedenti.

A Sochi 2014, Valery, oltre ad aver avuto l’onore di portare la bandiera della squadra paralimpica russa alla cerimonia di apertura, ha vinto, insieme alla sua guida Evgeny Geroev, l’oro nello slalom e nella supercombinata, e il bronzo nello slalom gigante.

Pavel Frants, bandy, 46 anni

Foto: Tass

Nell’hockey russo (chiamato anche bandy) sono davvero pochi gli esempi di giocatori della vecchia guardia in grado di sorprendere ancora con i loro risultati. Ciò che di più conta in questo sport è l'intelletto, seguito dalla prestanza fisica. I risultati del difensore della Dinamo-Kazan, Pavel Frants, tuttavia, rientrano nella categoria degli inimmaginabili. Il sei volte campione del mondo ha, infatti, ormai da tempo superato il record stabilito dalla leggenda sovietica dell’hockey con palla, Nikolay Durakov (nominato anche il miglior giocatore del XX secolo). Durakov gareggiò fino ai 42 anni, Franz ne ha già 46 e non ha nessuna intenzione di appendere i pattini.

Sergei Alifirenko, tiro a segno, 55 anni

Foto: Tass

Tutti i record e risultati menzionati in precedenza impallidiscono, tuttavia, di fronte alla longevità del campione olimpico nel tiro a segno, Sergei Alifirenko. L’atleta cinquantacinquenne, vincitore dell'oro già durante i Giochi del 2000 (nel tiro a segno, specialità pistola automatica da 25m), nella passata stagione, è stato di nuovo incluso nella formazione della nazionale russa.

Sergei ha ovviamente sempre più difficoltà a conquistare nuove medaglie. Il suo ultimo oro a livello nazionale risale, tuttavia, solo al 2012, di modo che potrebbe riservarci ancora delle sorprese. Inoltre, è interessante notare che due dei tre figli di Sergei hanno seguito le sue orme. E il più giovane, Alexander, nel 2012, al campionato nazionale, è salito sul podio proprio assieme al padre: Sergei occupando il primo posto, il figlio il terzo.

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