In attesa della prima partita contro la Corea, i giocatori della squadra russa si allenano vicino all’albergo, nell’arena "Novelli Júnior”, sede del club locale “Ituano” (Foto: Ria Novosti)
Il modo più semplice per raggiungere il centro sportivo nel quale si allena la nazionale russa ad Itu, nello Stato di Sao Paulo, è con una macchina a noleggio, come fa la maggior parte dei colleghi dei media russi. Gli altri, per evitare problemi, salvaguardare i propri effetti personali e la propria stessa vita, preferiscono evitare gli autobus urbani e utilizzare invece i taxi, sebbene “costino un occhio della testa" – si parla di 320 reais a tratta (circa 150 dollari).
Itu, con una popolazione di poco più di 150 mila persone, città nella quale ormai Fabio Capello e la sua squadra sono di casa, in Brasile viene chiamata la "Valle assolata". Ha anche un altro nomignolo simpatico: "Piccola grande città." Perché? Proprio qui si può vedere un’enorme cabina telefonica (alta come tre uomini), una lanterna e un semaforo giganti; nelle verande aperte dei ristoranti usano posaceneri con un diametro di 40 centimetri e, esposta in vetrina, è possibile vedere una chitarra grande come un contrabasso!
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Ad Itu i gli abitanti amano fare dell’ironia su questo fatto, anche grazie al contributo del celebre comico brasiliano Simplicio. Questo noto comico, originario di Itu, ha inventato un personaggio abitante di Itu il quale si diceva sicuro del fatto che nella sua città gli oggetti fossero più grandi che in qualsiasi altro posto. Questo sarà anche vero, ma le porzioni nei ristoranti, nonostante i piatti siano di dimensioni oscenamente grandi, sono molto modeste. Comunque i locali hanno una degna risposta a questa osservazione: "Non preoccupatevi di questo, state certi che ricorderete i nostri grandi prezzi" – ribatte un intraprendente cameriere.
Dietro il filo spinato
I calciatori russi alloggiano presso l’hotel a cinque stelle “San Rafael”, che inizialmente era stato scelto dalla squadra tedesca. I tedeschi, dopo aver visto il programma del campionato, hanno deciso di fare base da qualche altra parte mentre Fabio Capello, vi ha visto un “bocconcino”. Per l'arrivo dei russi, il territorio dell’hotel è stato ristrutturato completamente: è stato rivestito con una pesante pellicola opaca e recintato in cima con file massicce di filo spinato. Lungo il perimetro della struttura stazionano pattuglie di polizia e dell'esercito armate fino ai denti. Un tentativo di troppo per sbirciare al di là dal recinto, può finire male, così i giornalisti sono stati avvertiti di tenersi a debita distanza dall’hotel.
Tuttavia, si è riusciti a scoprire qualcosa della nazionale russa. L'hotel occupa più di 80 mila metri quadrati; per i giocatori e lo staff tecnico sono stati messi a disposizione campi da tennis, sauna, spiagge per giocare a beach volley, piscina, centri massaggi e di fisioterapia. Le camere sono molto spaziose, vanno da 50 a 125 mq. In realtà, questo è tutto ciò che si può dire circa la vita dei giocatori russi. I dipendenti del "San Rafael" passano a fianco ai giornalisti, rigando dritto senza voltarsi e silenziosi come pesci. Si dice che ciascuno di loro si sia impegnato in forma scritta a non svelare nulla circa la vita dei calciatori: pena una pesante multa e perfino il licenziamento.
Le direttive segrete di Capello
I giocatori della squadra russa si allenano vicino all’albergo, nell’arena "Novelli Júnior”, sede del club locale “Ituano”. Le dichiarazioni rilasciate da Capello ai mass media, avvengono in maniera rigorosamente regolamentata: per 20 minuti al giorno i giornalisti possono assistere agli allenamenti e intervistare brevemente due giocatori negli appositi centri Stampa. I giocatori non parlano molto volentieri con i giornalisti. Così il centrocampista della nazionale russa e della moscovita Dynamo - Aleksei Ionov, dopo l’ennesimo allenamento, ha dichiarato ai giornalisti che c’è molta attesa per la prima partita con i coreani: “La prima partita è particolarmente emozionante. Naturalmente aspettiamo con ansia la partita con la Corea e tutti noi abbiamo grandi aspettative. Siamo motivati, ci alleniamo, non vogliamo fallire. I giornalisti cercano di far rivelare al giocatore le direttive e i commenti di Fabio Capello durante gli allenamenti. Tuttavia, ogni tentativo di scoprire ulteriori informazioni risulta vano: "I giocatori non rilasciano commenti circa le attività svolte, perché tutto ciò che viene detto Capello, deve rimanere segreto!" - ribatte Ionov.
Menu da Chef
Se non è possibile sapere quello che fanno nel tempo libero i giocatori della squadra russa, sappiamo invece cosa mangiano. Scopriamo che prima dell’ingresso della squadra nazionale al “San Rafael”, qui sono stati portati circa 120 kg di pasta, 50 kg di parmigiano, 100 bottiglie di olio d'oliva. I cuochi della squadra russa, direttii dallo chef italiano Nino Graziano, sono stati visti al mercato alimentare locale con una lunga lista in mano. I venditori del mercato sostengono che Graziano, accompagnato dal personale dell’hotel, abbia scelto personalmente le verdure, la frutta e il pesce.
I commercianti hanno riferito che i cuochi della squadra russa hanno optato per merluzzo, salmone, manzo e carne di anatra, che sono stati ordinati in anticipo. Nel menu dei giocatori, per il periodo del campionato, niente grassi! Questi sono severamente vietati. Verrà fatto di tutto affinché i giocatori della squadra abbiano una cucina varia, e pare che gli stessi giocatori siano molto soddisfatti della loro dieta. Faccenda a parte invece per il Porto che in scatole è stato consegnato alla squadra nazionale del Portogallo e le cisterne di birra, portate nel centro sportivo della squadra tedesca: questi rimangono invece per i russi un sogno – tutti a dieta!
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