Mister Fabio Capello (Foto: Itar Tass)
In Brasile con il meglio del made in Russia. Da qualche ora è arrivata la lista dei 30 calciatori convocati da Fabio Capello, commissario tecnico della Nazionale russa, in vista dei Mondiali nel Paese sudamericano, al via tra 30 giorni. L'elenco definitivo dei 23 arriverà nella sede Fifa entro il 2 giugno. Con 29 elementi che arrivano dal campionato della Federazione. E il tecnico italiano non ha fatto mancare qualche sorpresa. Nell'elenco dei prescelti che arrivano dai tornei europei c'è solo il centravanti Pavel Pogrebnyak - uno dei pochi veterani in rosa -, che gioca in Inghilterra nel Reading, (Championship, seconda divisione inglese), con 13 gol in 39 partite.
Gol che serviranno parecchio nel girone eliminatorio che vede la Russia favorita, assieme al Belgio dei giovani fenomeni Hazard, Lukaku, Witsel (Zenit San Pietroburgo), Courtois e Mertens, per il passaggio agli ottavi di finale su Algeria e Corea del Sud, prima avversaria del gruppo di Capello, il 18 giugno. Dunque, l'allenatore italiano ha dato preferenza assoluta ai campionati russi. Con tanti saluti ai «vecchietti" e spazio ai giovani, la futura ossatura della nuova Russia, nel 4-3-3 scelto da Capello, tutto disciplina, cultura del lavoro, organizzazione tattica, regole e niente privilegi. Perché è evidente, nonostante il cammino amico disegnato dai sorteggi, che l'obiettivo della Nazionale russa è disputare un buon Mondiale in vista dell'edizione casalinga della competizione iridata, in programma tra quattro anni.
Per questo motivo, il ct Capello ha deciso di lasciare a casa due star della recente storia russa. Partendo da Andrei Arshavin, controverso e talentuoso trequartista che faceva strage di cuori agli Europei 2008, con la Russia di Guus Hiddink che veniva eliminata in semifinale dalla Spagna vincitrice del torneo. Poi, il passaggio all'Arsenal, tra lampi di grandezza, tanta incostanza, poca predisposizione al sacrificio tattico, all'allenamento, il ritorno allo Zenit, un nuovo viaggio a vuoto in Inghilterra con la maglia dei Gunners, poi di nuovo allo Zenit. Pochi due gol stagionali, Capello ha preferito non fidarsi. Così come resta in Russia a vedere i Mondiali dal divano di casa per problemi fisici Roman Pavlyuhenko, 33 anni e 21 reti con la maglia della Russia. Assieme a Dmitri Tarasov, stella della Lokomotiv Mosca terza in classifica, a due punti dallo Zenit capolista.
Sarà invece la Nazionale di Aleksandr Kokorin, 22 anni, attaccante della Dinamo Mosca. Corsa, classe, agilità, opportunismo e intelligenza. Possibile crack in Brasile. Piede destro sopraffino, può fare la prima e la seconda punta, capace anche di giocare da esterno offensivo. Per lui dieci reti stagionali nella Russian Premier League e un futuro possibile nella Premier League, Bundesliga o Serie A. Con Kokorin, in attacco probabile titolare sarà Aleksandr Kerzhakov, dallo Zenit, più volte decisivo in Nazionale. Mentre il resto della squadra si basa sul blocco del Cska Mosca, dal portiere Igor Akinfeev ai gemelli Aleksei e Vasilij Berezutski, ai centrocampisti Igor Denisov (Dinamo Mosca) e Alan Dzagoev (Cska), atteso alla consacrazione nei tornei internazionali. Prima del 2 giugno, delle scelte definitive di Capello, la Russia giocherà in amichevole contro la Slovacchia (26 maggio). Poi, altri due test per mettere benzina nelle gambe contro la Norvegia, 31 maggio, e Marocco, il 6 giugno.
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