Fabio Capello (Foto: Reuters)
Fabio Capello a tutto campo. Il mister della Nazionale russa racconta le sue impressioni sui Giochi Olimpici di Sochi, sugli avversari che affronterà durante i Mondiali e sulla sede del ritiro in Brasile. "Un passo alla volta. Ma siamo una squadra forte".
Capello, fra pochissimo la Nazionale russa comincerà a prepararsi per affrontare i Mondiali. Come si sente? È sotto pressione? L'adrenalina scorre a fiumi?
Ora siamo completamente concentrati sulla preparazione. Controllo continuamente i giocatori e questa è di sicuro la cosa più importante. Quanto alla domanda sulle questioni organizzative, la sede del ritiro ecc. per noi non è assolutamente un problema. Ma l'adrenalina scorrerà quando atterreremo in Brasile e cominceremo ad allenarci e quando vedremo il primo match del campionato dal vivo o in televisione. Solo in quel momento si potrà respirare davvero l'atmosfera dei Mondiali.
Il 2014 vede due importantissimi eventi sportivi, i Giochi Olimpici di Sochi e il Mondiale in Brasile. So che è stato a Sochi. Quali sono le impressioni che ha riportato da quel viaggio?
È stato fantastico, mi sono fermato due giorni e ho visto l'incredibile cerimonia di apertura, le prime gare di pattinaggio di velocità e di pattinaggio artistico. L'organizzazione era di altissimo livello, i responsabili della sicurezza hanno lavorato in maniera splendida, non ci sono stati problemi di ordine pubblico o perlomeno non sono stati così rilevanti. Potevi fare tutto ciò che volevi, mescolarti liberamente alla folla e l'atteggiamento della security è stato indubbiamente rispettoso sia dei tifosi che degli atleti ospiti e questo per me è quello che davvero conta. Le olimpiadi sono uno degli eventi più importanti al mondo e per questo le emozioni che suscitano sono indescrivibili.
È soddisfatto dalle squadre avversarie che affronterete in preparazione alla vigilia dei Mondiali? La Slovacchia, la Norvegia e il Marocco sono a suo avviso una variante ottimale?
Sì, ho scelto io stesso questi avversari, basandomi sulle peculiarità delle squadre e sul loro modo di giocare perché avversari di questo genere ci aiuteranno a capire con quale tipo di squadre ci toccherà confrontarci ai Mondiali.
In questi giorni la stampa coreana si è risentita perché ha notato che non ha scelto neppure una squadra asiatica in preparazione dell'inizio del torneo ed è dell’avviso che lei non prenda sul serio la loro nazionale.
Ma se abbiamo recentemente disputato un'amichevole con la Nazionale coreana, non gli basta? Alla stregua dei fatti noi, tra tutte le squadre del girone, siamo quelli che conoscono meglio degli altri la squadra della Corea del Sud, più dei belgi e dell'Algeria e le informazioni che abbiamo raccolto sono pienamente soddisfacenti. Per prepararsi al match con la Corea non ci serve giocare con il Giappone perché si tratta di squadre completamente diverse. Con chi avremmo dovuto giocare? Forse con il Libano o l'Iraq?
Ci potrebbe fornire, per favore, un breve identikit delle squadre avversarie nel nostro girone?
Il Belgio è davvero una squadra forte, il livello dei suoi giocatori è incredibilmente alto e disputano i più importanti campionati europei. Giocano a questi livelli con continuità e sono abituati a questo genere di competizioni. La Corea è una squadra forte sia a livello fisico che a livello tecnico. Ricordo bene la nostra amichevole a Dubai, non fu facile vincere e per questo rispetto il loro stile di gioco. Per quanto riguarda l'Algeria non saprei proprio visto che solo oggi ho ricevuto il primo cd dove sono registrate le loro partite e quindi non ho ancora avuto modo di conoscere questa squadra.
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Mister Capello sale in cattedra alla Italo Calvino |
Avrà quasi un mese per prepararsi al Mondiale, pensa che possa bastare?
A dir la verità, ci stiamo preparando da tanto a questa competizione, cioè dal mese di gennaio. Siamo già stati due volte in Brasile, abbiamo scelto la sede del ritiro e valutato gli hotel.
Ma per quanto riguarda la sede del ritiro? È vero che non è ancora del tutto pronta?
Riceviamo continuamente informazioni e fotografie sullo stato dei lavori: il campo è completamente a posto, l'hotel anche e il centro medico è quasi finito, non abbiamo assolutamente problemi a questo riguardo.
Rispetto alle sue visite in Brasile, che cosa l’ha colpito di più di questo paese?
Se devo essere sincero, mi sono occupato prima di tutto della sede del nostro ritiro ed ero concentrato su tutte le questioni organizzative. La prima volta abbiamo visitato sei centri sportivi nell’arco di una settimana e la scelta è ricaduta su Itu, sono certo che sia stata la soluzione migliore. Non volevamo fermarci a Rio de Janeiro, ma all'inizio stavamo pianificando di soggiornare in un quartiere di San Paolo.
Questo ritiro è isolato dal resto del mondo?
Sì, qui sarà tutto solo per noi e il servizio di sicurezza ci verrà fornito dalla Fifa, in collaborazione con la polizia brasiliana, anche se avremo la nostra security personale.
Quale tipo di risultato in questo Mondiale potrebbe essere considerato soddisfacente per la Nazionale russa?
Cerchiamo di fare un passo per volta; prima ci aspetta il girone iniziale e se passeremo alla fase successiva, allora è molto probabile che l'incontro agli ottavi di finale sarà o con la Germania o con il Portogallo, ma a questo penseremo dopo, è meglio non correre troppo. Ritengo che siamo davvero una squadra molto forte e che possiamo riservare delle sorprese, ma per farcela dobbiamo capire quale peso di responsabilità ricadrà sulle nostre spalle durante il mondiale. Partecipiamo a questo torneo dopo tantissimo tempo e i mondiali sono un evento completamente diverso da ogni altro genere di torneo. È il livello più alto che la competizione calcistica possa raggiungere, l'atmosfera è totalmente sui generis e per far bene sarà molto importante riuscire ad affrontare tutti questi fattori in maniera corretta.
Qui la versione originale dell'intervista
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