Calcio, la grande corsa verso i Mondiali

L’Arena di Kazan, che ospiterà la Coppa del Mondo del 2018, è già pronta, e verrà inaugurata a maggio 2014 (Foto: Ufficio Stampa)

L’Arena di Kazan, che ospiterà la Coppa del Mondo del 2018, è già pronta, e verrà inaugurata a maggio 2014 (Foto: Ufficio Stampa)

In previsione della Coppa del Mondo del 2018 la Russia sta realizzando dieci nuovi stadi. Ecco le imprese che si sono aggiudicate gli appalti e i costi per sostenere i progetti

Il Ministero russo dello Sport ha rivisto per l’ennesima volta i costi relativi all’organizzazione dei Mondiali di calcio, che si terranno in Russia nel 2018. Rispetto alle stime iniziali, il costo per allestire l’evento è stato ridotto di 44 miliardi rubli (ovvero un miliardo e trecentomila dollari), ed è attualmente pari a 620 miliardi di rubli (ovvero 17 miliardi di dollari). L’esperienza tuttavia insegna che il costo complessivo per la costruzione di uno stadio finisce per discostarsi molto da quello previsto dalle stime iniziali; nessuno quindi può prevedere a quanto ammonterà in definitiva il progetto.

A parte gli stadi, dobbiamo allestire più di trecento progetti, tra cui gli alloggi per gli atleti e le postazioni per la stampa”, ha spiegato Vitaliy Mutko, ministro dello Sport, il quale ha aggiunto che “si parla sempre di appropriazioni indebite, della lentezza dei lavori e via dicendo. Tutte insinuazioni alle quali non vale nemmeno la pena di controbattere, dal momento che ci sarà sempre qualcuno pronto a sollevarle. Eventi come le Olimpiadi e la Coppa del Mondo - ha concluso Mutko -, creano migliaia di posti di lavoro e aiutano il Paese a crescere”.

La Coppa del Mondo 2014 si terrà in Brasile e costerà al Paese ospitante circa 20 miliardi di dollari. In occasione dell’evento, il Brasile ha costruito cinque nuovi stadi. Per la Coppa del Mondo del 2018 la Russia ne costruirà invece dieci

A Kazan e a Sochi gli stadi sono già pronti

L’Arena di Kazan, il primo dei dodici stadi che ospiteranno la Coppa del Mondo del 2018, è già pronta, e sarà inaugurata con un incontro il prossimo 26 maggio. Lo stadio, che può ospitare 45.000 spettatori, assomiglia all’Emirates, uno dei migliori stadi del mondo, sede del club londinese dell’Arsenal. Tale affinità non è certo casuale: lo studio che ha progettato lo stadio per i “Gunners” (oltre al nuovo Wembley e allo stadio Olimpico di Londra), ha infatti preso anche parte al progetto dello stadio Kazan. L’Arena di Kazan è costata oltre 14 miliardi di rubli (ovvero 402 milioni di dollari): una somma decisamente superiore rispetto a quella sborsata per costruire gli stadi (di capienza analoga) della Coppa del Mondo del 2014 in Brasile. Lo Stadio Das Dunas (45.000 spettatori) è costato infatti 205 milioni di dollari, mentre l’Arena Amazonia (44.000 spettatori) ne ha richiesti 260 milioni, e l’Arena Pantanalan (44.000 spettatori) ha avuto un costo di 255 milioni di dollari.

Il costo dello stadio di Kazan si avvicina piuttosto a quello sostenuto per costruire gli stadi brasiliani che ospiteranno gli incontri decisivi del torneo, come lo stadio nazionale Mane Garrincha (71.000 spettatori), dove si terranno gli incontri per i quarti di finale e il terzo posto, che è costato al Brasile 400 milioni di dollari. L’Arena Corinthians (65.000 spettatori), che ospiterà una delle semifinali del Mondiale, ha richiesto una spesa addirittura maggiore: 403 milioni di dollari.

Lo stadio Fisht di Sochi, che ha ospitato le cerimonie di inaugurazione e di chiusura dei Giochi Olimpici e Paraolimpici invernali, è già pronto ad ospitare le partite di calcio. Il Fisht è stato progettato dallo studio di architettura Popoulous, che vanta tra le sue realizzazioni lo Yankee Stadium di New York, lo Stadio Olimpico di Chicago e lo stadio So Kon Po di Hong Kong. “Il Fisht è stato progettato in modo da riflettere la luce ad un’angolazione particolare durante l’inverno (e permettere al sole di penetrare al suo interno), e da rimanere parzialmente in ombra durante l’estate”.

A gennaio del 2014 il segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, ha annunciato che nell’organizzazione della Coppa del Mondo del 2018 la Russia è in anticipo di sei-otto mesi rispetto alle scadenze previste

Altri progetti in via di realizzazione

Se gli stadi di Kazan e di Sochi sono pronti per ospitare incontri di massimo livello, in altre città della Russia i lavori procedono con maggiore lentezza. Quello più vicino ad essere pronto è lo stadio Otkrytie, nuova arena dello Spartak, che dovrebbe essere inaugurato alla fine di luglio. Più problematico è invece lo Zenit di San Pietroburgo, in fase di costruzione dal 2006, che non sarà pronto prima della metà del 2016. Anche il leggendario stadio Luzhniki di Mosca, teatro delle Olimpiadi del 1980, non potrà essere completato di qui a breve: chiuso per lavori, sarà finito nel giro di quattro anni. Il “nuovo” Luzhniki ospiterà la finale della Coppa del Mondo, e per la sua ristrutturazione sono stati stanziati 19 miliardi di rubli (ovvero 534 milioni di dollari). La costruzione degli stadi nelle provincie russe è stata affidata a imprese locali.

Della costruzione degli impianti di Nizhniy Novgorod e Volgograd si occuperà la Stroytransgaz, di proprietà di Gennady Timchenko, mentre il Gruppo Crocus, di Aras ed Emin Alagarov, lavorerà agli impianti di Kaliningrad e Rostov-sul-Don e l’impresa Sinara-Development, di Dmitri Pumpyanski, si occuperà dello stadio di Ekaterinburg.

“Questi stadi sono stati commissionati dalle singole regioni, e il nostro compito è quello di garantire che superino le ispezioni della Fifa”, ha dichiarato il ministro dello Sport, aggiungendo che “le amministrazioni regionali si assumeranno personalmente la responsabilità di questi progetti”.

Occhi puntati sul Brasile

Il governo russo ritiene di aver studiato con attenzione l’esperienza del Brasile, organizzatore della Coppa del Mondo del 2014, ed è deciso a non ripetere nessuno degli errori compiuti dai sudamericani. “I miei colleghi del comitato organizzatore rimarranno in Brasile per tutta la durata del Mondiale”, ha annunciato Alexei Sorokin, direttore generale del comitato organizzatore “Rossiya-2018”. “Inoltre, stiamo organizzando molti scambi tra i rappresentanti delle nostre regioni e quelli delle regioni brasiliane”.

“Le infrastrutture rappresentano uno dei problemi principali del calcio russo”, ha affermato in un’intervista Anatoliy Vorobyov, segretario generale dell’Unione russa calcio. “Un solo stadio, il Lokomotiv, è stato costruito dopo le Olimpiadi del 1980. Ecco perché oggi i club moscoviti sono obbligati a giocare a Khimki o a Ramenskoye, nella Podmoskovye. Ma adesso che il nostro Paese ospiterà la Coppa del Mondo, la situazione cambierà. La Russia dovrebbe trarre qualche insegnamento dall’esperienza dell’Ucraina, che in occasione di Euro-2012 riuscì a completare i propri stadi solo all’ultimo momento. L’esperienza di Sochi inoltre dimostra che le infrastrutture devono essere a posto”.

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